Con la conferma della proroga del Superbonus 110% fino al 2023 prevista dalla nuova manovra economica arrivano altre novità riguardanti questa agevolazione, e non si tratta purtroppo di buone notizie, quantomeno per una buona parte di contribuenti che resteranno esclusi.
Il Superbonus 110% che con la Legge di Bilancio 2022 sarà prorogato fino al 2023 potrà essere utilizzato solo per lavori che interessano condomini e non per ville e villette. È questa la novità che potrebbe arrivare insieme alla proroga per questa agevolazione che fino ad ora non escludeva nessuna categoria di immobile, ma veniva erogata solo sulla base della tipologia di intervento.
A quanto si apprende dopo la conclusione del Consiglio dei Ministri infatti resterebbero esclusi dal superbonus 110% gli immobili unifamiliari, le ville e le villette.
Una novità che non sono stati in pochi a non gradire. “Mi auguro che il governo voglia riproporre il superbonus nella forma attuale, che comprende anche gli immobili unifamiliari, le ville e le villette” ha detto a tal proposito la presidente della commissione Attività produttive della Camera, Martina Nardi.
“Le case singole sono prevalenti nelle città di provincia e nelle aree interne” ha detto ancora la Nardi “non credo che il governo voglia penalizzare questi territori a vantaggio delle grandi città. Tutti i bonus, compresi quelli per gli interventi antisismici e per le facciate, sono un fattore determinante dell’aumento di Pil. E il Paese ha bisogno di crescere”.
Una prospettiva, quella della mancata proroga del Superbonus 110% per le case singole che non piace nemmeno a Luca Sut, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Attività produttive, che su Twitter commenta: “il Governo riconsideri la decisione di non prorogare il Superbonus 110% per unifamiliari e plurifamiliari con la Legge di Bilancio”.
“Limitarsi ai condomini dopo averla annunciata senza dare dettagli è un brutto scherzo che esclude peraltro gran parte dei Comuni piccoli e medi” scrive ancora il parlamentare grillino.
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