Il lancio dell’App Io della Pubblica Amministrazione è avvenuto ufficialmente il 18 aprile 2020, e da allora il suo utilizzo si è ampiamente diffuso, seppur con tanti dubbi ed incertezze sul suo utilizzo da parte di una tuttora ampia fascia della popolazione.

Come funziona la App IO e quali sono i servizi che offre? Diciamo anzitutto che la app è stata progettata per raggruppare tutti i servizi della Pubblica Amministrazione e renderli facilmente accessibili a tutti i cittadini, e quale modo migliore se non portandoli direttamente sui loro smartphone ed iphone?

Con la App IO adesso è già possibile eseguire una serie di operazioni grazie ad un collegamento diretto tra l’utente e la Pubblica Amministrazione. Si possono pagare le quote di iscrizione all’asilo nido, il bollo dell’auto, e si possono ricevere delle comode notifiche quando alcuni documenti come ad esempio la carta d’identità stanno per scadere.

Grazie alla App IO il cittadino può anche chiedere alcuni dei bonus messi a disposizione dal governo, come il bonus Vacanze per fare un esempio, che può essere richiesto fino al 31 dicembre 2020 ed utilizzato entro il 30 giugno 2021 dopo la recente proroga contenuta nella Legge di Bilancio.

Ed è sempre attraverso la App IO che gli aventi diritto potranno richiedere il bonus Bancomat, che si colloca all’interno del piano Italia Cashless su cui l’esecutivo a trazione giallo-rossa sta puntando molto per contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale.

Con la App Io si tenta di raggiungere un obiettivo che può sicuramente essere definito ambizioso, visto che l’idea è quella di promuovere una nuova generazione di Servizi Pubblici molto più accessibili ai cittadini.

Come funziona la App IO e a che cosa serve

Prima di approfondire il funzionamento della App IO, quindi prima di vedere in che modo si usa per sfruttare le sue varie funzioni, a cominciare da quella per la richiesta dei bonus, cerchiamo di capire a cosa serve esattamente.

La App IO ha sostanzialmente una duplice funzione, perché anzitutto è un promemoria di scadenze per il contribuente, che attraverso la app può gestire gli avvisi, adempiendo ai pagamenti come quello del bollo auto, eventuali multe, tasse e imposte, come la Tari ad esempio, tutto usando il servizio PagoPA della Pubblica Amministrazione.

Le notifiche che arrivano con la App IO non sono solo quelle relative ai pagamenti in scadenza, ma possono arrivare ad esempio le allerte della Protezione Civile.

Una app che funge quindi da contatto costante con le Istituzioni, ma che al tempo funziona come archivio di dati personali, quelli anagrafici ad esempio, o quelli catastali. La app è al contempo un canale di comunicazione con gli enti pubblici quindi, che tramite essa possono confermare appuntamenti, permettere di effettuare iscrizioni di vario tipo ai servizi pubblici come asili nido o centri estivi, e persino avvertire l’utente in caso di passaggio in una Zona a Traffico Limitato (ZTL).

L’esecutivo sta investendo molto anche proprio sotto l’aspetto delle risorse, nel processo di digitalizzazione, che dovrebbe permettere tra le altre cose la semplificazione delle procedure. La App IO è stata lanciata il 18 aprile proprio in questa prospettiva, ma la partenza è un po’ a rilento.

Infatti non è sufficiente che la App IO sia attiva e funzionante, perché il numero dei servizi cui l’utente può accedere tramite essa dipende in parte anche dalle amministrazioni locali che devono “salire a bordo”.

Come scaricare la App IO in breve

Vediamo rapidamente come si scarica e come si effettua l’accesso al proprio profilo con la App IO. Si può scaricare la app sia per Android accedendo al Playstore che con iOS nel caso di dispositivi Apple. Trovare la app è facile, basta digitare “IO” oppure “App IO” o ancora “App IO servizi pubblici” nella barra di ricerca degli store.

