Dovrebbe dare il tanto atteso segnale di discontinuità il nuovo governo guidato dall’ex presidente della Bce, Mario Draghi, ma almeno per il momento al di là del cambio di qualche nome, non si notano grandi differenze rispetto alla linea fatta di restrizioni e bonus del Conte bis.
Quanto ai bonus in particolare, sembra che dovremo dire addio al decreto Ristori e a tutti i suoi successori, che verranno evidentemente sostituiti dal decreto Sostegno, il quale a sua volta verrà probabilmente seguito dai vari bis, ter, quater e così via.
Mario Draghi si è limitato per ora a cambiare qualche nome nella squadra dei ministri, eppure tra i confermati troviamo proprio il ministro della Salute Roberto Speranza, il che impone qualche riflessione circa la reale possibilità che quello attuale sia davvero il “governo dei migliori”. Non fosse altro che per il fatto che l’Italia è il Paese al mondo che ha registrato il più alto numero di decessi Covid per 100 mila abitanti, quella del ministro della Salute sarebbe dovuta essere la prima testa a cadere.
Ma tornando ai bonus, quali saranno confermati e quali invece verranno soppressi? Le risposte le troveremo nel decreto Sostegno cui il governo guidato da Mario Draghi sta attualmente lavorando.
Quali bonus saranno inseriti nel decreto Sostegno del governo Draghi?
Con il decreto Sostegno il governo Draghi dovrebbe teoricamente riuscire a traghettare il Paese fuori da quella crisi economica e sociale senza precedenti nella quale le misure restrittive tuttora imposte invece continuano a spingerlo.
Niente discontinuità infatti per quel che riguarda il modus operandi in base al quale vengono definiti limiti agli spostamenti e divieti alle aperture tra il governo Draghi ed il Conte bis, sicché non resta che cambiare il nome ai decreti coi quali si provvederà a distribuire ai cittadini l’elemosina di cui si dovranno accontentare dal momento che il diritto al lavoro continuerà ad essere loro negato fino a data da destinarsi.
Ma quali sono i bonus previsti dal decreto Sostegno? Vi saranno aiuti economici per le famiglie, per i lavoratori e per le imprese, ma in più occasioni si è parlato del cambio di passo, specie per quanto riguarda le attività, che per ricevere i ‘ristori’ di domani dovranno dimostrare di essere in grado di rialzarsi.
Decreto Sostegno 2021: dalla Cig Covid alla Rottamazione Ter
Meno bonus e più investimenti per la ripartenza del Paese, dovrebbe essere questa la linea del nuovo esecutivo, che stando alle varie dichiarazioni appare pronto a foraggiare il processo di ripresa di tutti i settori produttivi.
Tra i provvedimenti che ci si aspettano troviamo ad esempio la Cig Covid, la cassa integrazione per i lavoratori che si sono trovati senza un impiego per via dello stop al processo di produzione dovuto alle varie chiusure imposte coi Dpcm.
Per intervenire con le varie misure a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese, il governo Draghi potrà anche contare sui 32 miliardi di euro di gettito extra prodotto dallo scostamento di bilancio, ma come verranno usate queste somme?
Per cominciare il Ministero dell’Economia ha posticipato le scadenze delle rate in pagamento della definizione agevolata, ed in questo modo slittano ancora le rate della Rottamazione Ter e del Saldo e stralcio, ma non si sa esattamente fino a quando.
Al tempo stesso però constatiamo per ora l’assenza di provvedimenti volti a bloccare l’invio delle notifiche relative alle nuove cartelle esattoriali e degli atti connessi alla riscossione tra i quali i pignoramenti degli stipendi e delle pensioni.
Possiamo presumere che il fisco provvederà all’introduzione di un nuovo assetto di rateizzazione per diluire in un periodo di due anni il pacchetto di notifiche, ed in tal modo ottenga il risultato di un posticipo dei tempo della prescrizione.
Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali e più specificamente la Cassa integrazione, l’Italia potrà beneficiare del fondo Sure, attraverso il quale si dovrebbe accedere a fondi destinati proprio a questo genere di misure a sostegno dei lavoratori.
Si prevede una proroga per la cassa integrazione di 8 settimane, che diventerebbero poi 26 settimane nel caso della cassa integrazione in deroga. Quanto ai fondi erogati, questi dovranno essere utilizzati entro la data del 31 dicembre 2021.
Nel decreto Sostegno poi dovrebbero essere inseriti anche degli aiuti destinati ai lavoratori autonomi, i quali potrebbero beneficiare di un aiuto sul blocco dei contributi previdenziali. I lavoratori del mondo dello spettacolo potranno invece accedere ad una indennità di 3.000 euro.
Tra gli interventi previsti dal decreto Sostegno vi è anche quello che interesserà il fronte dei trasporti, ma anche in questo caso si parla ancora solo di ipotesi. Si ritiene che il governo Draghi andrà a rafforzare il trasporto pubblico e quello aereo con uno stanziamento complessivo di circa 800 milioni di euro.
