Con il decreto Sostegni del governo Draghi, tra le numerose misure previste a sostegno di lavoratori, imprese e famiglie, troviamo anche la proroga del Reddito di Emergenza che fu introdotto con il primo lockdown dal governo Conte.

La proroga del cosiddetto Rem prevede l’erogazione di ulteriori 3 mensilità e al tempo stesso introduce nuovi requisiti per accedere al sussidio. Le nuove condizioni per richiedere il Reddito di Emergenza sono meno stringenti, ne consegue perciò che il sussidio è esteso ad una platea più ampia con la nuova proroga.

Altre novità per quel che riguarda le misure a sostegno del reddito delle famiglie in difficoltà inserite nel decreto Sostegno interesseranno i nuclei familiari che vivono in affitto, i disoccupati che percepivano la Naspi o la Dis-Coll.

Ministro Orlando: “ci sono nuovi poveri”

Il Reddito di Emergenza fu introdotto come misura temporanea con lo scopo di andare in aiuto di quei cittadini e di quelle famiglie che a causa delle restrizioni imposte dal governo nell’ambito della pandemia si sono ritrovati senza fonti di reddito e al contempo non erano raggiunti dagli altri aiuti previsti dai vari decreti.

In seguito il reddito di emergenza è stato oggetto di diverse proroghe, fino a quella contenuta nel decreto Sostegni del governo Draghi, che prevede altre 3 mensilità di Rem per aiutare le famiglie in difficoltà.

La politica di restrizioni che anche il governo Draghi ha deciso di sposare ha causato e continua a causare un rapido e altrettanto preoccupante aumento della povertà in Italia. Ne ha parlato il ministro del Lavoro Andrea Orlando qualche giorno fa su Rai Radio 1.

“Purtroppo ci sono nuovi poveri” ha confermato il ministro Orlando (Pd) “persone che si sono impoverite in questi mesi, persone che non hanno potuto ricorrere alle fonti di reddito che avevano normalmente prima della pandemia”.

Il ministro ha quindi spiegato in che modo il reddito di emergenza si conferma uno strumento necessario per fornire un minimo supporto economico alle famiglie che si trovano in maggior difficoltà economica, e che si va ad affiancare al Reddito di Cittadinanza.

Per queste due misure a sostegno del reddito il governo Draghi ha deciso di stanziare 1 miliardo di euro di quei 32 miliardi di extra deficit previsti per l’intero pacchetto di provvedimenti che si appresta a mettere in campo con il decreto Sostegni.

Arrivano altre 3 mensilità di Reddito di Emergenza

Non è solo la proroga in sé a fare notizia, ma anche il fatto che con essa arriva anche una ridefinizione dei requisiti da soddisfare per poter aver diritto al Reddito di Emergenza, che permetterà ad un maggior numero di nuclei familiari di accedere a questa misura.

Con la proroga del Reddito di Emergenza contenuta nel decreto Sostegni infatti arriva anche l’estensione della platea dei beneficiari, come lo stesso ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha confermato evidenziando che allo stato attuale quella di estendere il Rem a un maggior numero di famiglie sia un’inevitabile necessità visto l’aumento dei nuovi poveri.

Nel dettaglio la proroga del Reddito di Emergenza prevede l’erogazione di ulteriori tre mensilità già a partire dal mese prossimo, aprile 2021. Mentre per quel che riguarda le novità sul suo funzionamento, il decreto rafforza la misura con l’innalzamento della soglia massima dell’ammontare del beneficio per coloro che vivono in affitto.

Il Reddito di Emergenza prevede un importo mensile che può andare da un minimo di 400 euro fino ad un massimo di 800 euro, somma quest’ultima che può subire un ulteriore incremento in alcuni casi specifici fino a 840 euro. L’importo varia a seconda della composizione del nucleo familiare, e può incidere anche l’eventuale presenza di persone con disabilità gravi che può determinare un ulteriore aumento dell’assegno.

Ma come abbiamo anticipato, una delle novità più importanti riguarda l’estensione della platea dei beneficiari del Reddito di Emergenza. Infatti con il decreto Sostegni la possibilità di accedere al sussidio viene estesa anche ai disoccupati che tra il 1° luglio 2020 ed il 28 febbraio 2021 hanno cessato di ricevere la Naspi o la Dis-Coll e che al momento non ricevono altre forme di sostegno.

Come si richiede il Reddito di Emergenza

Il Reddito di Emergenza è stato prorogato per altre tre mensilità a partire da aprile 2021, ma sono stati anche modificati i requisiti per accedere al sussidio, quindi la platea di beneficiari è andata ad estendersi e mentre per chi ha già ricevuto le precedenti mensilità non sarà necessario presentare domanda, per i nuovi beneficiari le cose stanno diversamente.

