Nel Documento programmatico di bilancio che è stato messo a punto dal Consiglio dei Ministri ed inviato a Bruxelles per l’approvazione da parte della Commissione Ue, troviamo ulteriori dettagli che riguardano bonus e agevolazioni contenuti nella manovra economica del governo di Mario Draghi.

Il Dpb in sostanza traccia la rotta che l’esecutivo intende seguire per trainare il Paese verso una ripresa economica che continua a sembrare sempre più irraggiungibile.

Vi è grande attesa soprattutto, da parte di tanti cittadini ma soprattutto da parte delle imprese che operano nel settore edile, per saperne di più sui numerosi bonus la cui scadenza è attualmente prevista entro la fine del 2021.

Tra i bonus destinati ad esaurirsi, a meno che non vengano ulteriormente prorogati con l’attuale Legge di Bilancio, troviamo prima di tutto il Superbonus 110%, ma non è l’unico, basta pensare al bonus Ristrutturazioni, agli Ecobonus e alle numerose ulteriori agevolazioni grazie alle quali il settore dell’edilizia sta traendo linfa vitale mentre i contribuenti beneficiano di vantaggiosi sconti su varie tipologie di interventi.

Superbonus 110% prorogato fino al 2023

Tra le misure che verranno rifinanziate con la Legge di Bilancio 2022 troviamo prima di tutto il Superbonus 110%, la cui validità che doveva terminare a fine anno, sarà invece portata fino alla fine del 2023.

Tutti coloro che intendono approfittare di questa agevolazione avranno quindi almeno altri due anni di tempo per mettere in cantiere gli interventi coi quali è possibile accedere al Superbonus.

Tra l’altro gli interventi validi per utilizzare questo bonus sono di diverso tipo, si va infatti dai lavori di efficientamento energetico, come la realizzazione di cappotto termico o l’installazione di impianti fotovoltaici, fino all’installazione di strutture per la ricarica dei veicoli elettrici e altro ancora.

Con la proroga, per il Superbonus, arrivano però anche alcune modifiche che restringono notevolmente la platea di beneficiari. Infatti stando a quanto si legge dal Documento programmatico di bilancio messo a punto dal Consiglio dei Ministri, saranno esclusi dall’agevolazione gli interventi che interessano abitazioni indipendenti, ville e villette.

In altre parole il Superbonus 110% a partire dal 1° gennaio 2022 sarà fruibile solo per interventi che interessano edifici condominiali, e gli istituti autonomi delle case popolari o equivalenti. Esclusi dall’agevolazione saranno persino gli edifici composti da due a quattro unità immobiliari indipendenti e distintamente accatastate.

Ecobonus e bonus Ristrutturazioni, prorogati entrambi

Anche l’Ecobonus trova spazio nella nuova manovra economica con una proroga che permetterà a tanti contribuenti di ottenere ancora lo sconto dal 65 al 75% per lavori finalizzati al miglioramento della classe energetica dell’edificio. Rientrano nella detrazione tutti i costi che il proprietario si trova a sostenere per l’intervento di risparmio energetico e quelli per le prestazioni professionali.

Sarà valido fino al 2024 anche il bonus Ristrutturazione, con il quale chi sostiene delle spese per determinate tipologie di interventi edilizi sulla propria abitazione ha diritto ad una detrazione del 50% su una spesa massima che può arrivare a 96 mila euro. In questo caso il bonus viene riconosciuto sotto forma di detrazione in dichiarazione dei redditi in 10 quote annuali di pari importo.

Il bonus Ristrutturazioni può essere richiesto perdiverse tipologie di lavori che potremmo racchiudere in due gruppi che vanno dagli interventi per il rifacimento dei bagni, degli impianti fino all’eliminazione delle barriere architettoniche. In sintesi quindi si tratta di una detrazione che può essere riconosciuta nella misura del 50% della spesa complessiva sostenuta per:

  • lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, di restauro e risanamento conservativo, effettuati su parti comuni di edifici residenziali
  • lavori di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo effettuati su singole unità residenziali appartenenti a qualsiasi categoria catastale.

Inoltre secondo quanto si legge nel Dpb saranno prorogati anche il Sismabonus e il bonus Verde. Per quanto riguarda il Sismabonus in particolare la detrazione potrà arrivare fino all’85% della spesa complessivamente sostenuta per l’intervento effettuato, e può essere ripartita in 5 quote annuali di pari importo.

