Al fine di offrire un concreto sostegno economico alle imprese, con particolare attenzione per quelle che sono state maggiormente danneggiate dalle chiusure e dalle altre misure restrittive in chiave anti-contagio imposte dall’esecutivo, il governo di Mario Draghi ha deciso di introdurre tutta una serie di aiuti.
Tra gli aiuti messi in campo dall’attuale squadra di governo troviamo per le imprese i contributi a fondo perduto. Si tratta di bonus erogati direttamente dall’Agenzia delle Entrate a quelle imprese che risultano in possesso dei requisiti previsti per l’accesso al beneficio.
Proprio nei giorni scorsi, per l’esattezza il 14 ottobre, l’Agenzia delle Entrate ha infatti annunciato diverse importanti novità che riguardano i contributi a fondo perduto per le imprese. L’accesso agli aiuti è reso possibile direttamente dal portale telematico dell’AgE, e tra gli aventi diritto a questi bonus troviamo titolari di partita Iva che hanno registrato ricavi compresi tra i 10 e i 15 milioni di euro.
Due diversi contributi a fondo perduto per partite IVA
Nei giorni scorsi l’Agenzia delle Entrate ha comunicato le nuove indicazioni da seguire per fare domanda per i contributi a fondo perduto. Potranno chiedere i contributi i lavoratori con partita Iva che risultano in possesso dei requisiti previsti, e tutti i dettagli riguardanti le condizioni per accedere a questi aiuti economici sono contenute nel comunicato stampa pubblicato dall’Agenzia delle Entrate.
L’AgE infatti il 14 ottobre scorso, attraverso questa comunicazione ufficiale ha fornito tutte le istruzioni necessarie per trasmettere correttamente l’istanza sulla base della quale l’ente riconoscerà o meno il bonus.
Sul portale istituzionale dell’Agenzia delle Entrate viene specificato anzitutto che si tratta di aiuti destinati a lavoratori con partita Iva che hanno registrato ricavi compresi tra 10 e 15 milioni di euro.
Le procedure per fare richiesta per questi ulteriori aiuti destinati alle imprese sono state avviate a partire proprio dal 14 ottobre, e riguardano due contributi distinti, uno legato al primo e l’altro al secondo decreto Sostegni.
I primi tra questi aiuti sotto forma di contributi a fondo perduto destinati alle imprese sono stati introdotti dal primo decreto Sostegni emanato dal governo Draghi, nello specifico dall’articolo 1 del decreto legge n. 41 del 22 marzo 2021, che è stato poi convertito con modificazioni nella legge n. 69 del 21 maggio 2021.
Per quanto riguarda i secondi, sono invece stati introdotti dall’articolo 1, commi 5 e 13 del decreto legge numero 73 del 25 maggio 2021, poi convertito con modificazioni nella legge numero 106 del 23 luglio 2021.
Va sottolineato quindi che si tratta di due contributi a fondo perduto differenti. Uno dei due è legato alle disposizioni contenute nel primo decreto Sostegni, mentre l’altro arriva con il secondo decreto Sostegni, e per ciascuno dei due sono state elaborate condizioni e requisiti diversi.
Premesso che si tratta di contributi destinati a partite Iva con ricavi tra 10 e 15 milioni di euro, per i primi possono accedervi solo quelle imprese che hanno registrato un calo medio del fatturato e dei corrispettivi di almeno il 30% tra il 2019 e il 2020.
Per i secondi invece deve esserci stato un calo di almeno il 30% tra l’ammontare medio mensile di fatturato e corrispettivi del periodo compreso tra il 1° aprile 2020 e il 31 marzo 2021, e quello registrato nel periodo che va dal 1° aprile 2019 e il 31 marzo 2020.
Non potranno inoltre accedere ai contributi a fondo perduto quei soggetti che hanno aperto la partita Iva successivamente rispetto alla data in cui sono entrati in vigore i decreti legge che introducono gli aiuti.
Contributi a fondo perduto per partite Iva: quali sono gli importi e come si calcolano
Il comunicato stampa pubblicato dall’Agenzia delle Entrate spiega chiaramente che una volta che l’ente avrà provveduto ad effettuare tutte le verifiche relative all’istanza presentata dal lavoratore con partita Iva stabilirà l’importo da erogare sotto forma di contributi a fondo perduto.
Ma in che modo viene calcolato questo importo? Il calcolo farà riferimento alla differenza tra le medie mensili del fatturato e dei corrispettivi, che verrà poi moltiplicata per una specifica percentuale. Questa percentuale varia a seconda della normativa cui fa riferimento la specifica tipologia di aiuto.
Nel caso di contributi a fondo perduto introdotti con il primo decreto Sostegni, questi potranno essere di fino a 1.000 euro per le persone fisiche, mentre potranno arrivare a 2.000 euro nel caso di soggetti diversi dalle persone fisiche. In questo caso insieme a questi contributi vengono riconosciuti in maniera automatica anche gli aiuti legati al “Sostegni bis automatico”.
Quanto alle modalità con cui deve essere presentata la domanda per i contributi a fondo perduto, questa dovrà essere seguita direttamente dai soggetti interessati a ricevere gli aiuti.
Le domande dovranno essere presentate utilizzando i servizi disponibili sul portale telematico dell’Agenzia delle Entrate nel periodo compreso tra il 14 ottobre e il 13 dicembre 2021. Nella domanda deve essere necessariamente indicato il codice IBAN per rendere possibile l’accredito diretto dei contributi sul conto corrente del beneficiario, e tutte le informazioni necessarie al fine di dimostrare il possesso dei requisiti.
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