Tra le numerose modifiche che il decreto Sostegni bis sta subendo nel corso del suo iter di conversione in legge che dovrebbe terminare con il passaggio al Senato in programma il 25 luglio ve ne sono alcune che riguardano nello specifico il bonus Vacanze.
Quale periodo migliore per parlare di agevolazioni riservate a quei contribuenti, e relativi nuclei familiari, che decidono di partire per le vacanze? Il mese di agosto, e con esso le tanto agognate ferie estive, è ormai alle porte, e per chi avrà la possibilità di spostarsi per raggiungere una qualsiasi località turistica in Italia, sarà possibile usufruire di un bonus Vacanze ancora più allargato.
Cambia il bonus Vacanze 2021: due novità in arrivo
Il bonus Vacanze così come lo conosciamo prevede che il beneficiario se ne serva per ottenere un considerevole sconto sulle spese per il pernottamento in qualsiasi struttura turistico ricettiva situata nel territorio dello Stato italiano che abbia aderito all’iniziativa.
Non solo, sappiamo che in seguito a modifiche apportate successivamente il bonus Vacanze può essere utilizzato anche se la prenotazione della struttura viene fatta attraverso agenzie turistiche o tour operator, ma con questo pacchetto di emendamenti al decreto Sostegni bis si va ad estendere ulteriormente il campo d’azione del bonus.
Le modifiche apportate al decreto sono sostanzialmente due, per quel che riguarda il bonus Vacanze:
- Estensione del bonus anche ai pacchetti turistici
- Istituzione di un fondo da 5 milioni di euro a sostegno delle strutture ricettive extra-alberghiere.
Proprio in questi giorni la Commissione Bilancio ha approvato l’emendamento al secondo decreto Sostegni del governo Draghi che estende il bonus Vacanze anche all’acquisto di pacchetti turistici, mentre prima il suo utilizzo era circoscritto ai servizi di tour operator, alle agenzie turistiche e alle strutture aderenti.
Questa però non è l’unica novità che sarà effettiva al completamento dell’iter di conversione in legge del decreto Sostegni bis, l’altra riguarda direttamente le strutture ricettive extra-alberghiere non imprenditoriali, a patto che risultino in possesso del codice identificativo o che siano autocertificate “b&b”, a sostegno delle quali viene istituito un fondo da 5 milioni di euro.
Restano tuttavia invariati sia gli importi che vengono riconosciuti nell’ambito del bonus Vacanze, che la scadenza per presentare domanda per accedere al bonus.
Quanto agli importi quindi il valore del bonus resta strettamente correlato alla composizione del nucleo familiare. Ciò vuol dire che più alto il numero di componenti maggiore sarà l’importo del bonus e in tal senso sono previste tre fasce: bonus da 150 euro per nuclei familiari con una sola persona, 300 euro per nuclei con due persone, e 500 euro per nuclei composti da 3 o più persone.
Il ‘problema’ è che il bonus Vacanze non può essere richiesto nel 2021, ma solo utilizzato fino alla fine dell’anno in corso da coloro che ne hanno già fatto richiesta nel 2020.
Ciò dipende principalmente dal fatto che dall’introduzione del bonus Vacanze, che risale ormai a oltre un anno fa, sono stati ben pochi gli Italiani che hanno effettivamente deciso di utilizzarlo, e nel tentativo di scongiurare quello che fino a questo momento non può che essere definito un flop, sono state di volta in volta prorogate le scadenze, e si è cercato di ridurre i paletti inizialmente introdotti.
Il bonus Vacanze dovrebbe avere la duplice funzione di aiutare le famiglie ad andare in vacanza e al contempo soprattutto aiutare l’intero indotto del turismo a ripartire. Lo scarso livello di adesioni però sembra dimostrare che non sarà con qualche misero bonus che si potrà rimediare alla devastazione del settore del turismo determinata dalla politica di lockdown e restrizioni adottata da ormai un anno e mezzo.
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