Per quanto concerne invece il bonus Verde, la proroga lo porta fino alla fine del 2022 e permetterà ai beneficiari di ottenere una detrazione del 36% sulle spese sostenute per lavori di ammodernamento degli spazi verdi, di giardino, cortili e giardini pensili, fino ad un tetto massimo di spesa fissato a 5.000 euro.

Su Filodiritto.com leggiamo a proposito di questa agevolazione che è possibile accedervi per “gli interventi sulle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, di unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi, realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili”.

In questo caso, come anche per il bonus Mobili ed Elettrodomestici, non è prevista la possibilità di godere dell’agevolazione sotto forma di sconto diretto in fattura.

Ciò vuol dire che il beneficiario del bonus dovrà prima di tutto sostenere l’intera spesa relativa all’intervento per il quale vuole fruire del bonus, e poi in un secondo momento, in sede di dichiarazione dei redditi si vedrà riconosciuto uno sconto annuale sulle tasse da pagare.

Fondamentale per poter beneficiare del bonus è aver effettuato tutti i pagamenti per i quali si chiede il rimborso nella misura del 36% previsto dal bonus Verde attraverso metodi tracciabili quali carte di credito o bancomat.

Arriva la proroga del bonus Mobili

Tra le agevolazioni che la Legge di Bilancio 2022 prorogherà troviamo anche il bonus Mobili, che permette di ottenere una detrazione del 50% sulla spesa sostenuta per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici a patto che questi ultimi siano di classe energetica A+ o superiore, e che gli acquisti siano tutti per un immobile che si trova già in fase di ristrutturazione.

Il bonus Mobili sarà quindi fruibile anche per l’intera durata del 2022, e permetterà di ottenere fino ad 8.000 euro di sconto sulle spese valide per accedere all’agevolazione. Si può usare il bonus per l’acquisto di mobili quali letti, divani, sedie, tavoli, materassi, lampade e via dicendo, con un tetto massimo di spesa fissato a 16 mila euro.

Confermato anche il bonus Tv

Anche il bonus Tv sarà fruibile per tutto il 2022, con la possibilità di accedere quindi al bonus rottamazione Tv, oppure al bonus Tv e decoder, che rientrano entrambi tra le agevolazioni per sostituire i vecchi apparecchi in vista del passaggio di tutte le trasmissioni televisive sulle nuove frequenze.

Con il bonus rottamazione Tv si può ottenere uno sconto del 20% sull’acquisto di un nuovo apparecchio fino ad un massimo di 100 euro di bonus. Per accedere a questa agevolazione non occorre soddisfare requisiti di reddito, e quindi non serve presentare l’Isee, ma bisogna essere in regola con il pagamento del canone Rai e bisogna rottamare il vecchio apparecchio.

Per accedere invece al bonus tv e decoder invece bisogna avere un Isee che non supera i 20 mila euro, e lo sconto sull’acquisto di una nuova tv sarà di solo 30 euro. Esiste comunque la possibilità di accedere, se vi sono i requisiti, a entrambi i bonus che sono appunto cumulabili.

Bonus Casa under 36, la proroga è fino a fine 2022

Con la Legge di Bilancio 2022 arriva anche la proroga del bonus prima casa destinato ai cittadini italiani con meno di 36 anni di età e un Isee fino a 40 mila euro.

Nella tabella del Documento programmatico di bilancio troviamo infatti 400 milioni di euro a finanziamento delle agevolazioni a sostegno della famiglia, e vi si legge che questi fondi servono anche per le “garanzie e le esenzioni di imposte per facilitare l’acquisto della prima casa, in particolare per i giovani”.

Per chi risulta in possesso dei requisiti previsti per l’accesso al bonus prima casa under 36 è prevista la cancellazione delle imposte di registro, ipotecaria e catastale, e la concessione di un credito d’imposta in caso di acquisto da impresa soggetta in quanto tale al pagamento dell’Iva.

Nessuna proroga per il bonus Facciate

Una delle agevolazioni che invece sembra proprio non trovino spazio per ulteriori proroghe con questa manovra economica è il bonus Facciate che termina quindi a fine 2021.

Con il bonus Facciate è possibile beneficiare di una detrazione Irpef del 90% sulle spese sostenute per il restauro delle facciate esterne degli edifici, compresi i lavori di tinteggiatura e pulitura.

A partire dal 1° gennaio 2022 per gli interventi di questo tipo sarà possibile utilizzare invece il bonus Casa che però permette di ottenere una detrazione del 50% soltanto, sempre che l’esecutivo non intenda apportare delle modifiche.

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