I titolari di locali aperti al pubblico e in generale di quelle attività commerciali per le quali è stato necessario provvedere ad opere di sanificazione imposte nell’ambito delle misure di contenimento della diffusione del Sars-nCoV-2, possono accedere ad un bonus che è stato introdotto proprio per andare a compensare parte delle spese sostenute in tal senso.

Parliamo del bonus Sanificazione 2021, a proposito del quale l’Agenzia delle Entrate ha emesso un provvedimento con il quale vengono definiti i criteri e le istruzioni per accedere all’agevolazione. Il provvedimento dell’AdE n. 191910/2021 fornisce tutte le informazioni dettagliate in merito a come ottenere il credito d’imposta per la sanificazione e l’acquisto dei dispositivi di protezione previsto dal decreto Sostegni bis.

Per beneficiare del bonus è anche necessario indicare le spese sostenute con apposito modulo che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a rendere disponibile. Infatti le spese sostenute nei mesi di giugno, luglio e agosto 2021 per la sanificazione degli ambienti e per la dotazione dei dispositivi previsti devono essere dettagliate nel suddetto modulo da allegare alla richiesta, e quest’ultima deve essere presentata dal 4 ottobre al 4 novembre 2021 necessariamente per via telematica.

Cos’è il bonus sanificazione 2021 e chi può richiederlo

Nel testo del decreto Sostegni bis leggiamo che il bonus Sanificazione consiste di “un credito d’imposta in misura pari al 30 per cento delle spese sostenute nei mesi di giugno, luglio e agosto 2021 per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati e per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti, comprese le spese per la somministrazione di tamponi per Covid-19“.

Quanto alle categorie di contribuenti cui è indirizzato il bonus Sanificazione, si tratta di titolari di attività commerciali, di arti e professioni dettagliate dall’articolo 32 del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73. Il credito d’imposta è destinato quindi a: 

  • soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni
  • enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore
  • enti religiosi civilmente riconosciuti
  • strutture ricettive extra-alberghiere.

Quali spese copre il bonus Sanificazione 2021?

Abbiamo visto che il bonus Sanificazione viene riconosciuto a quelle attività aperte al pubblico che hanno sostenuto delle spese relative alla sanificazione degli ambienti ed alla dotazione di dispositivi di protezione individuale, ma quali sono esattamente le spese coperte dal bonus? Ecco l’elenco completo fornito dall’Agenzia delle Entrate dal quale si evince che sono coperte tutte le spese sostenute per:

  • la sanificazione degli ambienti nei quali si svolge l’attività lavorativa e istituzionale e degli strumenti utilizzati nell’ambito di tale attività
  • la somministrazione di tamponi a coloro che prestano la propria opera nell’ambito delle attività lavorative e istituzionali
  • l’acquisto di dispositivi di protezione individuale come mascherine, guanti, visiere e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari
  • l’acquisto di prodotti detergenti e disinfettanti
  • l’acquisto di dispositivi di sicurezza quali termometri, termoscanner, tappeti e vaschette decontaminanti e igienizzanti
  • l’acquisto di dispositivi atti a garantire la distanza di sicurezza interpersonale, quali barriere e pannelli protettivi, comprese le spese sostenute per l’installazione degli stessi.

Qual è l’importo del bonus Sanificazione 2021

Per quanto riguarda invece gli importi che vengono riconosciuti nell’ambito del bonus Sanificazione 2021 introdotto con il decreto Sostegni bis, viene specificato che il credito d’imposta spetta nella misura del 30 per cento delle spese che sono state sostenute nel corso dei tre mesi che vanno da giugno ad agosto 2021, con un tetto massimo di 60.000 euro per singolo beneficiario.

Il decreto ha fissato per il bonus Sanificazioni 2021 un limte di spesa totale di 200 milioni di euro. Al fine di non oltrepassare questo tetto massimo, a seconda del numero di richieste per il credito d’imposta, l’importo riconosciuto a singolo beneficiario potrebbe ridursi proporzionalmente.

Per conoscere l’importo esatto del bonus quindi si dovrà attendere il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate che dovrebbe arrivare entro il 12 novembre 2021.

Come presentare richiesta per ottenere il bonus Sanificazione 2021

I contribuenti che rientrano tra le categorie che possono accedere al bonus Sanificazione dovranno compilare l’apposito modello in cui vanno indicate le spese sostenute nei mesi di giugno, luglio e agosto 2021 per la sanificazione dei locali e per la dotazione dei dispositivi di protezione individuale imposti dalla legge.

Il modulo da compilare può essere scaricato direttamente dal sito web dell’Agenzia delle Entrate seguendo questo link.

Per fare richiesta per il bonus Sanificazione si deve procedere necessariamente per via telematica. Può occuparsene personalmente il contribuente interessato al bonus oppure la richiesta può essere presentata attraverso un intermediario.

Per inoltrare la comunicazione si possono usare in alternativa i due seguenti canali: 

  • l’Area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate
  • i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate

Per presentare domanda per ricevere il credito d’imposta del 30% sulle spese sostenute nei tre mesi di giugno, luglio e agosto 2021 previsto dal bonus Sanificazione si deve attendere però il mese di ottobre. Il via libera alle richieste infatti è stato fissato al 4 ottobre e il termine ultimo è quello del 4 novembre 2021.

Come si usa il bonus Sanificazione 2021

L’Agenzia delle Entrate ha specificato che per l’utilizzo del bonus Sanificazione 2021 sono previste due diverse modalità:

  • in dichiarazione dei redditi, con riferimento al periodo di imposta in cui è stata sostenuta la spesa
  • in compensazione

Nel caso in cui si decida di utilizzare il bonus in compensazione si dovrà presentare il modello F24 necessariamente per via telematica. Se l’importo del credito che viene usato in compensazione risulta superiore all’importo massimo, anche tenendo conto di precedenti fruizioni, il relativo modello F24 viene scartato.

Tutti i dettagli riguardanti le istruzioni per la compilazione del modello F24 saranno rese note dall’Agenzia delle Entrate con apposita risoluzione.

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