Il download avviene come sempre in pochi secondi, dopodiché è necessario procedere con la registrazione del proprio account usando l’identità Spid oppure servendosi della Carta d’Identità Elettronica. Dopo aver completato la procedura per la prima registrazione, l’accesso alla App IO sarà immediato attraverso lo sblocco biometrico, cioè con l’utilizzo dell’impronta digitale o con il riconoscimento del volto.

Per effettuare l’accesso dalla App IO usando la Carta d’Identità Elettronica per i dispositivi iOS si dovrà però attendere il 1° luglio 2021.

Vediamo ora quali sono le operazioni che si possono eseguire dopo aver aperto la app, che ci permette di accedere a:

  • Messaggi: ricevuti, in scadenza, archiviati, che riceviamo dalle PA e dalla stessa App IO
  • Pagamenti: la possibilità quindi di effettuare pagamenti verso la PA, compresi avvisi cartacei che possono essere pagati attraverso la scansione del QR-Code
  • Elenco Servizi: tutti i servizi della PA a disposizione dell’utente che possono essere filtrati per area geografica d’interesse selezionando la propria località

La App Io supera gli 8 milioni di download

Il numero dei servizi disponibili attraverso la App IO è in costante aumento, quindi la lista di quelli cui l’utente può accedere è in costante aggiornamento e può essere verificata di volta in volta proprio attraverso la app stessa.

Abbiamo visto che la App IO è stata lanciata il 18 aprile 2020, e che da allora è in costante evoluzione e perfezionamento, con un continuo incremento dei servizi disponibili.

Anche il numero degli utenti che l’hanno scaricata cresce costantemente, ed al 10 dicembre 2020 risultano essere stati eseguiti circa 8,5 milioni di download. Si registra una crescita di quasi un milione di download tra il 7 e l’8 dicembre, così pure tra il 9 e il 10.

Nell’intero mese di novembre invece il numero totale dei download era stato di solo 4,2 milioni di persone. Come mai dunque questo improvviso incremento degli utenti che scaricano la App IO? Il merito è del bonus cashback, vale a dire quell’iniziativa attraverso la quale i consumatori possono ricevere indietro una percentuale delle spese effettuate per beni e servizi di vario tipo.

Il rimborso è previsto solo per pagamenti elettronici effettuati in negozi fisici (niente cashback per acquisti fatti su internet) e la App IO è lo strumento principale per accedere a questo bonus. A luglio invece a portare il primo milione di download fu principalmente il bonus Vacanze, anch’esso richiedibile attraverso la app ancora fino al 31 dicembre 2020.

Come scaricare la App IO: download per Google Android e iOS

La App IO dei servizi pubblici è il risultato del progetto coordinato dal Team Digitale, e rappresenta un importante passo avanti sulla strada della digitalizzazione che il governo Conte bis ha deciso di imboccare.

Attraverso la App IO i cittadini italiani dovranno essere in grado di ricevere tutte le comunicazioni da parte della Pubblica Amministrazione, potranno ricevere gli aggiornamenti via mail dentro la app, oppure grazie alle notifiche push tel telefonino. Tutti gli utenti potranno facilmente restare aggiornati sulle scadenze, aggiungere promemoria direttamente al calendario personale, completare operazioni di pagamento di tasse, imposte e persino sanzioni.

Ma come si fa per scaricare la App IO? Il download della app varia ben poco tra un dispositivo Android ed uno con sistema operativo iOS. Se hai uno smartphone, per scaricare la app andrai nel Playstore di Google, mentre se hai un iPhone andrai nello store di Apple.

In entrambi i casi per trovare la app da scaricare il modo migliore è quello di digitare nel motore di ricerca dello store “App IO servizi pubblici”, mentre se scriviamo solo “app IO” o peggio ancora solo “io” visualizzeremo troppi risultati nella ricerca e rischiamo di perdere molto tempo. Meglio scrivere per esteso quello che cerchiamo.

Vediamo ora quali sono gli step da seguire una volta trovata la app ed avviato il download.

