Ora che la Legge di Bilancio 2021 ha ricevuto l’approvazione di entrambe le Camere, quella della Camera dei Deputati il 29 dicembre e quella del Senato il 30 dicembre, abbiamo la possibilità di consultare il testo definitivo e di scoprire tra le altre misure in esso contenute, i vari bonus previsti per il nuovo anno.
Legge di Bilancio 2021: bonus per acquisto auto a basse emissioni inquinanti
Abbiamo già visto quai sono le misure contenute nella Legge di Bilancio 2021, ma in questo articolo ci concentreremo in particolare sui bonus introdotti, a cominciare proprio dal bonus destinato a chi acquista una nuova auto a patto che sia a basse emissioni inquinanti.
Parliamo in questo caso del bonus per il quale l’esecutivo ha stanziato qualcosa come 420 milioni di euro, interamente destinati al comparto auto ma rigorosamente in ottica green. Infatti con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2021 e la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale viene introdotto un nuovo bonus valido sin dall’inizio del nuovo anno, e già disponibile dal 2 gennaio con la riapertura dei concessionari.
Nella nuova manovra economica troviamo quindi incentivi per l’acquisto di nuovi autoveicoli, che siano autovetture ad uso privato o veicoli commerciali, con alimentazione “convenzionale” vale a dire benzina o diesel, a patto che siano in classe emissioni Euro 6.
Un altro incentivo invece riguarda in modo specifico le auto elettriche, del quale si può beneficiare anche in base all’Isee del nucleo familiare.
Dei 420 milioni di euro stanziati a sostegno del settore dell’automobile, 120 milioni sono destinati al mercato di autovetture con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 60 g/km. Una somma che si va ad aggiungere al precedente stanziamento di 200 milioni di euro del 2020.
Altri 250 milioni di euro invece vengono destinati al mercato delle auto con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 g/km, ed altri 50 milioni per autoveicoli commerciali leggeri.
Qual è l’importo dei bonus per il settore dell’auto?
Per quanto riguarda l’importo dei bonus previsti dalla nuova Legge di Bilancio troviamo ogni specifica nel testo approvato dal Parlamento. Sappiamo infatti che i fondi stanziati saranno divisi in tre fasce in base al livello delle emissioni inquinanti.
Chi intende acquistare un’auto con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 20 g/km, il che significa che stiamo parlando di auto elettriche o ibride, potrà ottenere un ecobonus statale fino a 8.000 euro, più 2.000 euro di sconto concessionaria con rottamazione. In alternativa può ricevere un ecobonus statale da 5.000 euro più 1.000 euro di sconto concessionaria senza rottamazione.
Nel testo della legge troviamo poi le specifiche relative all’importo del bonus per auto con emissioni tra 21 e 60 g/km, quindi destinato a chi acquista auto prevalentemente con motore ibrido ricaricabile. In questo caso è previsto un ecobonus statale di 4.500 euro, più 2.000 euro come sconto concessionaria con rottamazione. In alternativa un ecobonus statale da 2.500 euro più 1.000 euro di sconto concessionaria senza rottamazione.
Per quanto riguarda le auto con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km è previsto invece un Ecobonus statale da 1.500 euro più 2.000 euro come sconto concessionaria, ma solo con rottamazione, mentre non è previsto alcun bonus senza rottamazione.
Quanto alla scadenza entro la quale sarà possibile approfittare di questi bonus auto, bisogna prima di tutto fare attenzione al fatto che si tratta di misure che resteranno in vigore solo fino ad esaurimento fondi. Per l’acquisto di auto con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 g/km il limite è stato in ogni caso fissato al 30 giugno 2021, mentre si arriva al 31 dicembre 2021 per le autovetture con emissioni inquinanti comprese tra 0 e 60 g/km.
Legge di Bilancio 2021: bonus auto elettriche
La Legge di Bilancio 2021 prevede poi un ulteriore incentivo sempre per il settore auto, che costituisce di uno sconto del 40% sul prezzo di listino da applicare nel caso di acquisto di nuove auto elettriche il cui prezzo non superi i 30.000 euro, a condizione che l’Isee (Indicatore Situazione Economica Equivalente) del nucleo familiare non superi i 30.000 euro.
