L’esecutivo giallo-rosso ha inserito nella nuova manovra economica la proroga della misura sperimentale dell’Ape sociale per un altro anno. La nuova scadenza quindi slitta al 31 dicembre 2021, ed è già possibile presentare le domande, ma a patto di essere in possesso dei requisiti necessari.
Il via libera alla riapertura delle domande per richiedere l’Ape sociale è stato confermato dal messaggio INPS numero 62 dell’8 gennaio 2021, ma chi può beneficiare di questa misura? Per accedere al trattamento è necessario avere almeno 63 anni di età e non essere titolari di pensione diretta né in Italia né all’estero.
Si può ricevere l’indennità solo fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia o della pensione anticipata. Potranno presentare domanda per l’Ape sociale tutti coloro che avranno maturato i requisiti previsti dall’attuale normativa nel corso dell’anno 2021 o negli anni precedenti.
Riaprono le domande per l’Ape sociale 2021
La Legge di Bilancio 2021 ha confermato per tutto il nuovo anno la misura sperimentale dell’Ape sociale, spostando la scadenza al 31 dicembre 2021. Inoltre, come accennato, il messaggio dell’Inps numero 62 dell’8 gennaio 2021 dà il via libera alle domande, proprio come era accaduto l’anno scorso. Di seguito il testo del messaggio dell’Inps:
“Al fine di dare attuazione alle previsioni di cui al citato articolo 1, commi 339 e 340, della Legge di Bilancio 2021, in attesa della pubblicazione della circolare illustrativa delle nuove disposizioni, con il presente messaggio si comunica la riapertura delle domande di riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’Ape sociale”.
Con la nuova manovra economica, il cui testo definitivo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 2020, vengono stanziati nuovi fondi fino al 2026. Abbiamo quindi uno stanziamento di diversi milioni di euro a decrescere per ciascuno dei prossimi sei anni.
- 2021: stanziamento di 411,1 milioni di euro
- 2022: stanziamento di 285,1 milioni di euro
- 2023: stanziamento di 169,3 milioni di euro
- 2024: stanziamento di 119,9 milioni di euro
- 2025: stanziamento di 71,5 milioni di euro
- 2026: stanziamento di 8,9 milioni di euro
Per poter accedere al trattamento previsto dalla misura Ape sociale è necessario che siano rispettati i requisiti previsti dall’articolo 1, dal comma 179 a 186, della legge n. 232/2016, cioè la Legge di Bilancio 2017. I soggetti che maturano i requisiti previsti dalla normativa a partire dal 1° gennaio 2021 possono richiedere l’Ape sociale.
Ape sociale 2021: cosa cambia?
Ricordiamo prima di tutto che l’Ape sociale è una indennità che viene corrisposta solo fino al conseguimento dei requisiti pensionistici per la pensione di vecchiaia o per la pensione anticipata. Possono farne richiesta solo i lavoratori che abbiano compiuto i 63 anni di età ed abbiano almeno 30 anni di contributi, a patto che non risultino titolari di pensione diretta.
Dopo aver presentato domanda all’Inps, se tutti i requisiti risulteranno essere soddisfatti, i beneficiari del trattamento riceveranno un’indennità di accompagnamento alla pensione, che verrà riconosciuta fino al perfezionamento del requisito anagrafico necessario per accedere alla pensione di vecchiaia.
L’Ape sociale è destinata anche ai lavoratori invalidi, ai caregiver ed ai disoccupati, e può essere richiesta anche dai lavoratori gravosi in possesso di almeno 36 anni di contributi.
Per quanto riguarda gli importi dell’Ape sociale, questi seguono le regole ordinarie, e quindi vengono calcolati sulla base della rata mensile della pensione spettante al momento in cui si accede alla prestazione. Nel caso di indennità di importo inferiore a 1.500 euro, l’importo del trattamento sarà pari a 1.500 euro.
L’INPS inoltre, in attesa che venga pubblicata la circolare illustrativa con le nuove disposizioni, precisa che possono presentare domanda per l’Ape sociale tutti quei soggetti che hanno maturato i requisiti negli anni precedenti al 2021, a patto che detti requisiti permangano nell’anno in corso. Questi possono presentare domanda anche se non lo hanno fatto precedentemente.
Infine nel messaggio dell’Inps viene specificato che “per non perdere ratei di trattamento, i soggetti che al momento della domanda di verifica delle condizioni di accesso al beneficio in argomento siano già in possesso di tutti i requisiti e le condizioni previste, devono presentare contestualmente anche la domanda di Ape sociale”.
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