La proposta di rendere fruibile il Superbonus 110% anche nell’ambito dell’installazione della fibra ottica parte da una idea della segretaria dell Commissione Trasporti della Camera, la deputata dem Enza Bruno Bossio, e potrebbe essere inserita nel decreto Semplificazioni attraverso un emendamento presentato dal Pd.

L’installazione di una connessione a banda larga potrebbe quindi rientrare, con l’approvazione del suddetto emendamento, tra le spese che si possono agevolare tramite il superbonus 110% che effettivamente viene sfruttato in particolare per interventi in ambito edilizio.

La proposta di estendere il Superbonus 110% anche per la fibra ottica potrebbe quindi essere inserita nel decreto Semplificazioni come digital bonus. Lo scopo di questa agevolazione sarebbe quello di favorire la digitalizzazione di case, uffici e stabilimenti industriali prevista tra l’altro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienze (Pnrr).

Superbonus 110% per la fibra ottica, di cosa si tratta

Nel decreto Semplificazioni la ‘questione’ fibra viene affrontata dall’articolo n. 25, e si punta ad inserire l’installazione della connessione internet ad alta velocità tra gli interventi per i quali è previsto l’utilizzo del Superbonus 110%.

Nella bozza dell’emendamento che dovrebbe essere presentato dal Pd si parla di interventi di:

“Infrastrutturazione digitale degli edifici o delle unità immobiliari, intesa come realizzazione di una infrastruttura fisica multiservizio passiva interna all’edificio o all’unità immobiliare, contenente reti di accesso cablate in fibra ottica con terminazione fissa o senza fili che permettono di fornire l’accesso ai servizi di banda multralarga e di connettere il punto di accesso dell’edificio o dell’unità immobiliare con il punto terminale di rete”.

L’entrata in vigore del decreto Semplificazioni dovrebbe produrre uno snellimento degli atti da produrre per ridurre i tempi di avvio dei cantieri nell’ambito dei quali è possibile sfruttare le agevolazioni previste dal Superbonus 110%.

Il comma 13-ter stabilisce che “gli interventi del superbonus 110%, con esclusione di quelli comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici, costituiscono manutenzione straordinaria e sono realizzabili mediante comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA)”.

Con l’eventuale approvazione dell’emendamento presentato dal Pd per estendere il superbonus 110% anche all’installazione della fibra ottica nella CILA non si dovrà più indicare nulla circa lo stato legittimo di cui all’articolo 9-bis, comma 1-bis del Testo Unico Edilizia.

A tal proposito ricordiamo che per stato legittimo ci si riferisce a “quello stabilito dal titolo abilitativo che ne ha previsto la costruzione o che ne ha legittimato la stessa e da quello che ha disciplinato l’ultimo intervento edilizio che ha interessato l’intero immobile o unità immobiliare, integrati con gli eventuali titoli successivi che hanno abilitato interventi parziali”.

Il risultato sarebbe che per richiedere il Superbonus 110% le nuove domande presenteranno l’attestazione degli estremi del titolo abitativo solo con la CILA, senza che sia necessaria l’attestazione dello stato legittimo dell’immobile.

Ciò non vuol dire però che non sia possibile effettuare “ogni valutazione” sulla legittimità dell’immobile oggetto dell’intervento e dei lavori che “resta impregiudicata”. Eventuali irregolarità riguardanti l’edificio potranno ovviamente essere segnalate. Nulla dovrebbe cambiare invece per quel che riguarda gli oneri di urbanizzazione.

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