Nella Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza che il governo guidato da Mario Draghi ha messo a punto troviamo tra le numerose novità che riguardano la Legge di Bilancio 2022 anche il rinnovo per un anno dopo la scadenza prevista per il Superbonus 110%.
Stando a quanto si legge nella Nadef infatti l’agevolazione non scadrà il 31 dicembre 2021 ma sarà valida alle stesse condizioni anche per l’intera durata del 2022 e del 2023. Una proroga, quella che riguarda il Superbonus 110% che dovrà poi essere approfondita nella manovra economica cui l’esecutivo sta attualmente lavorando.
L’ultima proroga ufficiale per il Superbonus 110%, lo ricordiamo, è quella stabilita con il decreto legge n. 59 del 6 maggio 2021. Questo decreto però apportava anche qualche piccola modifica alle modalità con cui si accede all’agevolazione in quanto introduce scadenze diverse da rispettare nel caso di lavori di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico.
Si ritiene quindi che con l’estensione del Superbonus 110% contenuta nella Nota di Aggiornamento al Def si avranno anche nuove date da rispettare a seconda della categoria di beneficiari che accede all’agevolazione.
Superbonus 110%: proroga fino al 2023 e nuove scadenze da rispettare
La conferma della proroga del Superbonus 110% per tutto il 2022 e 2023 la troviamo direttamente nella Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (Nadef). In una nota ufficiale del ministero dell’Economia e delle Finanze del 1° ottobre troviamo poi riscontro che la Nadef è stata approvata e vi si legge che:
“Sarà previsto il prolungamento di diverse misure di rilievo economico e sociale, tra cui il Fondo di Garanzia per le PMI e gli incentivi all’efficientamento energetico degli edifici e agli investimenti innovativi”.
Si tratta senza dubbio di una buona notizia sia per i cittadini che potranno beneficiare di un’agevolazione estremamente vantaggiosa, sia per le imprese, con l’intero comparto dell’edilizia che ne trarrà evidente beneficio e verrà proiettato verso una ripresa che, almeno in questo settore, gode di strumenti adeguati.
All’interno della Nadef però non troviamo ancora dettagli riguardanti le scadenze da rispettare per l’accesso al Superbonus 110%, che come accennato saranno diverse a seconda della categoria di beneficiari. Le informazioni mancanti le troveremo però nella Legge di Bilancio 2022 che attualmente è ancora allo stato embrionale.
Superbonus 110%: proroga fino al 2023 ma a chi spetta?
Sappiamo che con la nuova manovra economica il Superbonus 110% si avvia ad essere prorogato per l’intera durata dell’anno venturo, ma la platea di beneficiari sarà sempre la stessa?
Ricordiamo prima di tutto che si tratta di un’agevolazione destinata a coloro che effettuano i cosiddetti interventi trainanti come cappotto termico o sostituzione dell’impianto di climatizzazione, solo se attraverso questi lavori si ottiene un miglioramento della classe energetica dell’edificio con un avanzamento di almeno due categorie o con il raggiungimento della classe energetica più elevata.
Possono quindi ottenere il Superbonus 110%:
- i condomini
- persone fisiche fuori dall’esercizio dell’eventuale attività d’impresa, dell’arte o della professione svolte, su singole unità immobiliari
- gli istituti autonomi delle case popolari (IACP)
- le cooperative di abitazione a proprietà indivisa, ma solo nel caso di interventi che vengono realizzati su immobili di proprietà delle stesse e assegnati in godimento ai propri soci
- le organizzazioni no profit di utilità sociale
- le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale regolarmente iscritte al registro nazionale e ai registri regionali e delle pronvice autonome di Trento e di Bolzano
- le associazioni e le società sportive dilettantistiche, ma solo per i lavori destinati agli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi
- le partite Iva quali lavoratori autonomi e imprenditori, ma solo per gli interventi riguardanti immobili che rientrano nella loro sfera privata.
Con il decreto Semplificazioni poi sono state introdotte alcune novità che hanno esteso la platea dei beneficiari introducendo anche le categorie che:
- svolgono attività di prestazione di servizi socio-sanitari e assistenziali, ma solo se i membri del Consiglio di Amministrazione non percepiscono né compenso né indennità di carica
- risultano in possesso di immobili che rientrano nelle categorie catastali B/1, B/2 e D/4, a titolo di prorietà, nuda proprietà, usufrutto o comodato d’uso gratuito.
Nel caso di comodato d’uso gratuito per accedere all’agevolazione è però necessario che il contratto risulti regolarmente registrato in data antecedente alla data di entrata in vigore del decreto Semplificazioni che è quella del 1° giugno.
Tra i nuovi beneficiari del Superbonus 110% troviamo quindi i convitti, gli ospizi, i seminari, le case di cura, ma anche conventi e caserme, così pure gli ospedali se non a scopo di lucro.
Superbonus 110%: tutte le nuove scadenze da rispettare
Come accennato la proroga più recente del Superbonus 110% è quella contenuta nel decreto legge n. 59 del 6 maggio. Lo stesso decreto concedeva anche più tempo ai beneficari con sitazioni più ‘complesse’ come i condomini, le persone fisiche (al di fuori della professione, arte o attività imprenditoriale svolta) e le case popolari (IACP).
Le scadenze che riguardano il Superbonus 110% ora sono le seguenti:
- Case popolari: la scadenza è fissata al 30 giugno 2023. Se gli interventi effettuati coprono almeno il 60% del progetto complessivo il bonus spetta per le spese sostenute fino al 30 dicembre 2023
- Condomini: in questo caso la scadenza è fissata al 31 dicembre 2022
- Più edifici posseduti da unico proprietario: nel caso di unico proprieario di 2 fino a 4 unità immobiliari la scadenza è fissata al 31 dicembre 2022 se entro il 30 giugno 2022 risulta completato almeno il 60% dell’intervento complessivo previsto dal progetto.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.
Piattaforme consigliate per investire su azioni
Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 51% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.