In questi giorni iniziano ad essere erogati i bonus spesa che i vari Comuni italiani mettono in campo per sostenere le famiglie maggiormente in difficoltà anche per via della crisi economica dovuta alla gestione dell’emergenza Coronavirus.
Il bonus Spesa è stato introdotto dal governo Conte bis con uno stanziamento iniziale di 500 milioni di euro, ed ora il governo Draghi ha confermato la validità di questa iniziativa del precedente esecutivo.
Il bonus che fu introdotto dal governo guidato da Giuseppe Conte subito dopo il lockdown di marzo 2020 e riproposto con il decreto Ristori Ter viene quindi confermato per l’intera durata del 2021. Non ci sono novità per quel che riguarda le modalità di erogazione del beneficio, che saranno quelle dell’ordinanza n.658 della Protezione civile del 29 marzo 2020.
Sarà quindi ancora una volta il Comune ad erogare il sussidio attraverso dei voucher, o in alternativa l’ente locale potrebbe decidere di consegnare direttamente la spesa a domicilio agli aventi diritti all’agevolazione.
Per quanto riguarda gli importi del bonus Spesa, questi variano non solo a seconda della situazione economica del nucleo familiare che ne beneficia, ma anche in base alle norme stabilite dal Comune di riferimento. Per questo l’importo del bonus Spesa può risultare molto diverso caso per caso, andando da un minimo di 150 euro fino ad un massimo di 700 euro.
Con il bonus Spesa fino a 700 euro per nucleo familiare
Il bonus Spesa è una di quelle misure che sono state pensate per intervenire in modo rapido nelle situazioni di maggiori difficoltà economica derivanti dalla crisi dovuta alla gestione della pandemia da Covid-19.
Con il bonus Spesa vengono messi in campo generalmente fino ai 500 euro per nucleo familiare, a patto che vengano soddisfatti determinati requisiti. Il bonus è infatti destinato alle famiglie maggiormente in difficoltà con Isee basso, ma i requisiti per accedere al beneficio variano da Comune a Comune, motivo per cui per conoscerli nel dettaglio è necessario recarsi presso gli uffici comunali di riferimento.
Il bonus Spesa può essere utilizzato per comperare beni di prima necessità, il che significa che esistono dei vincoli di spesa molto stringenti.
Ma quali possono essere gli importi del bonus Spesa 2021? Come accennato, si arriva anche fino a 700 euro, ma in genere l’importo è ben al di sotto di questa soglia. Dal momento che i criteri per l’assegnazione del bonus e gli importi dello stesso dipendono dalle decisioni delle varie giunte comunali, quelli che riportiamo sono importi indicativi che possono subire delle variazioni a seconda dei casi.
- Bonus spesa da 150 euro per nucleo familiare composto da una sola persona
- Bonus spesa da 250 euro per nucleo familiare composto da due persone
- Bonus spesa da 350 euro per nucleo familiare composto da tre persone
- Bonus spesa da 400 euro per nucleo composto da quattro persone
- Bonus spesa da 500 euro per nucleo composto da cinque persone
- Bonus spesa da 600 euro per nucleo composto da sei o più persone.
In alcuni Comuni, e citiamo l’esempio di Milano, per accedere al bonus spesa è necessario presentare un Isee ordinario o corrente che non superi la soglia dei 20.000 euro. In questo caso possono essere erogati bonus da 300 euro alle famiglie con fino a 3 componenti, e bonus da 700 euro a famiglie con più di tre componenti.
Quali sono i requisiti per accedere al bonus Spesa
Abbiamo spiegato che il bonus Spesa viene gestito dalle amministrazioni comunali, quindi anche le regole alla base dell’erogazione del beneficio possono variare tra un Comune e l’altro. In generale però per determinare se un nucleo familiare può accedere al bonus Spesa l’ente locale terrà in considerazione in le seguenti informazioni:
- Comune nel quale il nucleo familiare risiede, anche se il richiedente risulta domiciliato in un Comune differente
- Composizione del nucleo familiare del richiedente
- Patrimonio immobiliare del richiedente, se la casa è di proprietà o in affitto
- Patrimonio mobiliare del nucleo familiare, disponibilità economiche sul conto corrente
- Situazione lavorativa dei componenti del nucleo familiare
- Dichiarazione Isee
- Altri aiuti eventualmente percepiti dal nucleo familiare.
Per conoscere più nel dettaglio quali sono i requisiti da soddisfare per poter ricevere il bonus Spesa è comunque consigliabile visitare la pagina del Comune di residenza, o contattare gli uffici del Comune chiedendo maggiori informazioni ed eventuale documentazione da presentare per fare domanda.
Come fare per richiedere i bonus spesa
Abbiamo visto quali possono essere gli importi del bonus Spesa, e abbiamo rapidamente menzionato alcuni dei requisiti che vengono presi in considerazione per l’eventuale erogazione del bonus, ma chi ha diritto all’agevolazione cosa deve fare per richiedere il bonus?
Il bonus Spesa, ricordiamo, può essere utilizzato solo per acquistare generi alimentari e altri beni di prima necessità, ed è destinato specificamente alle famiglie con maggiori difficoltà aconomiche.
Questa misura di sostegno economico è regolata da un bando comunale che può presentare variazioni a seconda del Comune, ma generalmente tutti i contribuenti che intendono richiedere il bonus Spesa devono seguire una procedura più o meno simile. Per richidere il bonus infatti è necessario:
- visitare il sito web del proprio Comune di residenza e cercare la pagina dedicata in modo specifico al bonus Spesa, eventualmente digitando ‘bonus Spesa’ nella barra di ricerca del sito (ove presente)
- accertarsi di essere in possesso dei requisiti richiesti per richiedere il bonus Spesa
- inviare la domanda seguendo le indicazioni fornite sul sito web
Come accennato, le modalità per richiedere il bonus possono mostrare delle differenze a seconda di quanto stabilito da ciascuna amministrazione comunale. Alcuni Comuni per esempio non offrono la possibilità di presentare domanda tramite canale telematico, ma si deve necessariamente fare domanda cartacea.
In alcuni Comuni invece è prevista la possibilità di seguire la procedura online, e si pul fare la domanda comodamente da casa compilando il form direttamente dal sito web del Comune.
In altri Comuni ancora i nuclei familiari in difficoltà sono stati già individuati attraverso l’analisi dei parametri fissati dal bando emesso dal Comune stesso.
Ogni nucleo familiare può presentare una sola domanda, e per quel che riguarda il termine ultimo entro cui inviare la documentazione necessaria, ogni Comune ha stabilito le proprie scadenze, il che significa che anche in questo caso è necessario verificare caso per caso.
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