Per questo bonus per l’acquisto di auto elettriche sono stati stanziati 20 milioni di euro. La misura però non entrerà in vigore da subito, bisognerà invece attendere un apposito decreto che verrà emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico insieme al Ministero di Economia e Finanza, previsto entro il 31 gennaio 2021.
Legge di Bilancio 2021: rincaro revisioni e bonus Veicoli Sicuri
Pur restando ancora sul tema automobile, usciamo un attimo dal discorso bonus in Legge di Bilancio 2021 per aprire una parentesi su una misura che sancisce l’aumento del costo della revisione, per poi tornando sul topic con il bonus Veicoli Sicuri.
La nuova manovra economica infatti stabilisce che il costo delle revisioni periodiche aumenterà di 9,95 euro, arrivando a costare 54,50 euro nel caso di quelle che vengono effettuate presso le sedi provinciali del Dipartimento dei Trasporti Terrestri (ex Motorizzazione Civile), mentre per quelle che vengono effettuate presso uno dei circa 5 mila Centri Revisioni dislocati su tutto il territorio nazionale il costo sale a 76,83 euro.
Ma come dicevamo, se nell’ambito delle revisioni periodiche avremo un aumento del costo di quasi 10 euro, al contempo assistiamo all’introduzione di un altro incentivo, il cosiddetto “Bonus Veicoli Sicuri” che prevede l’esenzione dall’aumento per la prima revisione che venga effettuata entro tre anni.
Il bonus in questione però è di fatto un mancato aumento del costo della revisione, e soprattutto è estremamente circoscritto anche nel tempo. In pratica il bonus Veicoli Sicuri permette di non applicare alcun aumento del prezzo della revisione, ma solo per un collaudo e solo per un veicolo, e come accennato solo a patto che la revisione venga effettuata entro tre anni.
Le nuove tariffe comunque entreranno in vigore solo dopo il decreto ad hoc del Ministero di Infrastrutture e Trasporti, che dovrà essere emanato entro 30 giorni dalla pubblicazione della nuova Legge di Bilancio in Gazzetta Ufficiale, quindi entro il 31 gennaio prossimo venturo.
Legge di Bilancio 2021: proroga Superbonus 110%
La nuova manovra economica introduce delle modifiche che riguardano il Superbonus 110%. Di fatto si dà il via libera alla proroga del superbonus per tutto il 2022 con una estensione di oltre sei mesi più sei, fino alla fine dell’anno in corso per permettere di ultimare i lavori di ristrutturazione.
Infatti, se entro il giugno 2022 è stato portato a termine almeno il 60% dell’intervento complessivo, la detrazione al 110% potrà essere estesa anche alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2022.
Il Superbonus 110% è destinato alle spese che vengono sostenute per lavori di riqualificazione energetica e antisismica degli edifici. Si tratta di un’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio che porta al 110% l’aliquota di detrazione delle spese, limitatamente a quelle sostenute dal 1° luglio al 31 dicembre 2021, con l’estensione dei termini cui accennavamo prima.
Il bonus può essere usato per specifici interventi in ambito di efficientamento energetico, in ambito antisismico, di installazione di impianti fotovoltaici o di infrastrutture per ricaricare veicoli elettrici.
Vediamo poi che il Superbonus spetta anche per interventi di isolamento termico sugli involucri, per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni, per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti.
Per tutti questi casi viene riconosciuta una detrazione del 110% da ripartire tra chi ne ha diritto in 5 quote annuali di pari importo entro i limiti di capienza dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi.
Invece della fruizione diretta della detrazione si può anche optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto in fattura fatto dai fornitori di beni o servizi, o per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante.