  1. Al termine del download la app ci chiede di effettuare la registrazione dell’account, cosa che possiamo fare in diversi modi. Possiamo registrarci con lo Spid oppure utilizzando la Carta d’Identità Elettronica (con Pin, PUK e nel caso di pc o smartphone l’app Cield).
  2. Si prosegue indicando un codice PIN ed eventualmente registrare l’impronta digitale per il riconoscimento biometrico.
  3. Una volta completata la prima registrazione, per effettuare l’accesso tutte le volte si dovrà solo inserire il PIN, il che significa che non ci troveremo a dover usare di nuovo Spid o Cie, ed usare l’impronta digitale per soddisfare il sistema di autenticazione strong.

Quali servizi sono disponibili attraverso la App IO?

Sulla App IO sono accessibili molti servizi pubblici, tuttavia ancora non sono tutti il che significa che la lista dei servizi disponibili continua tuttora a crescere.

Per accedere ai servizi è necessario prima effettuare il login al proprio account, dopodiché la app mostra all’utente loggato tre menu principali, oltre a quello relativo al profilo, e sono: messaggi ricevuti dalla PA e dalla stessa App IO, pagamenti, sezione dalla quale è possibile pagare anche avvisi cartacei facendo la scansione del QR Code ad essi relativo, e infine l’elenco dei servizi che può essere filstrato in base all’area geografica d’interesse.

Di seguito riportiamo la lista aggiornata al mese di novembre 2020:

  • ACI: bollo auto, certificati di proprietà
  • ASL Bt: prestazione sanitaria
  • Città di Torino: affitto, locazione, scadenza Imu e Tasi, Tari, iscrizione nidi d’infanzia, sportello facile
  • Città di Venezia: Iris, Scadenza carta d’Identità
  • Comune di Agrata Brianza: aggiornamento stato procedimento, atti amministrativi, pratiche anagrafiche, servizi ai dipendenti
  • Comune di Bagnacavallo: anagrafe
  • Campello sul Clitunno: refezione scolastica, tributi
  • Cambi Bisenzio: Fido
  • Comune di Cancello ad Arnone: anagrafe, cimiteri, refezione scolastica, sportello facile, tributi
  • Carinaro: Tari
  • Collecchio: pagamento servizi scolastici
  • Cornuda: pagamento servizi al cittadino, servizi cimiteriali
  • Cremona: Tari
  • Felino: pagamento servizi scolastici
  • Fiorano Modenese: servizio istruzione
  • Formigone: servizio istruzione
  • Frassinoro: servizio storia e cultura
  • Comune di Gallese: atti amministrativi, avanzamento procedimenti, edilizia, mandati di pagamento, pratiche anagrafiche, servizi ai dispendenti, servizi scolastici e cimiteriali, tributi
  • Garbagnate Milanese: iscrizione pre e post scuola, iscrizione trasporto scolastico
  • Gattinara: avvisi per servizi demografici
  • Grottaglie: servizi cimiteriali, demografici, scolastici, tributi minori
  • Lecco: Tari
  • Maranello: servizio istruzione
  • Massafra: scadenza Imu e Tasi, prenotazione appuntamenti, Icp e Toap, Tari
  • Milano: area b, scadenza carta d’Identità, servizi al cittadino, tributi locali
  • Montechiarugolo: pagamento servizi scolastici
  • Montefiorino: servizio turismo sport associazionismo cultura scuola
  • Novellara: servizi demografici
  • Paderno Dugnano: pagamenti servizi assistenziali, pagamenti servizi cultura sport e promozione, pagamenti servizi scolastici
  • Palagano: ufficio scuola
  • Palermo: Ztl, avviso Tari
  • Pozzuoli: Imu e Tasi, Icp e Tosap, Tari
  • Preganziol: scadenza e rinnovo documenti
  • Prignano della Secchia: servizi scolastici
  • Reggio Emilia: servizi demografici, Suap
  • Rimini: istanze digitali
  • Ripalta Cremasca: Cie, mensa scolastica, minigrest, Tari
  • Russi: pagamenti servizi scolastici
  • Sala Baganza: pagamento servizi scolastici
  • San Donato Milanese: mensa dipendenti, Tari
  • San Giuseppe Jato: avviso scadenza carta d’Identità
  • Sarzana: convocazione sedute, pratiche edilizie, Tari
  • Sassuolo: servizio istruzione, ufficio casa
  • Silea: anagrafe, canoni e tributi, edilizia, servizi cimiteriali, servizi sociali, uso immobili
  • Sommacampaga: municipio virtuale, pagamenti servizi demografici, pagamenti servizi scolastici, pagamenti servizi tributi
  • Comune di Tortorici: servizio idrico integrato
  • Traversetolo: pagamenti servizi scolastici
  • Santa Maria la Carità: carta d’Identità
  • Valsemoggia: avvisi e pagamento servizi scolastici, sanzioni codice della strada, servizio tributi
  • Consorzio bonifica 3 Medio Valdarno: riscossione contributo consortile e/o canone di concessione precaria
  • Garda Uno spa: illuminazione votica, servizio attività produttive, servizio igiene urbana
  • Roma: sportello unico per l’edilizia telematico suet, sportello unico per le attività produttive suap.