Decreto Sostegno 2021: bonus e aiuti in breve
Finita l’epoca dei decreti Ristori si passa ora al decreto Sostegno. Non ci sarà infatti alcun decreto Ristori 5, ed una parte dei bonus e aiuti che avrebbe dovuto introdurre sarà inserita invece nel decreto Sostegno del governo Draghi. Di seguto proviamo a riassumere gli interventi dalle agevolazioni per i lavoratori alle proroghe delle scadenze fiscali.
- Cassa integrazione Covid: per i lavoratori che sono stati lasciati a casa per via del drastico calo della produzione dovuto alle misure restrittive che hanno messo in ginocchio l’economia del Paese è previsto il rafforzamento della cassa integrazione Covid.
All’atto pratico si tratta di un ampliamento della Cig attraverso lo stanziamento di ulteriori risorse, ed a beneficiarne saranno vari settori tra cui anche quelli coinvolti dallo stop alla riapertura degli impianti sciistici, e naturalmente l’intero comparto del turismo e della ristorazione. Si parla di un differimento della Cig Covid di 8 settimane, e di quello della Cig in deroga di 26 settimane.
- Differimento delle scadenze fiscali: le rate della Rottamazione Ter e del Saldo e stralcio la cui scadenza era stata fissata al 1° marzo 2021 sono state differite dal ministero del Tesoro con un comunicato stampa che però non ha fornito dettagli circa la data della nuova scadenza.
Non ci sarà invece nessuna proroga per quanto riguarda l’invio delle notifiche delle nuove cartelle di pagamento. Il processo di notifica degli atti sospesi con il decreto Cura Italia sino alla data del 28 febbraio quindi riprenderà a funzionare regolarmente.
Nell’annuncio del Ministero non viene confermato il posticipo della riscossione. Non vi sarà alcuna proroga per i 50 milioni di atti pronti per la notifica, tra i quali vi sono 34 milioni di cartelle esattoriali e 16 milioni di avvisi di pagamento che erano stati bloccati per via della crisi economica dovuta alle varie restrizioni in chiave anti-covid.
- Rottamazione Quater: il governo Draghi potrebbe mettere sul tavolo anche la Rottamazione Quater, un provvedimento che trova particolarmente favorevole la Lega di Salvini
- Anno bianco fiscale: Il nuovo esecutivo potrebbe avviare l’anno bianco fiscale 2021. Non si tratterà però di una cancellazione totale delle tasse, ma di un intervento sui contributi previdenziali, sia quelli dovuti dalle partite Iva iscritte all’INPS, che i contributi dei lavoratori autonomi iscritti alle casse di previdenza private.
- Potenziamento dei trasporti: Il governo guidato da Mario Draghi dovrebbe anche provvedere al potenziamento dei trasporti, obiettivo per il quale pare verranno stanziati circa 800 milioni di euro di risorse. L’intervento dovrebbe interessare anche il trasporto pubblico locale, e non si esclude lo stanziamento di 100 milioni di euro per Alitalia.
- Altri due mesi di REM: una delle misure contenute nel decreto Sostegno dovrebbe essere la proroga del Reddito di Emergenza (Rem) per ulteriori due mesi, proprio come previsto dal decreto Ristori 5 del governo Conte. La nuova proroga dovrebbe permettere ai cittadini che hanno già beneficiato in precedenza del reddito di emergenza di ottenere anche le mensilità di gennaio e febbraio 2021 in maniera automatica, senza dover presentare quindi alcuna domanda.
- Bonus 1.000 euro per partite Iva: nel decreto Sostegno potrebbe essere inserito anche il bonus da 1.000 euro per lavoratori con partita Iva. Il bonus atteso per queste categorie così pesantemente colpite dalla crisi economica dovuta alle varie chiusure e limitazioni imposte coi Dpcm dovrebbe essere destinato a chi ha un reddito annuo che non superi la soglia dei 50 mila euro.
Uno dei requisiti per accedere a questo bonus è quello di aver la partita Iva aperta da almeno 3 anni, ed è necessario che il richiedente risulti in regola con i versamenti contributivi. Inoltre nel corso del 2020 deve essere stata registrata una riduzione del fatturato almeno del 33% rispetto all’anno precedente.
- Bonus per lavoratori autonomi senza partita Iva: nel decreto Sostegno dovrebbe essere inserito anche un bonus per i lavoratori autonomi che non hanno partita Iva. In questo caso sarebbe un’agevolazione destinata ai lavoratori autonomi occasionali con un minimo versamento contributivo.
È inoltre previsto un piano a sostegno dei lavoratori del mondo dello spettacolo, ma anche dei bonus destinati ai lavoratori stagionali che dovrebbe arrivare fino a 3.000 euro.
- Ristori per le imprese: gli aiuti economici destinati alle imprese non verranno stabiliti in base ai codici Ateco come fatto in precedenza dal governo Conte bis, ma dipenderanno dalle perdite effettive registrate. Tuttavia non sono ancora trapelati ulteriori dettagli.
- Ristori per impianti sciistici: visto che la stagione invernale è stata definitivamente compromessa con il divieto di aprire gli impianti sciistici, il governo Draghi dovrà ora provvedere a stanziare una parte delle risorse disponibili per inserire nel decreto Sostegno delle misure ad hoc per l’intero comparto. Il ministro del Turismo Garavaglia ha predisposto infatti un piano di interventi che prevede di stanziare circa 4 miliardi di euro.
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