Il governo sta mettendo in campo nuove misure a sostegno di lavoratori, imprese e famiglie, con un particolare occhio di riguardo per quei nuclei familiari che si trovano in particolari difficoltà a causa delle crisi economica provocata dalle misure di contenimento imposte coi vari Dpcm.

In questi giorni, tra le varie misure al vaglio dell’esecutivo, vi è quella di un bonus spesa che dovrebbe permettere di erogare fino a 500 euro per le prime necessità. Si tratta di una misura che è stata inserita nel nuovo decreto Ristori, per la quale sono stati stanziati in tutto 400 milioni di euro.

Il bonus spesa da 500 euro inserito nel decreto Ristori Ter dovrebbe raggiungere una platea piuttosto ampia di beneficiari, ed è destinato in modo specifico alle famiglie meno abbienti. Questo bonus era stato introdotto, lo ricordiamo, durante il primo lockdown nei mesi di marzo e aprile, ed ora verrà nuovamente erogato attraverso le amministrazioni comunali.

Proprio in queste settimane infatti sono stati gli stessi enti locali a chiedere in più occasioni un intervento del Governo per finanziare una seconda volta l’iniziativa del bonus spesa.

Come si può usare il bonus Spesa da 500 euro

Il bonus spesa non può essere utilizzato a piacimento, ma presenta invece delle forti limitazioni, quindi per poter beneficiare di questa misura è bene conoscere a fondo quali sono i vincoli cui è legata la sua erogazione.

Si possono usare i 500 euro del bonus spesa solo per acquistare prodotti alimentari o di prima necessità, quindi si tratta di risorse che possono essere spese solo negli esercizi commerciali individuati da ogni singolo Comune.

In alternativa le amministrazioni comunali potranno anche decidere di non erogare alcun tipo di bonus spesa, optando per una soluzione diversa quale la consegna a domicilio di generi alimentari a quelle famiglie che si trovano in condizioni di difficoltà e che pertanto avrebbero i requisiti per accedere al bonus.

Ogni sindaco ha quindi la possibilità di agire in piena autonomia, stabilendo quali debbano essere le modalità di assegnazione e quali le procedure per presentare la domanda relativa al bonus Spesa da 500 euro. Ed è sempre al sindaco che spetterà l’onere di stabilire quale sia la platea di famiglie che beneficeranno del bonus.

In ogni caso, tra i criteri che verranno adottati vi sarà quello in base al quale sarà data la priorità a quei nuclei familiari cui non sono destinate altre forme di aiuto, come ad esempio il Reddito di Cittadinanza.

Chi può richiedere il bonus Spesa? Ecco quali sono i requisiti

Ma chi potrà ricevere quindi il bonus Spesa? Ricordiamo anzitutto che il suo importo può andare da un minimo di 300 fino ad un massimo di 500 euro, in base alla composizione del nucleo familiare.

Ogni amministrazione comunale dovrà poi decidere in maniera autonoma quali dovranno essere i termini per l’erogazione del beneficio. In linea generale comunque i requisiti che dovranno essere rispettati per poter aver diritto al bonus Spesa, sui quali viene anche stabilito il suo importo, sono i seguenti:

  • Residenza nel Comune dal quale si riceverà il bonus
  • Costituzione del nucleo familiare
  • Possesso o meno di patrimonio immobiliare (ad es. se si è in affitto o si ha la casa di proprietà)
  • Disponibilità economiche sul conto corrente
  • Situazione lavorativa
  • Dichiarazione Isee
  • Eventuali aiuti percepiti dallo Stato

Non ci sarà alcun bonus Natale, la smentita dell’Inps

In questi giorni si era anche parlato molto dell’arrivo, tra i vari aiuti previsti tra decreto Ristori Ter e Legge di Bilancio 2021, anche del cosiddetto bonus Natale, ma la notizia è poi stata ufficialmente smentita dall’Inps.

L’Istituto ha infatti chiarito che non è in arrivo nessun bonus Natale con un comunicato stampa datato 18 novembre 2020. L’Inps ha quindi negato categoricamente l’esistenza del bonus Natale, pertanto è bene sottolineare l’importanza che per avere conferma della reale disponibilità di bonus ed aiuti è sempre consigliabile consultare il sito ufficiale dell’Inps.

Il bonus Natale infatti potrebbe essere in realtà il bonus asilo nido, quindi non un bonus legato alle festività, ma alla composizione del nucleo familiare con la presenza di figli in età da asilo nido.

Approvata la proroga del bonus Spesa

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto Ristori Ter, l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte ha approvato ufficialmente la proroga del bonus Spesa, che prevede l’erogazione dei buoni spesa a favore delle famiglie italiane in maggiore difficoltà economica a casa della crisi legata alla pandemia di Coronavirus.

I buoni spesa, come spiegato in precedenza, vengono erogati direttamente dagli enti comunali a favore di quelle famiglie che sono state più pesantemente colpite dalla crisi economica dovuta alla misure restrittive adottate nel tentativo di contrastare l’avanzata del Covid-19, e possono essere utilizzati per l’acquisto di generi alimentari, beni di prima necessità e farmaci.

Una misura economica che si va ad affiancare ad una serie di aiuti rivolti alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese, per la quale sono stati stanziati qualcosa come 400 milioni di euro. La dotazione del fondo per il bonus Spesa è stata approvata in seguito al decreto-legge 23 novembre 2020, n. 154, cioè il decreto Ristori Ter.