Come richiedere il bonus Cashback con la App IO

Per ottenere il bonus Cashback che permette ai consumatori di ricevere indietro una parte degli importi spesi in acquisti di prodotti e servizi, è possibile utilizzare la app Io, anche se bisogna ammettere che ci sono stati alcuni intoppi.

Il bonus Cashback permette al consumatore che paga con metodi di pagamento elettronici per l’acquisto di beni e servizi presso negozi fisici, di ottenere indietro il 10% della spesa sostenuta fino ad un massimo di 150 euro.

È attraverso la App IO che si può accedere al bonus cashback, oppure in alternativa attraverso canali bancari, opzione comunque non ancora disponibile.

Per avere il bonus Cashback usando la App IO è necessario naturalmente effettuare la registrazione come illustrato in uno dei paragrafi precedenti. Facciamo comunque una sintesi schematica di quali passaggi seguire per richiedere il bonus Cashback con la App IO.

  • Bisogna cliccare sulla voce Cashback dalla App IO per aderire all’iniziativa
  • Quindi è necessario indicare le carte di pagamento che intendiamo utilizzare per i nostri acquisti, carte di credito o bancomat, registrandole nella sezione portafoglio della App, con codice fiscale ed IBAN per poter ricevere l’accredito delle somme del bonus Cashback

Problemi con la App IO nella richiesta del bonus Cashback

Come accennato poco fa tuttavia nei giorni scorsi si sono verificati alcuni inconvenienti tecnici. La App IO non funzionava correttamente perché si riscontravano pesanti rallentamenti nella sezione portafoglio a causa dell’elevato numero di richieste.

Pare infatti che ci fossero moltissimi utenti collegati nella stessa fascia oraria, circa 6 mila al secondo nella giornata del 7 dicembre proprio per il lancio dell’iniziativa del cashback, e questo ha colpito con forti rallentamenti soprattutto i sistemi bancari connessi all’app.

Quello che hanno riscontrato gli utenti che tentavano di completare la registrazione del proprio account sull’App IO sono stati problemi nell’aggiungere metodi di pagamento.

Alcuni utenti hanno anche rilevato pesanti rallentamenti in avvio e nella navigazione nell’app. Per tutti questi disagi PagoPA si è scusata con gli utenti, ma di fatto il problema non è stato risolto tant’è che il giorno seguente sono state riscontrate le stesse problematiche.

La strategia del ministero per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione

Quello della App IO è un progetto che si colloca in una strategia più ampia di digitalizzazione del Paese, un’evoluzione in particolare dei servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione in chiave Smart Nation.

Come la stessa ministra della Innovazione tecnologica e della Digitalizzazione Paola Pisano ha spiegato, l’obiettivo non è solo quello di digitalizzare la PA, ma anche “il resto del Paese”. Questa è infatti ritenuta condizione imprescindibile per superare l’ostacolo della frammentazione e rendere più immediata l’interazione del cittadino con gli enti pubblici.