Come si fa quindi a richiedere il Reddito di Emergenza? Chi ha già ricevuto l’accredito del Rem in passato riceverà automaticamente le ulteriori 3 mensilità previste dal decreto Sostegni, che verranno erogate dall’Inps senza che sia necessario presentare domanda.

Chi non ha mai ricevuto il Rem dovrà invece presentare regolare domanda seguendo la procedura indicata sul sito dell’Inps nell’apposita sezione. La domanda si può fare direttamente attraverso il sito dell’Istituto previdenziale, effettuando l’accesso alla propria area personale, oppure ci si può recare presso gli uffici del patronato locale o CAF.

Per avere indicazioni più precise in merito alle procedure da seguire per richiedere il Reddito di Emergenza è comunque necessario attendere che il decreto Sostegno venga pubblicato in Gazzetta Ufficiale, e che l’Inps emetta la circolare che renderà operativo il provvedimento fornendo tutte le informazioni necessarie per inoltrare le istanze.

Come viene pagato il Rem e come modificare l’Iban

Una volta che la domanda per il Reddito di Emergenza è stata accolta, il richiedente non dovrà far altro che attendere il pagamento del sussidio attraverso le modalità indicate nella domanda stessa.

Il bonifico viene fatto direttamente dall’Inps che accredita il denaro sul conto corrente del beneficiario, o su libretto postale intestato allo stesso, o ancora attraverso bonifico domiciliato. In questo caso il pagamento avviene a mezzo contanti presso l’ufficio postale che viene indicato nella domanda dal richiedente.

Sia coloro che hanno già percepito il Rem in passato, che chi inoltrerà domanda per ricevere il Rem per la prima volta nelle prossime settimane, potrebbero trovarsi nella condizione di dover modificare l’Iban che hanno indicato per l’accredito delle mensilità.

Ma come si fa a modificare l’IBAN? Può capitare che le coordinate del conto corrente bancario inserite nella domanda siano errate, o che semplicemente si desideri ricevere l’accredito del reddito di emergenza su un altro conto, e in quel caso non resta altro da fare se non modificare le informazioni inserite nella domanda indicando le nuove coordinate.

Per modificare l’IBAN si può andare direttamente sul portale online dell’INPS, dal quale sarà possibile accedere alla propria area personale. In alternativa è possibile rivolgersi ad un intermediario abilitato, quali patronato o Centro di Assistenza Fiscale (CAF), comunicando tramite apposito modulo la variazione dell’IBAN.

Naturalmente la modifica non potrà essere istantanea, ma saranno necessari dei tempi di attesa che possono variare a seconda dei casi. Esiste quindi la possibilità che l’accredito in programma venga effettuato sulla base delle precedenti coordinate bancarie, e che quindi la modifica divenga effettiva solo dall’accredito successivo.

Nel caso in cui si stia provvedendo alla chiusura del vecchio conto corrente bancario quindi, è consigliabile quindi attendere che l’accredito del Rem venga effettivamente completato, prima di procedere.

Come avviene il pagamento del Rem nel caso di bonifico domiciliato

Il bonifico domiciliato è un’opzione per il pagamento del Reddito di Emergenza alla quale l’Inps ricorre ad esempio nel caso in cui alcuni dei dati forniti dal beneficiario del sussidio non risultino corretti o risultino incompleti.

La Circolare dell’INPS n. 69/2020 che disciplina il Reddito di Emergenza spiega infatti che nel caso in cui l’Iban indicato nella domanda non risulti corretto, oppure nel caso in cui il codice fiscale del beneficiario del sussidio non coincida con quello dell’intestatario del conto corrente indicato per l’accredito del Rem, l’Inps effettuerà il pagamento di quanto dovuto tramite bonifico domiciliato presso gli sportelli di Poste Italiane.

Il beneficiario del Rem riceverà a conferma dell’avvenuto pagamento un SMS che sarà seguito da una comunicazione da parte di POSTEL inviata all’indirizzo di residenza o domicilio del beneficiario, il quale non dovrà fare altro che recarsi presso il proprio ufficio postale di riferimento.

Presso l’ufficio di Poste Italiane il beneficiario dovrà esibire un documento di identità valido e un documento attestante il proprio codice fiscale, come ad esempio la tessera sanitaria. Il reddito di emergenza verrà quindi pagato al beneficiario in denaro contante direttamente allo sportello.

Quello di indicare un conto corrente intestato ad un soggetto diverso dal beneficiario del Reddito di Emergenza è un errore che si è rivelato piuttosto comune nel corso dei mesi passati. Dall’INPS viene quindi precisato che il conto corrente per il pagamento del Rem deve essere intestato alla stessa persona che ha diritto al beneficio.

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