Sono i Comuni italiani che distribuiranno i buoni spesa a quei cittadini i cui nuclei familiari versano in condizioni critiche. Si tratta di una misura economica che è già stata adottata in precedenza, per l’esattezza agli inizi di aprile, in seguito all’emanazione dell’ordinanza n. 658 da parte della Protezione civile del 29 marzo 2020, che ha permesso a migliaia di cittadini di ricevere il bonus Spesa.

Quali sono i requisiti per avere accesso al bonus spesa

Per capire quali sono i cittadini cui è destinato il bonus Spesa del decreto Ristori Ter è necessario fare riferimento alle indicazioni e comunicazioni in merito al bonus che arrivano dal proprio Comune di residenza. In generale infatti è compito del Comune stabilire i criteri di precedenza per l’erogazione del beneficio, e quali sono i requisiti dei quali si deve essere in possesso per aver diritto al bonus.

Per quel che riguarda il criterio di precedenza, è stato chiarito che avranno la priorità nell’assegnazione dei buoni quei cittadini che non hanno avuto ancora modo di accedere ad altre forme di aiuto a sostegno del reddito.

Vediamo quindi quali sono i requisiti di cui si deve essere in possesso per poter richiedere il bonus Spesa. Prima di tutto è bene sottolineare che saranno i Comuni a stabilire i criteri per il riconoscimento del bonus, e a definire quindi i requisiti da soddisfare, ma in linea generale alcune regole valgono per tutti i Comuni.

Il primo requisito da soddisfare riguarda il fatto che il cittadino che intende accedere ai bonus spesa deve avere effettivamente la residenza nel Comune presso il quale intende inviare la richiesta del bonus.

Saranno poi individuati diversi requisiti legati alla composizione del nucleo familiare. In questo caso si valuterà anzitutto il numero dei componenti del nucleo, il numero di figli, quanti maggiorenni e quanti minori di 18 anni. Si terrà conto della situazione e del valore relativo al patrimonio immobiliare, ad esempio casa in affitto, o casa di proprietà con mutuo, affitto da pagare o assenza di una casa.

Si terrà conto naturalmente di eventuali somme di denaro presenti sul conto corrente del cittadino richiedente, del reddito di ciascuno dei componenti del nucleo familiare, nonché l’ISEE familiare completo. Non solo, si valuterà la situazione lavorativa che caratterizza ciascuno dei componenti del nucleo familiare, e la presenza di altri interventi economici o bonus già assegnati alla famiglia.

Qual è l’importo del bonus Spesa?

Abbiamo già spiegato che sul bonus Spesa sono i Comuni a stabilire buona parte delle ‘regole’ e tra queste anche l’importo del bonus. Infatti il decreto Ristori Ter attribuisce ai Comuni italiani la libertà di definire sia i requisiti che le modalità di assegnazione del bonus Spesa, e sebbene indichi anche un importo per il bonus, l’ultima parola sta ancora una volta ai Comuni.

Con il decreto legge del 23 novembre scorso il Governo riconosce una quota relativa all’erogazione dei buoni Spesa a ciascun Comune in relazione al numero di abitanti, tenendo conto anche dell’indice di povertà del Comune. L’importo del bonus solitamente dovrebbe aggirarsi comunque intorno ai 300 euro, ma il testo di legge spiega che questo varia in base alle decisioni dell’ente locale.

“Tuttavia, a seconda di quanto proposto da ogni Comune italiano” si legge nel testo del decreto “l’importo dei buoni spesa potrebbe subire alcune variazioni di circa 100 euro o 200 euro, fino a poter raggiungere il valore di ben 500/600 euro”.

Vale la pena in questo contesto di osservare quanto accaduto nel Comune di Roma, dove si è deciso di riconoscere tre fasce diverse di beneficiari per il bonus Spesa, divise in base al numero dei componenti del nucleo familiare.

Il Comune di Roma ha infatti deciso di assegnare buoni spesa per un valore di 300 euro ai nuclei composti da una o due persone, mentre il valore del bonus sale a 400 euro per nuclei familiari con tre o quattro persone, fino ad arrivare a 500 euro per i nuclei familiari composti da cinque o più persone.

Come fare per ricevere il bonus Spesa introdotto col decreto Ristori Ter

Anche per quel che riguarda le modalità con cui si può accedere al bonus Spesa si deve far riferimento alle indicazioni del proprio Comune di residenza. Sarà infatti l’ente locale a comunicare in maniera ufficiale dal proprio sito web tutte le informazioni che riguardano le modalità di accesso al bonus, comprese le modalità con cui saranno erogati ed i requisiti per accedere al beneficio.

Chi ritiene di aver diritto al bonus Spesa non deve far altro che accedere per prima cosa al sito web del proprio Comune di residenza, e cercare di ottenere in questo modo le informazioni necessarie per inoltrare eventualmente regolare domanda in base a quanto indicato dall’ente locale.

In seguito il cittadino dovrà provvedere a produrre la documentazione necessaria ad accertare l’effettiva presenza dei requisiti necessari per aver diritto al bonus, dopodiché potrà inoltrare la domanda seguendo la procedura e le modalità indicate sul sito web del proprio Comune.

In genere il Comune mette a disposizione dei cittadini i modelli da compilare per richiedere il bonus Spesa, che si possono solitamente scaricare direttamente dal sito web del Comune. Per quel che riguarda poi le tempistiche da rispettare, la data entro cui può essere presentata la domanda, anche in questo caso bisogna fare affidamento sulle disposizioni specifiche del proprio Comune di residenza.

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