Legge di Bilancio 2021: il bonus Ristrutturazioni
Insieme al Superbonus 110%, tra i bonus in ambito edilizio introdotti o confermati con la nuova manovra economica, troviamo anche il bonus Ristrutturazioni, che permette di ottenere una detrazione del 50% per le spese sostenute per la ristrutturazione edilizia di immobili o delle parti comuni degli edifici.
Possono accedere al bonus coloro che affrontano spese relative ad interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento dei condomini e interventi di manutenzione straordinaria anche su singole unità immobiliari.
Con la Legge di Bilancio 2021 si definiscono i termini della proroga del bonus Ristrutturazioni, che potrà essere usato fino al 31 dicembre 2021. Grazie a questo bonus possono essere portate in detrazione fiscale le spese sostenute entro il limite di 96 mila euro.
Tra le spese che possono essere portate in detrazione nell’ambito del bonus Ristrutturazione troviamo quelle relative ad interventi legati al restauro e risanamento dell’immobile, interventi di ripristino dopo aventi calamitosi, interventi di realizzazione di autorimesse e posti auto, lavori che consentono di eliminare barriere architettoniche, interventi per installare grate, cancelli, porte blindate, casseforti e interventi in ottica di risparmio energetico.
Legge di Bilancio 2021: bonus Mobili
Per quel che riguarda la casa la finanziaria 2021 introduce il bonus Mobili che potrà essere utilizzato per comperare sia mobili che grandi elettrodomestici a patto che siano di classe energetica elevata e finalizzati all’arredo dell’immobile. Il bonus per questa tipologia di acquisti passa per il 2021 da 10.000 euro fino a 16.000 euro come importo massimo di spesa detraibile.
Il bonus Mobili era già stato introdotto per il 2020 e viene confermato quindi anche per il 2021 con la nuova manovra economica, ma con una modifica importante. Troviamo un innalzamento del tetto di spesa che passa come accennato dai 10 mila euro ai 16 mila, ma come funziona esattamente? Si può ottenere una detrazione fiscale del 50% fino al suddetto tetto di spesa per le spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.
Più nel dettaglio diciamo che il bonus Mobili può essere usato per comperare mobili ed elettrodomestici che abbiano una classificazione energetica A+, o classe A ma solo se si tratta di forni. E non è tutto, perché a garantire l’accesso al beneficio non basta la natura dell’acquisto fatto, ma si deve anche considerare in quale immobile andrà ad essere collocato l’articolo acquistato, che deve essere un immobile soggetto ad intervento di ristrutturazione.
Comprendiamo dunque che il bonus Mobili è strettamente collegato alla ristrutturazione di un immobile, e può essere richiesto limitatamente a questo contesto. È necessario quindi tener conto della data di inizio dei lavori di ristrutturazione, che deve risultare precedente a quella dell’acquisto di mobili o elettrodomestici per i quali si intende usare il bonus.
Si può usare il bonus Mobili anche se gli articoli acquistati con il bonus andranno ad arredare un ambiente diverso da quello strettamente interessato dall’intervento di restauro, a patto che si tratti comunque dello stesso immobile.
Ad esempio, se l’immobile interessato dai lavori di ristrutturazione è un condominio, e l’intervento interessa in particolare parti condominiali, ognuno dei condomini ha diritto alla propria quota di detrazione prevista dal bonus Mobili per l’acquisto di beni acquistati per queste parti. Il bonus può essere ottenuto indicando nella dichiarazione dei redditi le spese che sono state sostenute.
Vediamo quindi quali sono i mobili e gli elettrodomestici per i quali si può usare il bonus Mobili. Gli articoli acquistati con questo bonus devono essere mobili ritenuti necessari per il completamento dell’arredo dell’immobile, ad esempio elementi della cucina, letti, materassi, divani. Oppure per quel che riguarda gli elettrodomestici, si può usare il bonus per comperare forni, frigoriferi, lavastoviglie o stufe elettriche. I pagamenti per l’acquisto degli articoli sui quali verrà applicato il bonus Mobili devono essere stati effettuati con bonifico bancario, carta di credito o carta di debito.
