Il governo di Mario Draghi ha stabilito una nuova proroga del blocco delle cartelle esattoriali, con l’estensione per ulteriori due mesi si arriverà così fino al 30 agosto. È dunque confermata la notizia proveniente direttamente da Palazzo Chigi che la cabina di Regia dell’attuale esecutivo si è pronunciata in modo favorevole rispetto al blocco delle cartelle.

Il decreto legge che sarà emanato nei prossimi giorni fisserà il nuovo termine ultimo entro il quale i contribuenti che sono indietro coi pagamenti, potranno regolarizzare la loro posizione. Le cartelle esattoriali saranno inviate solo a partire dal mese di settembre per via della proroga del blocco fino al 30 agosto 2021.

Il primo stop alle cartelle esattoriali con il decreto Cura Italia

Fu con il decreto Cura Italia che l’allora governo Conte decise di bloccare l’invio delle cartelle esattoriali con decorrenza a partire dall’8 marzo 2020. Ora con quest’ultimo provvedimento il ‘congelamento’ dell’attività di riscossione dell’Agenzia delle Entrate raggiungerà complessivamente i 18 mesi.

La decisione di bloccare l’invio delle cartelle esattoriali risale quindi al decreto Cura Italia, poi legge n. 18/2020 con la quale si determinava la sospensione dei termini di versamento di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, dagli avvisi di accertamento e dagli avvisi di debito affidati all’agente della riscossione.

La prima sospensione riguardava il periodo compreso tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020, e comprendeva anche i piani di rateizzazione in corso.

Con il provvedimento contenuto nel decreto Cura Italia si sospendeva di fatto l’attività di notifica di nuove cartelle esattoriali e di altri atti di riscossione fino al 31 maggio 2020, e al contempo si differivano al 31 maggio 2020 i termini di pagamento delle rate relative alla rottamazione ter e al saldo e stralcio in scadenza nel periodo compreso tra il 28 febbraio ed il 31 marzo 2020.

La prima proroga dello stop delle cartelle esattoriali arriva con il decreto Rilancio

Il governo Conte bis, nel prendere atto che la politica di chiusure e limitazioni adottata in chiave anti-Covid ha provocato una crisi economica ben più grave di quanto inizialmente si riteneva, ha ritenuto necessario prorogare ulteriormente il blocco delle cartelle esattoriali.

La prima proroga la troviamo infatti nel decreto Rilancio (34/2020) con il quale non solo la scadenza del blocco viene fatta slittare dal 31 maggio al 31 agosto 2020, ma si provvede anche ad introdurre diverse disposizioni a favore dei contribuenti.

Una di queste misure prevedeva per i contribuenti che risultavano in regola con il pagamento delle rate scadute nell’anno 2019 della rottamazione ter, saldo e stralcio e della definizione agevolata delle risorse Ue, la possibilità di conservare i benefici relativi alle misure agevolate con l’integrale versamento delle rate in scadenza nell’anno entro il termine ultimo del 10 dicembre 2020.

Per i contribuenti che non potevano più avvantaggiarsi dei benefici garantiti dalla definizione agevolata (rottamazione ter, saldo e stralcio e definizione agevolata delle risorse Ue) a causa di mancato, insufficiente o tardivo versamento degli importo dovuti per le rate scadute nel 2019 era invece prevista la possibilità di richiedere la dilazione del pagamento per le somme mancanti.

Nel decreto Rilancio emanato dal governo Conte bis era stato previsto anche che per i piani di dilazione già avviati alla data dell’8 marzo 2020 e per quelli in approvazione entro la fine del periodo di sospensione, si procedeva con l’estensione da 5 a 10 del numero di rate non pagate che concorrono alla decadenza.

Viene inoltre prevista contestualmente alla proroga del blocco dell’invio delle cartelle esattoriali, anche la sospensione fino al 31 agosto 2020 delle verifiche di inadempienza da parte delle pubbliche amministrazioni e delle società a prevalente partecipazione pubblica da effettuarsi prima di disporre pagamenti a qualunque titolo, per importi eccedenti la soglia dei 5.000 euro.

Nuove proroghe per lo stop delle cartelle esattoriali nei decreti Agosto e Ristori

Con il decreto legge Agosto (104/2020) si provvede a rinviare ulteriormente le scadenze che erano state fissate dal decreto Rilancio, e quindi si fa slittare la scadenza al 15 ottobre 2020, mentre con il successivo decreto legge 125/2020 le scadenze vengono ulteriormente prorogate fino al 31 dicembre 2020.

Con il primo decreto Ristori (137/2020) arrivano ulteriori novità per quel che riguarda l’attività di riscossione dell’Agenzia delle Entrate. In particolare in questo nuovo decreto messo a punto dal governo Conte troviamo il differimento al 1° marzo 2021 del termine di pagamento delle rate 2020 della rottamazione ter, del saldo e stralcio e della definizione agevolata delle risorse Ue.

Il termine ultimo era stato fissato dal decreto Rilancio alla data del 10 dicembre 2020, il che significa che si ha una proroga di almeno due mesi e mezzo. Sempre nel decreto Ristori troviamo l’estensione delle procedure esecutive in corso con il pagamento della prima rata della rateizzazione, a patto che non sia stata già presentata istanza di assegnazione, ovvero il terzo non abbia reso dichiarazione positiva o non sia stato già emesso il provvedimento per l’assegnazione dei crediti pignorati.