Secondo la ministra Paola Pisano non si può sperare in un Paese moderno senza passare attraverso una strategia comune che porti il segno della digitalizzazione. La priorità adesso è pertanto quella di far leva sul ruolo di coordinamento tra i ministeri ed aggregare le politiche che stanno invece procedendo ora in modo disaggregato.

Pisano ha poi presentato un emendamento alla Legge di Bilancio 2021 che riguarda proprio il tema dell’Identità Digitale. Lo scopo dell’emendamento è quello di rendere l’identità digitale unica nella Carta d’Identità Elettronica ed erogata a titolo gratuito dallo Stato, superando il sistema degli identity provider nonché il meccanismo di rilascio dello Spid che si è rivelato troppo macchinoso per i cittadini che se ne sono serviti, e poco remunerativo per le aziende che fino ad oggi lo hanno erogato.

Come nasce il progetto della App IO

Per quel che riguarda il progetto della App IO, la prima cosa da dire per quanto concerne la sua nascita, è che trae origine dall’attuazione dell’articolo 64 bis del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) con il quale si assegna alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la responsabilità di attivare il punto di accesso telematico tramite il quale tutti gli enti pubblici rendono accessibili i servizi offerti.

Per raggiungere questo traguardo il Team Digitale ha puntato praticamente tutto sulla App IO. Il progetto è stato infatti inserito nel Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 2019-2021 e dotato di un cronoprogramma dettagliato. Oggi questo è uno degli strumenti per la generazione e la diffusione del servizi digitali.

Matteo De Santi, Chief Product e Design Officier del Team Digitale ha spiegato che IO è un progetto che può essere definito un’anomalia positiva nel settore pubblico, in grado di evolversi seguendo processi di sviluppo tipici di una startup, compresa la logica del fail fast succeed faster.

Il Team Digitale considera il progetto IO prima di tutto un progetto per l’intero Paese, motivo per cui sin dal principio nello sviluppo del progetto sono stati coinvolti non solo i cittadini, ma anche i professionisti di Comuni, Regioni, Agenzie ed Enti centrali che hanno dato il proprio prezioso contributi aiutando a perfezionare il progetto e permettendo un elevato livello di efficacia del servizio.

Il progetto IO, ascoltando quanto dichiarato da chi lo ha curato e fatto crescere dall’inizio, rappresenta un modo diverso ed innovativo di concepire una piattaforma digitale. IO diventa così una parte del “sistema operativo” dell’Italia che in questo contesto ha messo al primo posto le esigenze dei cittadini.

Il progetto IO è cresciuto intorno a quelle esigenze, ed è stato possibile solo con il contributo di quegli stessi cittadini che attraverso la sperimentazione della versione Beta hanno innescato quel processo di modifica che ha prodotto un graduale miglioramento della user experience. Sono stati indicati pregi e difetti della versione iniziale di IO, sono stati individuati errori e segnalati nuovi servizi da implementare.

Quello del progetto IO è stato definito uno dei rarissimi casi in cui lo sviluppo di un servizio segue processi innovativi e partecipati che siamo abituati a vedere nella crescita di una startup. In questo modo è stato possibile rendere IO una vera perla nel panorama pubblico, quella che alcuni definiscono appunto una “anomalia positiva”.

Inoltre IO è un progetto al 100% open source, il che vuol dire che tutto il codice delle varie componenti, ma anche la documentazione integrale, le discussioni e gli strumenti attraverso cui ogni giorno viene portato avanti sono pubblici e facilmente accessibili direttamente sul sito del progetto. Tra l’altro lo stesso sito è molto ben organizzato e di facile navigazione.

Il progetto IO poggia le sue basi su un modo di fare sistema da prendere come punto di riferimento, fatto di progettazione aperta e ampia partecipazione da parte dei cittadini, i cui risultati si possono già toccare con mano, essendo anche riconosciuti dal Rapporto 2019 dell’OCSE “Government at a Glance”.

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