Se si vuole usare il bonus Mobili l’acquisto non deve essere stato effettuato pagando con denaro contante, e non si può nemmeno effettuare il pagamento con assegno. Serve infatti la ricevuta del bonifico bancario, oppure la ricevuta della transazione nel caso di pagamento con carta di credito, o ancora la documentazione dell’addebito sul proprio conto corrente nonché le fatture di acquisto dei beni che contengono le specifiche dettagliate dei beni acquistati.
Legge di Bilancio 2021: Ecobonus rinnovato
Con la nuova manovra economica è stato anche rinnovato l’Ecobonus, un’agevolazione risercata a chi sostiene spese per interventi di riqualificazione energetica degli edifici, attraverso una detrazione con aliquota variabile tra il 50% ed il 75%.
L’Ecobonus permette di ottenere una detrazione dall’Irpef o dall’Ires ed è concessa nel momento in cui vengono svolti inverventi che aumentano la classe energetica di un edificio già esistente. In generale le detrazioni previste dall’Ecobonus sono destinate a chi effettua interventi che riducono il fabbisogno energetico per gli impianti di riscaldamento, per il miglioramento termico dell’edificio intervenendo su coibentazioni, pavimenti, finestre, ma anche attraverso l’installazione di pannelli solari, o con la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale.
Si può usufruire dell’Ecobonus anche nel caso di acquisto e messa in posa di opere di schermature solari, nonché per l’acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.
Leggiamo che si può accedere alla detrazione prevista dall’Ecobonus per “l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda o climatizzazione delle unità abitative, l’acquisto e la posa in opera di micro-congelatori in sostituzione di impianti esistenti; l’acquisto di generatori di aria calda a condensazione; la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con apparecchi ibridi costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione”.
Legge di Bilancio 2021: bonus facciate
Con la nuova manovra economica si introducono poi dei bonus che riguardano il settore dell’edilizia. Nello specifico nel testo definitivo troviamo il rinnovo del bonus Facciate al 90% destinato a sostenere le spese per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti. Troviamo poi anche la detrazione Irpef per gli interventi di ristrutturazione edilizia, nonché l’Ecobonus per interventi di riqualificazione energetica delle singole unità immobiliari.
Possono accedere al bonus Facciate coloro che sostengono spese legate ad “interventi su strutture opache della facciata, su balcoli o su ornamenti e fregi, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna. Il bonus non spetta, invece, per gli interventi effettuati sulle facciate interne dell’edificio, se non visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico”.
Hanno diritto al bonus Facciate tutti i contribuenti che risultano residenti o non residenti nel territorio dello Stato italiano a patto che siano soggetti ad Irpef o soggetti passivi Ires, che risultano in possesso a qualsiasi titolo dell’immobile interessato dagli interventi sopra elencati.
Non possono beneficiare del bonus Facciate invece quei soggetti che possiedono esclusivamente redditi assoggettati a tassazione separata o a imposta sostitutiva. Si riconosce in ogni caso una detrazione nella misura del 90% delle spese complessivamente sostenute e documentate, sia nel 2020 che nel 2021, a patto che i pagamenti siano stati effettuati tramite bonifico bancario o postale.
La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali costanti e di pari importo. Per questo bonus non sono previsti tetti massimi di spesa, e non vi è un limite massimo di detrazione.
Legge di Bilancio 2021: il bonus Verde
Un altro bonus che la Legge di Bilancio 2021 ha prorogato per quest’anno è il bonus Verde, che consiste di una detrazione Irpef del 36% sulle spese che vengono affrontate dal contribuente nell’ambito di interventi di vario tipo ma comunque relativi alle aree verdi.
Si può usare il bonus Verde per quegli interventi che riguardano la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi, la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Sono incluse nel bonus Verde anche quelle spese relative alla progettazione nonché alla manutenzione riguardanti l’esecuzione degli interventi fin qui elencati.