Il decreto Ristori stabilisce inoltre, come riportato da QuiFinanza che “per le richieste presentate entro il 31 dicembre 2021 è previsto l’innalzamento della soglia da 60 mila a 100 mila euro per ottenere la rateizzazione senza dover documentare la temporanea situazione di difficoltà al pagamento in unica soluzione”.

E leggiamo ancora che “per i provvedimento di accoglimento delle richieste di rateizzazione presentate fino al 31 dicembre 2021 la decadenza dei piani di pagamento accordati viene determinata nel caso di mancato pagamento di dieci rate, anche non consecutive, invece delle cinque rate ordinariamente previste”.

Infine i contribuenti che avevano piani di rateizzazione decaduti prima della sospensione della riscossione delle cartelle esattoriali, con il decreto Ristori possono presentare, entro il 31 dicembre 2021, una nuova richiesta di rateizzazione senza bisogno di saldare le rate scadute previste dal precedente piano di pagamento.

E per quei contribuenti che si trovano fuori dai benefici previsti dalla prima rottamazione e dalla rottamazione bis, viene prevista la possibilità di chiedere la dilazione del pagamento per gli importi ancora non versati.

Il governo Draghi introduce nuove proroghe con il decreto Sostegni

Con il decreto Sostegni, il primo emanato dal governo di Mario Draghi per introdurre misure a sostegno di imprese, lavoratori e famiglie danneggiati dalla politica di chiusure con cui in Italia si è deciso di affrontare l’emergenza Covid-19, vengono ulteriormente prorogate le scadenze fissate dall’ultimo decreto del precedente esecutivo.

Il blocco dell’attività dell’Agenzia delle Entrate Riscossione viene fatto slittare con il decreto legge 183/2020 alla fine di febbraio 2021, poi con il decreto legge Sostegni (41/2021) vengono introdotte nuove misure nell’ambito dell’attività di riscossione del fisco.

Il governo Draghi provvede quindi a differire al 30 aprile 2021 il termine di sospensione per il versamento delle entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di debito e avvisi di accertamento affidati all’Agente di Riscossione.

Il decreto Sostegni quindi sospende i pagamento facendo slittare la scadenza originaria che era stata fissata al 31 maggio dal decreto Cura Italia fino al 30 aprile 2021. Sono comprese nel blocco anche le rate dei piani di rateizzazione ordinari, ed è fissato al 30 aprile 2021 anche il differimento deol periodo di sospensione delle attività di notifica di nuove cartelle e degli altri atti di riscossione. 

I contribuenti che risultano in regola coi pagamenti delle rate scadute entro la fine del 2019 relative alla rottamazione ter, saldo e stralcio e alla definizione agevolata delle risorse Ue potranno mantenere i benefici garantiti dalle misure agevolate attraverso il versamento integrale delle rate scadute nel 2020 rispettando la scadenza del 31 luglio 2021.

Invece i contribuenti in regola con le rate scadute nel 2020, con pagamento effettuato entro il 31 luglio 2021, della rottamazione ter, saldo e stralcio e della definizione agevolata delle risorse Ue, avranno la possibilità di conservare i benefici delle misure agevolate attraverso il versamento integrale delle rate scadute nel 2021 rispettando la scadenza del 30 novembre 2021.

Si ha infine la proroga fino a fine aprile 2021 del blocco per quel che riguarda le procedure cautelari ed esecutivi inclusi i pignoramenti presso terzi.

Con il decreto Sostegni il governo Draghi stabilisce che le somme oggetto di pignoramento non potranno essere sottoposte ad alcun vincolo di indisponibilità fino al 30 aprile 2021. Inoltre il soggetto terzo pignorato è tenuto a renderle fruibili al debitore anche laddove il giudice dell’esecuzione abbia già disposto l’assegnazione.

Le verifiche di inadempienza che devono essere effettuate dalle pubbliche amministrazioni e dalle società a prevalente partecipazione pubblica prima che si possa disporre pagamenti a qualunque titolo di importi che eccedono la soglia dei 5.000 euro vengono sospese dall’8 marzo 2020 al 30 aprile 2021.

Sempre nel primo decreto Sostegni troviamo inoltre l’annullamento dei debiti di importo residuo fino a un massimo di 5.000 euro in essere alla data di entrata in vigore dello stesso decreto (il tetto massimo dell’importo è comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni) e risultanti dai singoli carichi affidati all’Agente della Riscossione nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010.

Una misura quest’ultima indirizzata alle persone fisiche che nel corso dell’anno d’imposta 2019 hanno percepito un reddito imponibile che non supera la soglia dei 30 mila euro, ma anche ai soggetti diversi dalle persone fisiche che nel periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2019 non abbiano superato un reddito imponibile di 30 mila euro.

Le ultime proroghe nel decreto Sostegni bis

Con l’emanazione del decreto Sostegni bis poi si va nuovamente ad intervenire sulle scadenze. Il decreto n. 73/2021 sposta infatti al 30 giugno 2021 il termine del blocco dei pagamenti e dell’attività dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Ed arriviamo in questo modo all’ultima proroga, quella che attualmente si trova all’esame dell’esecutivo e con cui si dovrebbe portare la scadenza fino al 31 agosto 2021 per quel che riguarda la fine del blocco della notifica delle cartelle esattoriali.

Anche i termini di ripresa dei pagamenti delle 16 rate che sono state sospese fino a questo momento per chi ha chiesto in passato un piano di rateizzazione vengono così spostati a fine settembre 2021. Poi una volta che le proroghe si saranno interrotte, tutti i pagamenti arretrati verranno suddivisi nell’arco del biennio al fine di rendere meno gravoso possibile il saldo a carico dei contribuenti.

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