Nella giornata di oggi, 20 novembre 2020, si riunirà il Consiglio dei Ministri per definire gli aiuti da destinare ai settori maggiormente penalizzati dalle misure di contenimento adottate coi vari Dpcm, che verranno inseriti nel terzo decreto Ristori.
Il Cdm è stato programmato per le ore 19 di oggi, ma nel frattempo abbiamo già la possibilità di fare un quadro generale di quelli che saranno gli aiuti inseriti nella bozza del decreto Ristori Ter che dovrebbe essere pronta per domani.
Si tratta del terzo decreto contenente aiuti per le imprese nel giro di appena un mese, e questa volta dovrebbe contenere in particolare aiuti destinati alle imprese del settore dell’abbigliamento e a quelle che operano nella ristorazione, le più colpite delle misure restrittive attualmente in vigore nelle zone arancioni e rosse.
Inoltre si dovrebbe iniziare a lavorare quanto prima anche al quarto decreto Ristori, che potrebbe essere emanato già a cavallo tra i mesi di novembre e dicembre, ma per questo sarà necessario, come fanno sapere fonti del Governo, uno scostamento di bilancio per accedere ai 7 miliardi di euro indispensabili per finanziare le misure in esso contenute.
Quali sono gli aiuti nel decreto Ristori Ter
Si è mosso rapidamente il governo Conte per tamponare l’emorragia in atto, e che interessa in particolare alcuni settori dell’economia. Il Cdm è stato convocato per la serata di oggi a partire dalle ore 19, con all’ordine del giorno la stesura del decreto Ristori Ter, del quale già da domani dovremmo avere la prima bozza.
Per finanziare gli aiuti che verranno erogati con il terzo decreto Ristori dovranno essere stanziate somme fino a 1,4 miliardi di euro. Gli aiuti dovranno raggiungere le aziende che hanno subito i maggiori danni economici con l’istituzione delle zone rosse ed arancioni.
Ecco quali sono alcune delle misure che verranno inserite nel decreto Ristori Ter:
- Sospensione delle scadenze fiscali per i mesi di novembre e dicembre
- Ulteriore ampliamento dei codici Ateco dei beneficiari degli aiuti
- Ristori e risarcimenti per ristoranti, centri estetici, negozi di abbigliamento e oggettistica e altri settori che si trovano in zona rossa.
Il terzo decreto Ristori, con aiuti per 1,4 miliardi di euro, arriva dopo il decreto Ristori (5 miliardi) e il decreto Ristori Bis (2,56 miliardi) che stanno seguendo ora l’iter parlamentare di conversione in legge.
Per il decreto Ristori Quater sarà necessario uno scostamento di bilancio di 7 miliardi
Dopo il decreto Ristori Ter è già previsto l’arrivo di un altro decreto, il Ristori Quater, ad indicare che il Paese si trova a fronteggiare una crisi economica decisamente grave, che via via si rivela peggiore di quanto le previsioni non avessero prospettato.
Il decreto Ristori Quater dovrebbe avere l’obiettivo di arginare le perdite subite durante i mesi invernali, dovute al lockdown a macchia di leopardo che ha comportato la divisione dell’Italia in fasce di rischio, ed il progressivo aumento delle regioni in fascia arancione e rossa.
Il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani, ha spiegato che “è evidente che se nuove regioni diventano zone rosse questo comporta la necessità di ulteriori misure di sostegno”.
Queste ulteriori misure di sostegno però necessitano di risorse non da poco, visto il danno enorme causato all’economia dal lockdown progressivo voluto dall’esecutivo, ed ecco perché serve lo scostamento di bilancio che “potrebbe essere intorno ai 7 miliardi di euro” spiega Misiani, per aiutare le “attività direttamente coinvolte dalle misure restrittive e in parte a finanziare ulteriori misure”.
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