Legge di Bilancio 2021: bonus mobilità e bonus Idrico
La Legge di Bilancio 2021 ha di fatto incrementato le risorse da destinare alla mobilità sostenibile, stanziando per il “programma sperimentale buono mobilità” 100 milioni di euro per il 2021. In questo modo si andranno ad introdurre incentivi per l’acquisto di biciclette e altri mezzi di mobilità personale se questo è stato effettuato nel periodo compreso tra il 4 maggio 2020 ed il 2 novembre 2020.
Abbiamo già parlato del bonus idrico introdotto con la Legge di Bilancio 2021. Viene anche chiamato bonus Acqua, e prevede un incentivo da utilizzare entro il 31 dicembre 2021 per sostenere spese relative a interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica, con nuovi apparecchi a scarico ridotto o apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, sia su edifici esistenti che su parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari.
Legge di Bilancio 2021: super bonus per depuratori acqua
Oltre al bonus idrico, restando in tema acqua troviamo nel testo definitivo della manovra economica anche il bonus per depuratori, che di fatto è un credito d’imposta per l’acquisto di sistemi di filtraggio, mineralizzazione e miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.
A beneficiare del bonus per depuratori potranno essere tutte le persone fisiche, i soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni, e gli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.
Al beneficiario spetta un bonus pari al 50% della spesa sostenuta nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 ed il 31 dicembre 2022, per un importo massimo che varia in base ad alcuni requisiti del richiedente.
Se il richiedente è una persona fisica non esercente attività economica, l’importo del bonus sarà di 1.000 euro per ciascuna unità immobiliare in cui verrà installato il suddetto sistema di filtraggio delle acque nel periodo stabilito. Per gli altri soggetti invece l’importo del bonus sarà di fino a 5.000 euro per ciascun immobile adibito ad attività commerciale o istituzionale.
I criteri e le modalità di applicazione e di fruizione del credito d’imposta previsto nell’ambito del bonus per depuratori d’acqua saranno stabiliti con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate. Per questo bonus l’esecutivo ha previsto uno stanziamento di 5 milioni di euro per il 2021 ed altrettanti per il 2022.
Legge di Bilancio 2021: il bonus occhiali
Con la Legge di Bilancio 2021 viene introdotto anche il bonus Occhiali, che permette di ottenere delle agevolazioni per l’acquisto di occhiali da vista o lenti a contatto, ma è destinato solo alle fasce di reddito più basse.
Il bonus Occhiali nasce da un emendamento alla Legge di Bilancio, e prevede uno stanziamento di 5 milioni di euro l’anno per ciascuno degli anni dal 2021 al 2023. Il bonus viene erogato sotto forma di voucher da 50 euro che può essere usato per comprare occhiali da vista o lenti a contatto, ma che può essere richiesto solo da quei nuclei familiari con un reddito ISEE che non superi i 10 mila euro.
Legge di Bilancio 2021: bonus Smarthone e bonus Televisione
Il cosiddetto bonus Smartphone fa parte del kit di digitalizzazione che dovrebbe contribuire a ridurre il digital divide ed è indirizzato in particolare alle famiglie con un reddito basso. Saranno infatti i nuclei familiari con Isee al di sotto dei 20 mila euro a poter beneficiare del bonus smartphone, che consiste in un cellulare in comodato d’uso con connessione internet per un anno.
Nel testo della Legge di Bilancio 2021 leggiamo a proposito del bonus Smartphone che nel cosiddetto Kit di digitalizzazione è compreso anche un abbonamento a due organi di stampa e l’appIO che serve per effettuare pagamenti digitali verso la Pubblica Amministrazione e per partecipare al Cashback di Stato.
Per questo bonus è previsto uno stanziamento complessivo di 20 milioni di euro. Ricordiamo inoltre che il beneficio è riservato ad un solo soggetto per nucleo familiare e che per ottenere il kit è necessario essere in possesso dello Spid.
Quanto al bonus Tv, nella manovra economica è stata approvata l’estensione al 2021 con un finanziamento per quest’anno di 100 milioni di euro in più rispetto al 2021. Il bonus televisione prevede uno sconto di 50 euro per l’acquisto di un nuovo televisore in vista della necessità di sostituire i vecchi apparecchi con le nuove tecnologie di trasmissione in digitale terrestre DVBT2.
