Il bonus Sicurezza 2021 è una delle agevolazioni fiscali che rientrano nel campo dei bonus edilizi. Si tratta di un bonus che viene riconosciuto solo nell’ambito di interventi di ristrutturazione edilizia, e che permette di ottenere una detrazione del 50% sulle spese sostenute per installare porte o sistemi di allarme o altri sistemi di sicurezza volti a ridurre il rischio di effrazioni e illeciti ai danni del proprietario o dell’inquilino.

Si va quindi dalle spese per l’installazione di un antifurto a quelle per l’installazione di porte blindate. In tutti questi casi si può ottenere con il bonus Sicurezza 2021 una detrazione del 50% sulla spesa complessiva sostenuta fino ad un tetto massimo di spesa di 96.000 euro.

Non dimentichiamo poi che anche questo, come la maggior parte dei bonus edilizi, arriverà a scadenza a fine dicembre 2021. A partire dal 2022, a meno che non intervengano proroghe ad esempio inserite nella nuova Legge di Bilancio, il bonus scenderà dal 50 al 36%, e vi sarà il dimezzamento del tetto massimo di spesa.

Bonus Sicurezza 2021: ecco quali sono le spese ammesse

Il bonus sicurezza è di fatto un’agevolazione riconosciuta nell’ambito del bonus ristrutturazioni, il quale prevede appunto una detrazione del 50% sulla spesa complessiva fino a un tetto massimo di 96.000 euro.

In questo bonus rientrano molte tipologie di interventi compresi appunto quelli relativi all’adozione di misure volte a prevenire il rischio di atti illeciti quali furti e aggressioni tra le mura domestiche.

In questo caso quindi parliamo di bonus Sicurezza proprio perché le spese coperte dalla detrazione sono quelle riguardanti l’installazione di porte, sistemi di sicurezza e altri dispositivi con le stesse finalità.

A questo punto per maggiore chiarezza circa i campi in cui si pu beneficiare del bonus Sicurezza 2021 occorre far riferimento alla lista degli interventi per i quali è possibile accedere all’agevolazione, ed è la stessa Agenzia delle Entrate a fornirci un elenco che possiamo riassumere come segue: 

  • interventi per il rafforzamento, la sostituzione o l’installazione di cancellate oppure recinzioni murarrie degli edifici
  • lavori per l’installazione di grate alle finestre o per la loro sostituzione
  • installazione porte blindate o rinforzate
  • installazione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci e spioncini
  • impianti di rilevazione di apertura e di effrazione su serramenti
  • installazione di saracinesche o tapparelle metalliche con bloccaggi
  • installazione o sostituzione delle vetrate esistenti con vetri antisfondamento
  • lavori per il fissaggio di casseforti a muro
  • Impianti di videosorveglianza comprensivi di telecamere collegate ai centri di vigilanza privati
  • apparecchi di prevenzione antifurto con relative centraline.

Si applica la detrazione del 50% sulle spese sostenute non solo per l’intervento in sé ma anche per l’acquisto dei dispositivi installati, nonché quelle necessarie per eventuale acquisto materiali, perizie o sopralluoghi.

Bonus sicurezza 2021: ecco chi può richiederlo

Il bonus Sicurezza, erogato nell’ambito del bonus Ristrutturazioni, permette di ottenere quindi una detrazione del 50% sulle spese sostenute per l’installazione di porte blindate, grate alle finestre, sistemi di videosorveglianza e impianti di allarme, e in generale tutti quei dispositivi che aumentali il livello di sicurezza dell’abitazione.

Ma chi può richiedere questo bonus? La platea di beneficiari del bonus Sicurezza comprende tutti quei soggetti che sono tenuti al versamento dell’Irpef, il che significa che possono ottenere la detrazione del 50% prevista i proprietari dell’immobile interessato dagli interventi per l’installazione di sistemi di sicurezza, ma anche i titolari di diritti reali o personali di godimento.

Anche in questo caso ci viene incontro l’Agenzia delle Entrate fornendo una lista dei soggetti che possono beneficiare del bonus Sicurezza 2021 che riassumiamo di seguito. Possono accedere all’agevolazione:

  • i proprietari e nudi proprietari dell’immobile
  • i titolari di un diritto reale di godimento quali uso, ususfrutto, abitazione o superficie
  • i locatari e i comodatari
  • i soci di cooperative divise e indivise
  • gli imprenditori individuali per gli immobili che non rientrano tra i beni strumentali o merce
  • i soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir che producono redditi in forma associata, quindi società semplici, società a nome collettivo, società in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati incluse le imprese a conduzione familiare. Potranno beneficiare del bonus alle stesse condizioni previste nel caso di imprenditori individuali.

In tutti i casi sopra brevemente descritti è possibile accedere al bonus Ristrutturazioni se il soggetto sostiene le spese per le quali è prevista la detrazione e se i bonifici e le fatture sono intestati a lui. Vi può accedere anche il familiare convivente di chi detiene l’immobile, il coniuge separato assegnatario dell’immobile, e il convivente o parte dell’unione civile.

Come ottenere il bonus Sicurezza 2021 con il bonifico parlante

Anche nel caso del bonus Sicurezza è necessario rispettare alcune condizioni per quel che riguarda il metodo di pagamento utilizzato. Infatti per accedere all’agevolazione le spese sulle quali si applicherà la detrazione del 50% devono essere state pagate con bonifico parlante dal quale si possano evincere i seguenti dati personali del contribuente:

  • causale del versamento con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986)
  • codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.

Una volta completato il pagamento attraverso bonifico è bene conservare la ricevuta insieme alle fatture relative alle spese sostenute, ed eventualmente esibire il tutto in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Si può ricevere il bonus Sicurezza sotto forma di sconto in fattura?

Per la detrazione del 50% prevista dal bonus Sicurezza 2021, vale a dire nell’ambito del bonus Ristrutturazioni, è possibile optare sia per la detrazione in dichiarazione dei redditi che per il meccanismo della cessione del credito e sconto in fattura.

La detrazione prevista da questa agevolazione viene generalmente fruita in dichiarazione dei redditi, e in tal caso il bonus maturato in base alla spesa complessiva sostenuta viene suddiviso in 10 rate di pari importo applicate alle varie dichiarazioni dei redditi a partire da quella relativa all’anno nel quale è stata sostenuta la spesa.

Esiste però anche la possibilità di fruire delle detrazione attraverso una modalità diversa che è quella dello sconto in fattura. È possibile utilizzare questo sistema solo fino al 31 dicembre 2021, data per la quale è fissata la scadenza del bonus Ristrutturazioni, ma soprattutto è necessario aver raggiunto un accordo con i beneficiari dei pagamenti per i quali si intende utilizzare il bonus Sicurezza.

L’evidente vantaggio di questa modalità per fruire dell’agevolazione è legato ai tempi in quanto permette al beneficiario di ottenere lo sconto immediato invece di recupeare le somme spese con le varie dichiarazioni dei redditi.

Anche nel caso di spese legate alla sicurezza degli immobili si applica la monteizzazione dei bonus fiscali. Per comunicare all’Agenzia delle Entrate di voler cedere il credito a soggetti terzi o di voler beneficiare dello sconto in fattura ci sarà tempo fino al 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese per detti interventi.

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