Con alcuni emendamenti al decreto Infrastrutture erano state proposte diverse modifiche al codice della strada, e tra queste ricordiamo la possibilità di innalzare il limite di velocità in autostrada fino a 150 km/h, il divieto di fumo al volante, e l’inasprimento delle sanzioni per chi utilizza smartphone o cellulare mentre è alla guida.

Vi erano poi anche altre modifiche nello stesso emendamento, ma solo una piccola parte di esse è stata poi effettivamente approvata.

Le Commissioni Ambiente e Trasporti hanno infatti bocciato gli emendamenti che contenevano queste ed altre proposte, ed hanno poi dato il via libera al testo che in questi giorni dovrà ricevere l’approvazione del Senato per essere convertito in legge entro il 10 novembre 2021.

Tra gli emendamenti al decreto Infrastrutture che erano stati presentati e che sono stati poi respinti troviamo anche quelli contenenti provvedimenti volti ad inasprire le sanzioni riservate a chi occupa abusivamente i parcheggi riservati ai disabili.

È stato invece confermato l’aumento dagli attuali 16,5 a 18 metri della lunghezza totale degli autoarticolati e degli autosnodati e la possibilità di effettuare la revisione dei veicoli con portata superiore alle 3,5 tonnellate presso le officine private.

Bocciato l’innalzamento del limite di velocità a 150 km/h

Con un emendamento al decreto Infrastrutture era stato proposto di portare il limite di velocità per chi viaggia in autostrada dagli attuali 130 fino a 150 km/h. Una modifica che però avrebbe interessato comunque solo una parte delle tratte autostradali, infatti il limite a 150 km/h sarebbe stato applicato solo dove vi sono tre corsie di marcia più corsia di emergenza e solo se la tratta risulta essere dotata di asfalto dernante e sistema Tutor per rilevare la velocità media.

In relatà attualmente la possibilità di portare il limte a 150 km/h per le tratte con sistema Tutor esiste già, ed è il gestore della rete autostradale a stabilire eventualmente l’innalzamento del limite, cosa che però ad oggi in nessun tratto è stata fatta.

Non ci sarà nessun divieto di fumo al volante

I fumatori possono continuare a godersi la propria sigaretta quando sono al volante senza temere di incorrere in alcuna sanzione. Il codice della strada sotto questo aspetto non cambierà di una virgola, e fumare quando si è alla guida sarà consentito, pur restando in vigore il divieto di fumare in presenza di minori o di donne in stato di gravidanza.

La proposta di introdurre il divieto di fumo per chi è alla guida doveva avere lo scopo di ridurre gli elementi che potrebbero rappresentare una distrazione per il guidatore, come ad esempio cenere che cade sul sedile, o la caduta di una sigaretta accesa.

Nessun inasprimento delle sanzioni per chi usa il telefono alla guida

Le sanzioni previste per chi usa il telefonino mentre è alla guida restano le stesse. Un emendamento proponeva infatti di estendere il divieto anche a pc e tablet, e di inasprire le sanzioni attualmente previste.

Per chi usa il cellulare al volante sono previste multe da 165 a 661 euro, e si proponeva di portarle da 442 a 1.697 euro, e di aggiungere anche sospensione della patente di guida da un minimo di sette giorni fino a un massimo di due mesi. In caso di recidiva poi sarebbe scattata anche la decurtazione da 5 a 10 punti dalla patente.

Quali sono le modifiche al codice della strada approvate?

Fin qui abbiamo visto quali sono le modifiche al codice della strada che sono state bocciate, ma quali sono state approvate? Tra le misure che alla fine sono state inserite nel disegno di legge approvato quella che prevede la possibilità per i Comuni di riservare dei parcheggi alle donne in gravidanza, ai veicoli elettrici, allo scarico merci e agli scuolabus.

Attraverso queste misure si mira a rendere più elastica la gestione della sosta nei centri urbani attraverso norme permanenti oppure temporanee.

Alcune novità introdotte riguardano invece la circolazione dei mezzi pesanti, camion, rimorchi e semirimorchi con portata che supera le 3.5 tonnellate, i quali potranno essere revisionati anche nei centri privati in modo da smaltire il lavoro dei centri tecnici della Motorizzazione.

Inoltre si va ad aumentare la lunghezza per gli autoarticolati, autosnodati e filosnodati, che viene portata da 16,5 a 18 metri.

Ci sono poi alcune novità che riguardano il divieto di sosta, con multe più salate per chi lascia la macchina in sosta negli spazi riservati a persone con disabilità e nelle aree pedonali urbane.

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