Legge di Bilancio 2021: bonus mamme single e figli disabili
Nella nuova manovra economica è stata inserita una serie di misure indirizzate ai disabili, e tra queste troviamo un bonus per mamme single con figli portatori di disabilità gravi. Alle madri disoccupate o monoreddito che hanno figli a carico con disabilità riconosciuta non inferiore al 60% viene destinato un bonus da 500 euro al mese. Per divenire effettiva però questa misura attende che vengano emanati i decreti specifici attuativi.
Sempre a sostegno delle famiglie la Legge di Bilancio istituisce inoltre il Fondo per il finanziamento dell’accoglienza di genitori detenuti che hanno bambini in case famiglia o in case alloggio per l’accoglienza di nuclei mamma-bambino.
Legge di Bilancio 2021: bonus per abbattimento barriere architettoniche
La nuova manovra economica approvata dall’esecutivo giallo-rosso conferma anche per il 2021 la detrazione al 110% per il Superbonus destinato agli interventi di efficientamento energetico ed in chiave antisismica che vengono effettuati sugli edifici, e questo stesso bonus può essere utilizzato ora anche per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Il Superbonus 110% può essere infatti destinato anche a quegli interventi che mirano ad eliminare le barriere architettoniche, anche nei casi in cui vengono effettuati in favore di persone di età superiore ai 65 anni.
In questo caso il bonus può essere utilizzato per adattamenti relativi ad ascensori e montacarichi, oppure per la realizzazione di strumenti tecnologici con la funzione di favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione di persone portatrici di gravi disabilità.
Legge di Bilancio 2021: incentivi per favorire la sosta riservata a disabili
Con la nuova legge di bilancio si interviene ancora nell’ambito delle agevolazioni riservate alle persone affette da disabilità, con l’istituzione di un apposito fondo con una dotazione di 3 milioni di euro per l’anno 2021, più ulteriori 6 milioni di euro per il 2022 attraverso il quale verranno erogati dei contributi in favore dei Comuni i quali investiranno le somme per favorire lo sviluppo delle aree di sosta per disabili.
I Comuni infatti potranno attingere a detti fondi per emettere apposita ordinanza da adottare entro il 30 giugno 2021, con la quale si istituiscono spazi riservati destinati alla sosta gratuita dei veicoli adibiti al servizio di persone con limitata o impedita capacità motoria, i quali dovranno essere muniti di regolare contrassegno speciale, e delle donne in stato di gravidanza.
Altri 70 milioni di euro vengono poi previsti dalla nuova manovra economica per interventi nel settore Scuola e Istruzione, nello specifico per le scuole paritarie che accolgono alunni affetti da disabilità.
Legge di Bilancio 2021: tutele per i lavoratori “fragili”
Tra le altre agevolazioni e bonus destinate specificamente ai disabili in maniera più o meno diretta, troviamo nella nuova Legge di Bilancio anche la proroga delle tutele per i cosiddetti lavoratori “fragili” tra i quali figurano gli immunodepressi, i malati oncologici e i portatori di disabilità.
In questo ambito la manovra economica stabilisce che a partire dal 1° gennaio e fino al 28 febbraio, l’assenza dal posto di lavoro sarà equiparata al ricovero ospedaliero. Inoltre viene estesa fino alla fine di febbraio la possibilità per i lavoratori “fragili” di svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile di default, anche attraverso il ricollocamento su diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento.
Posso fruire di queste agevolazioni i lavoratori dipendenti pubblici e privati con certificazione di una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita.
Contestualmente la Legge di Bilancio istituisce inoltre un Fondo per il sostegno della parità salariale di genere stanziando 2 milioni di euro annui a partire dal 2022. Questo fondo mira a finanziare interventi volti a sostenere e riconoscere il valore sociale ed economico della parità salariale di genere.
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