Non ci sarà nessun aumento dei costi di gas e luce per alcune categorie di contribuenti che continueranno a pagare i soliti importi grazie ad un decreto già approvato dal Consiglio dei Ministri nella giornata di giovedì 23 settembre.
Si tratta del decreto Energia, soprannominato decreto bollette in quanto va ad arginare gli aumenti previsti nella misura del 40% sulle utenze di energia elettrica e gas. Il decreto non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ma dal comunicato stampa rilasciato dal Consiglio dei Ministri apprendiamo già alcuni dettagli ed abbiamo la possibilità di capire quali saranno le categorie che non subiranno gli aumenti.
Per quali categorie non ci saranno aumenti in bolletta?
Gli aumenti previsti per le prossime settimane sono dovuti ai rincari sul prezzo delle materie prime, ma ad incidere sono anche l’oscillazione di altri fattori tra cui i costi di produzione e l’andamento dei mercati internazionali.
Il primo rincaro sulle bollette di gas e luce lo abbiamo visto in piena estate, ma era stato più contenuto rispetto a quello che attende i contribuenti italiani, famiglie e imprese, a partire dal 1° ottobre 2021.
Gli aumenti riguardano, anche se in misura diversa, tutti i Paesi dell’Ue, infatti i vari governi nazionali stanno valutando misure ad hoc per contenere l’impatto sulla spesa delle famiglie e per evitare che ciò comprometta la già difficoltosa ripartenza delle imprese in difficoltà.
I vari Paesi europei hanno adottato diverse contromisure in vista degli aumenti previsti per questo autunno, e in Italia il governo guidato da Mario Draghi ha inizialmente introdotto, già dai mesi scorsi, il cosiddetto bonus sociale che applica uno sconto automatico sulle bollette per le famiglie con Isee basso.
Il nuovo decreto, vale a dire il decreto Energia approvato il 23 settembre in Cdm, interviene proprio sul bonus sociale che è destinato ad una platea di circa 3 milioni di famiglie. In particolare questo bonus individua i seguenti beneficiari:
- nuclei familiari con Isee non oltre la soglia degli 8.265 euro
- famiglie numerose (con almeno 4 figli) con Isee non oltre la soglia dei 20.000 euro
- beneficiari di reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza
- persone con gravi problemi di salute che utilizzano apparecchiature elettromedicali.
Per questi soggetti, si legge nel comunicato del Consiglio dei Ministri “sono tendenzialmente azzerati gli effetti del futuro aumento delle bollette”.
Il decreto Energia o decreto bollette che il Cdm ha approvato proprio in questi giorni prevede che non vi sia alcun aumento nelle bollette di gas e luce per le micro e le piccole imprese. Questo vuol dire che alle famiglie con Isee basso si aggiungono anche, come beneficiari, alcune imprese che risultano in linea con le soglie definite nel decreto stesso.
In particolare lo sconto sulle bollette dell’energia elettrica interessa imprese con utenze in bassa tensione fino a 16,5 kw/h per un totale di circa 6 milioni di beneficiari. Tra gli utenti domestici invece i beneficiari sarebbero circa 29 milioni di nuclei familiari. In entrambi i casi grazie alle misure introdotte con il decreto Energia le aliquote relative agli oneri generali di sistema per il quarto trimestre 2021 risulteranno azzerate.
Ma quali sono esattamente gli oneri di sistema nel mirino del decreto bollette? Sono quei costi a carico dell’utente finale per attività di interesse generale per il sistema elettrico nazionale ai quali si aggiungono poi:
- i servizi di vendita, quindi la materia prima ma anche la commercializzazione e la vendita
- i servizi di rete, cioè il trasporto, la distribuzione e la gestione del contatore
Il punto è che gli oneri di sistema rappresentano una fetta tutt’altro che irrilevante dell’importo che l’utente si trova a pagare in bolletta.
A proposito degli oneri di sistema infatti dall’Arera evidenziano che in particolare negli ultimi anni “hanno rappresentato una quota crescente e sempre più significativa della spesa totale annua di energia elettrica degli utenti finali. Gli oneri generali sono applicati come maggiorazione della tariffa di distribuzione, (quindi all’interno dei servizi di rete), in maniera differenziata per tipologia di utenza”.
Per quanto riguarda invece le bollette del gas è previsto l’azzeramento degli aumenti del quarto trimestre 2021 per 2,5 milioni di utenze domestiche. Al tempo stesso, sempre per l’ultimo trimestre 2021, il decreto prevede per tutti gli utenti del gas naturale, vale a dire famiglie ma anche imprese, il passaggio dell’Iva dal 22%, o dal 10% a seconda dei consumi, al 5% e con l’azzeramento degli oneri di sistema.
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