Il Reddito di Cittadinanza viene accreditato mensilmente a tutti coloro che hanno presentato domanda e sono risultati in possesso dei requisiti previsti dalla normativa. Tali requisiti devono poi sussistere per l’intero periodo di erogazione del sussidio, e il beneficiario del RdC è tenuto ad informare l’Inps di eventuali variazioni che potrebbero determinare una sospensione o modifica dell’importo erogato.
Ma quando viene fatto l’accredito mensile di maggio? In genere l’Inps provvede ad erogare il sussidio verso la fine del mese, ma la data varia mese per mese, e anche in base ad alcuni ulteriori elementi da beneficiario a beneficiario.
Per quanto riguarda la mensilità di maggio 2021, l’Inps spiega che le disposizioni di pagamento per il Reddito di Cittadinanza successive alla prima vengono generalmente inviate a Poste Italiane a partire dal giorno 27. La data dovrebbe essere sostanzialmente la stessa tutti i mesi, il che significa che l’accredito del RdC del mese successivo dovrebbe avvenire a partire dal 27 giugno e così via.
L’Inps infatti invia il pagamento delle somme a Poste Italiane che a sua volta provvede ad accreditare quanto dovuto sulle carte del RdC dei singoli beneficiari che nei giorni successivi al 27 del mese troveranno l’accredito dell’importo previsto.
In generale poi se il giorno 27 cade di festivo, di sabato o domenica, il pagamento del Reddito di Cittadinanza potrebbe essere anticipato al giorno 25 o al 25 a seconda dei casi.
Fin qui abbiamo visto quando viene pagato il Reddito di Cittadinanza di maggio a coloro che ricevono le mensilità successive alla prima. Nel caso in cui si tratti invece della prima mensilità, o di coloro che hanno chiesto il rinnovo del RdC dopo la scadenza dei 18 mesi, l’accredito dovrebbe avvenire a partire dal 15 del mese tutti i mesi.
Le Faq (domande poste di frequente) sul reddito di cittadinanza
Chi non ha mai ricevuto il reddito di cittadinanza, e chi ha da poco iniziato a percepire il sussidio, è facile che si trovi a porsi una serie di domande su come funziona questa misura fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle e introdotta dal primo governo Conte. Vediamo quindi quali sono le domande più frequenti sul Reddito di Cittadinanza.
- Come si fa a fare la Did per richiedere il Reddito di Cittadinanza? Per fare la Did (Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro) ci si deve rivolgere ai centri per l’Impiego. Infatti non è l’Inps ad occuparsi di questa pratica il che significa che per avere maggiori informazioni in merito è bene rivolgersi direttamente all’ANPAL.
- La domanda del RdC è stata accolta ma non ho ricevuto il secondo sms da LavoroWeb per ritirare la carta, cosa posso fare? Se la domanda è stata accolta puoi ritirare la carte direttamente recandoti presso il tuo ufficio postale dove dovrai esibire un documento di identità valido e il tuo codice fiscale.
- Ci sono dei limiti per spendere il Reddito di Cittadinanza? Il RdC come sappiamo non è cumulabile, il che significa che le somme accreditate mensilmente, anche se non spese, vengono azzerate al momento dell’accredito della mensilità successiva. Per spendere la mensilità del RdC si ha quindi un mese di tempo.
- Quanto bisogna aspettare per avere l’esito della domanda per il RdC? La risposta alle domande per il Reddito di Cittadinanza arrivano a partire dal 15 del mese successivo a quello in cui è stata presentata la domanda, indipendentemente dal giorno esatto in cui è stata presentata.
- Se la domanda viene lavorata in ritardo cosa succede? Dal momento che il pagamento del RdC decorre a partire dalla data di presentazione della domanda, una volta che la domanda viene accolta sarà a partire da quella data che scatta il sussidio, e se questo viene erogato con ritardo si riceveranno anche i dovuti arretrati. Nel caso degli arretrati viene meno l’obbligo di spendere il denaro accreditato entro un mese.
- Come si fa a comunicare di aver trovato un lavoro? Dal momento che un contratto di lavoro può determinare il decadere del diritto di ricevere il Reddito di Cittadinanza, è necessario comunicare questa importante variazione dello status economico. Per fare questa comunicazione si deve usare il modello “RdC – com Esteso” o “Ridotto” a seconda dei casi. Questo modulo deve poi essere inviato all’Inps direttamente dal sito web dell’Istituto oppure tramite Caf.
- Cosa significa la dicitura: “domanda RdC in attesa di RdC-com? Questo succede quando nel presentare la domanda per il Reddito di Cittadinanza viene barrata la casella ‘E’ che significa che il richiedente o un membro del suo nucleo familiare lavorava al momento in cui è stata fatta la domanda e che questo rapporto di lavoro ha avuto inizio dopo il 2017. In questo caso quindi l’Inps resta in attesa di ricevere il modello RdC-com compilato altrimenti la domanda per il RdC non può andare avanti.
- Se si riceve il Reddito di Cittadinanza per 18 mesi è possibile rifare la domanda? Dopo 18 mesi il RdC scade e se sussistono i requisiti per fare nuovamente richiesta è possibile presentarla dopo un mese ‘di pausa’. Per fare un esempio, se si riceve la diciottesima mensilità a gennaio, si può presentare domanda a partire dal mese di marzo, non a febbraio.
- Per continuare a ricevere il Reddito di Cittadinanza nel 2021 bisogna fare qualcosa? Ogni anno i beneficiari del RdC sono tenuti a presentare entro il 31 gennaio l’Isee 2021. Se non si rispetta questa scadenza allora il sussidio viene sospeso fino a che non viene presentata la documentazione richiesta.
- Chi è che riceve la pensione di cittadinanza al posto del reddito di cittadinanza? La pensione di Cittadinanza spetta a coloro che risultano in possesso di tutti i requisiti necessari per richiedere il reddito di cittadinanza, ma in più fanno parte di un nucleo familiare composto unicamente da persone con età superiore ai 67 anni.
- Anche per la Pensione di Cittadinanza è necessario ripresentare domanda dopo i 18 mesi? Nel caso della pensione di cittadinanza, anche se il sussidio è stato erogato per 18 mensilità, non occorre presentare nuovamente domanda in quanto il rinnovo è automatico.
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