Con il decreto Crescita furono stanziate cospicue risorse economiche per l’istituzione di un fondo gestito dalla CONSAP (CONcessionaria Servizi Assicurativi Pubblici), ed ora il governo guidato dall’ex presidente della Banca Centrale Europea ha stabilito nel Def che vi saranno ulteriori risorse messe a disposizione dei cittadini che intendono acquistare la prima casa.
Abbiamo già visto che il governo di Mario Draghi ha introdotto degli incentivi sotto forma di sgravi fiscali per chi compra la prima casa, ma in questo caso l’intervento si concentra sulla possibilità da parte delle giovani coppie, di accedere a forme di finanziamento in grado di agevolare l’acquisto dell’abitazione principale.
Nel Documento di Economia e Finanza (DEF) recentemente approvato è stato previsto uno scostamento di bilancio di 40 miliardi di euro che vanno ad aggiungersi agli altri 30 miliardi di euro di scostamento che erano già stati approvati nei mesi precedenti.
Una parte di queste risorse andrà a confluire nel Fondo Prima Casa che in questo modo potrà contare su una maggiore liquidità alla quale i giovani che hanno la necessità di acquistare la propria prima casa potranno attingere. Possono infatti contare sul Fondo Prima Casa in particolare i cittadini under 35 in cerca di un’autonomia abitativa.
Come funziona il Fondo Prima Casa?
Ad amministrare questo fondo come accennato è CONSAP, e parliamo di una dote residuale che ammonta a 206 milioni di euro a fronte di un iniziale plafond di 600 milioni di euro. L’accesso a questo strumento è riservato agli under 35 che abbiano un lavoro atipico, e le coppie in cui almeno uno dei due abbia un’età non superiore ai 35 anni.
In che modo interviene quindi il fondo? Nel momento in cui il cittadino che ha ottenuto il mutuo dovesse risultare inadempiente, ecco che entra in gioco il fondo che liquiderebbe al finanziatore il 50% della quota capitale attiva.
Partendo dal 2015 fino ad oggi attraveso il fondo sono state approvate 209 mila domande per l’ottenimento della garanzia, 40 mila delle quali sono state inoltrate nel corso del 2020. Una percentuale del 60% è stata richiesta da soggetti nella fascia di età tra i 20 e i 35 anni che nella maggior parte dei casi stavano acquistando la prima casa.
Nel corso del 2019 l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) aveva registrato una riduzione del 30% dei prestiti che venivano erogati alle giovani coppie. La spiegazione veniva individuata in cause demografiche e nel calo dei livelli di occupazione, poi con l’arrivo del Covid-19 si è verificato una ulteriore decisiva riduzione del numero di domande di finanziamento.
Stando alle indicazioni che arrivano dalla Centrale Rischi Finanziari si sta registrando un calo medio del 20% delle istruttorie richieste da cittadini con meno di 35 anni di età per ottenere un prestito. La diminuzione delle richieste si attesta invece intorno al -16% nel caso di cittadini con meno di 24 anni, con una tendenza che si attesta intorno al -24%.
Mutuo per acquistare la prima casa: anticipo e tempistiche
Esistono diverse tipologia di mutuo a seconda di quali sono le finalità dello stesso. Si possono distinguere quindi 6 tipi di mutuo che elenchiamo di seguito brevemente, dopodiché ci focalizzeremo sul mutuo per la prima casa.
- Mutuo prima casa
- Mutuo seconda casa
- Mutuo ristritturazione
- Mutuo liquidità
- Surroga
- Rinegoziazione
Nel caso del mutuo prima casa, dal momento che lo Stato individua nell’acquisto della prima casa un diritto che afferisce tutti i cittadini italiani, in questo specifico ambito si vanno a collocare le varie agevolazioni, nonché le detrazioni fiscali, previste dalla legge.
Ecco che quindi il governo guidato da Mario Draghi si sta adoperando al fine di introdurre ulteriori agevolazioni per rendere possibile in particoalre alle giovani coppie che non possono contrare sugli aiuti delle famiglie, l’acquisto della prima casa.
In questo modo le nuove generazioni dovrebbero avere meno difficoltà a costruirsi una famiglia, e questo dovrebbe in qualche modo incidere positivamente sull’andamento del tasso di natalità.
Tuttavia per quanto riguarda le tempistiche resta tutto da vedere in quanto le priorità dell’esecutivo attualmente sono quelle illustrate dal Pnrr per realizzare le quali sono già necessarie ingenti risorse.
Per quanto riguarda il Fondo Prima Casa, nel 2019 il decreto Crescita del governo Conte stanziò 100 milioni di euro per rendere possibile l’istituzione di una garanzia dello Stato con l’erogazione del 50% del mutuo nel caso di acquisto o di ristrutturazione di un immobile indicato come abitazione principale.
Per fare in modo che i cittadini con meno di 35 anni di età possano accedere al mutuo per l’acquisto della prima cassa senza anticipare i soldi in quanto lo Stato farebbe da garante occorrerebbe infatti un impegno economico non indifferente.
Il governo Draghi avrebbe scelto di rafforzare le politiche a sostegno delle nuove generazioni in quanto proprio queste ultime sono le più danneggiate dalla politica di chiusure e restrizioni adottata in Italia nell’ambito della gestione dell’emergenza Coronavirus.
Le misure messe in campo fino ad oggi necessitano pertanto di essere potenziate in primo luogo estendendo la platea di coloro che potrebbero beneficiare delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa, ed in secondo luogo aumentando l’importo massimo previsto dal finanziamento che attualmente si attesta intorno ai 250 mila euro.
Per quanto riguarda le soglie di età per poter accedere a queste risorse invece non dovrebbero essere introdotte ulteriori modifiche, quindi sarebbe confermata la soglia dei 35 anni.
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