La circolare contenente le istruzioni dettagliate per fare richiesta per la ISCRO (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa) è stata già pubblicata, si tratta della n. 94/2021, ed ora dall’INPS arriva anche la comunicazione dell’apertura delle domande.
Ma cos’è esattamente l’ISCRO? Si tratta della nuova indennità di sostegno destinata ai liberi professionisti iscritti alla gestione separata INPS che si trovano momentaneamente in difficoltà economiche. Le domande possono già essere inviate e chi intende fare richiesta dovrà provvedere entro e non oltre il 31 ottobre 2021.
La nuova indennità viene istituita con la legge n. 178/2020 ma solo in forma sperimentale con validità per il triennio 2021-2023. Quanto agli importi che vengono erogati ai liberi professionisti che rientrano tra i beneficiari, si parla di un sussidio che può andare da un minimo di 250 ad un massimo di 800 euro al mese che verrà erogato per la durata di 6 mesi.
Per poter accedere al beneficio è necessario avere un reddito professionale che non superi la soglia degli 8.000 euro annui registrato nell’anno che precede la presentazione della domanda.
Sono previsti però anche altri requisiti, infatti il professionista che intende presentare domanda deve seguire un percorso formativo ma i dettagli circa quest’ultimo saranno contenuti nel decreto ministeriale di prossima emanazione. Ricordiamo inoltre che l’ISCRO può essere richiesta da ciascun professionista una sola volta nell’arco del triennio.
ISCRO, al via le domande: le istruzioni dell’INPS
L’INPS ha già fornito tutti i dettagli che riguardano i requisiti da soddisfare per poter richiedere l’ISCRO, indicando anzitutto qual è esattamente la platea dei potenziali beneficiari, i quali dovranno risultare:
- titolari di partita IVA da almeno 4 anni per l’esercizio di arti o professioni. A tal proposito si deve tener conto che il periodo di osservazione si calcola andando a ritroso di quattro anni dalla data di presentazione della domanda di ISCRO. In questo periodo deve risultare esistente una attività professionale connessa all’attività di lavoro autonomo svolta e per la quale si è iscritti alla Gestione separata
- non essere intestatari di pensione diretta, APE sociale
- non essere iscritti ad alcuna altra forma previdenziale obbligatoria
- non essere titolari di reddito di cittadinanza per l’intero periodo in cui si percepisce l’ISCRO
Oltre a questi vi sono anche dei requisiti economici, e per l’esattezza l’ISCRO spetta nel caso in cui:
- si ha un reddito derivante da lavoro autonomo, per l’anno precedente a quello in cui si presenta la domanda, inferiore al 50% della media dei tre anni precedenti a quello che precede l’anno di presentazione dell’istanza
- si ha un reddito che non supera gli 8.145 euro registrato nell’anno che precede quello in cui viene presentata la domanda per l’ISCRO
- si risulta in regola con gli obblighi contributivi associati all’iscrizione, da certificare attraverso il DURC ONLINE.
Dall’INPS hanno inoltre fatto sapere che si andrà a prendere in considerazione esclusivamente il reddito prodotto per lo svolgimento dell’attività di lavoro autonomo di cui all’articolo 53 comma 1 del TUIR ed esposto nella dichiarazione dei redditi. Per l’esattezza indicato come segue:
- all’interno del quadro “RE” se si tratta di attività professionale individuale
- all’interno del quadro “RH” se si tratta di partecipazione a studi associati
- all’interno del quadro “LM” per i soggetti che sono in regime forfettario.
Quali sono gli importi che spettano con l’indennità ISCRO?
L’INPS ha fornito tutte le informazioni che occorrono anche per quel che riguarda gli importi che verranno erogati nell’ambito dell’indennità ISCRO, ed ha precisato anzitutto che l’indennità potrà essere richiesta una sola volta per il periodo 2021-2023.
Vi sono poi dei paletti ben precisi per quel che riguarda la presentazione della domanda, infatti questa deve essere inoltrata all’INPS in forma telematica ed entro la scadenza del 31 ottobre 2021, 2022 o 2023 servendosi dei consueti canali per i cittadini e per gli Istituti di Patronato nel sito web dell’Istituto.
L’accesso all’area personale dovrà essere effettuato tramite PIN INPS, SPID di livello 2 o superiore, CIE (Carta d’Identità Elettronica), Carta nazionale dei servizi (CNS), oppure rivolgendosi al contact center integrato, raggiungibile chiamando il numero verde 803 164 se si chiama da rete fissa, oppure allo 06 164164 se si chiama da rete mobile.
Infine quando si presenta la domanda per l’ISCRO è necessario allegare ad essa l’autocertificazione dei redditi per gli anni di interesse a meno che non siano già a disposizione dell’INPS. Sarà poi compito dell’Agenzia delle Entrate effettuare le opportune verifiche circa l’esattezza dei dati forniti.
Come fare domanda per l’ISCRO: compatibilità con altri trattamenti ed obblighi formativi
L’INPS ha specificato che l’importo percepito con l’indennità ISCRO non è imponibile fiscalmente e non prevede l’accredito di alcuna contribuzione figurativa ai fini pensionistici.
Quanto alla compatibilità con altri trattamenti, è stato chiarito che l’ISCRO non esclude la possibilità di incassare anche l’assegno ordinario di invalidità. Inoltre si può ricevere l’ISCRO e al tempo stesso svolgere cariche elettive o politiche che comportino però solo il riconoscimento del gettone di presenza e non ulteriori compensi, indennità o emolumenti di vario tipo.
I professionisti che risultano in possesso di tutti i requisiti per ricevere l’ISCRO avranno poi l’obbligo di adempiere ad alcuni doveri tra i quali la partecipazione a percorsi di aggiornamento e formazione connessi all’erogazione dell’indennità. Nella circolare emessa dall’Istituto infatti si legge che i percorsi formativi “accompagnano” la misura economica.
Quanto alle tempistiche entro le quali si prevede che l’indennità inizi ad essere erogata ai beneficiari, si ritiene che non occorrerà attendere l’emissione del decreto attuativo con il quale verranno fissati gli obblighi connessi alla percezione dell’ISCRO stessa.
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