In queste ore l’esecutivo è al lavoro su ulteriori misure a sostegno delle fasce maggiormente colpite dalle restrizioni imposte dai vari Dpcm introdotti nel mese di ottobre e in precedenza, e in particolare sta valutando quali misure introdurre con il decreto Ristori bis, che andrà ad affiancare il decreto Ristori attualmente al vaglio della Commissione finanze del Senato.

Tra le categorie interessate dalle misure contenute nei vari decreti che stanno uscendo in questi giorni c’è quella dei possessori di partita Iva. Per loro sono infatti in arrivo delle buone notizie, a cominciare da una possibile sospensione delle tasse, ma anche nuovi bonus e contributi a fondo perduto.

Si sta infatti pensando di procedere con una proroga dei versamenti Iva e delle ritenute per le attività che si trovano in quelle Regioni che sono state inserite in zona Rossa. Le novità riguardanti i lavoratori con partita Iva dovrebbero essere inserite già nel primo, e attualmente unico, decreto Ristori, vale a dire il decreto legge 137/2020 che in questi giorni sta passando al vaglio della Commissione Finanze del Senato.

Il relatore Mauro Maria Marino sta valutando la possibilità di creare però un secondo decreto Ristori, ribattezzato anche decreto Ristori Bis, che potrebbe arrivare proprio nei prossimi giorni.

I nuovi decreti mirano a fornire il sostegno economico di cui necessitano tutti i titolari di partita Iva, e sono strettamente connessi con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM con il quale sono state emanate le nuove misure restrittive per il contenimento del contagio da Covid-19 con le quali tra le altre cose si divide l’Italia in tre fasce di rischio: gialla, arancione e rossa.

Le misure a sostegno previste dai decreti cui l’esecutivo sta lavorando in queste ore sono indirizzate specificamente alle attività che sorgono in quelle Regioni inserite in zona rossa, dove vige il divieto assoluto di spostamenti.

I lavoratori con partita Iva saranno esonerati dal pagamento delle tasse?

Il danno economico che hanno subito le attività che hanno dovuto abbassare la saracinesca nei mesi di marzo e aprile durante il primo lockdown si ripeterà, evidentemente in forma persino più grave, anche con questa seconda serrata che per le regioni rosse prevede la chiusura totale e il blocco di tutti gli spostamenti se non per le eccezioni previste dal Dpcm.

Ed è proprio questo che ha indotto alcune forze di Governo a valutare la possibilità di introdurre nuove misure a sostegno dei lavoratori con partita Iva che rientrano in tutte quelle categorie di attività che vedranno uno stop totale a partire dal 3 novembre.

Si parla anzitutto della possibilità di provvedere ad un alleggerimento di molti adempimenti e versamenti fiscali, sulla falsariga di quanto era stato fatto a marzo con il decreto Cura Italia.

in questo momento si sta valutando una serie di opzioni, a cominciare da quella della proroga dei termini ordinari per i versamenti Iva e delle ritenute. Oltre a questo si sta pensando anche ad una proroga delle rate sulla rottamazione.

Intanto la Commissione Finanze del Senato sta lavorando alle prime stime riguardanti gli importi necessari per le misure contenute nel decreto Ristori. Tra l’altro la strada si presenta fin da subito in salita visto che secondo quanto trapelato nelle scorse ore i fondi a disposizione sarebbero insufficienti per soddisfare tutte le richieste.

I tecnici stanno facendo quindi un confronto con la prima edizione del contributo a fondo perduto, nel qual caso ci fu lo stanziamento di 6,1 miliardi di euro. Per soddisfare le attuali richieste però la disponibilità sarebbe già stata superata, e si starebbe pensando di provvedere allo stanziamento di ulteriori 500 milioni di euro.

Ecco i nuovi bonus per lavoratori con partita Iva

Per i possessori di partita Iva è quindi previsto un sostanzioso pacchetto di aiuti in vista delle nuove restrizioni contenute nell’ultimo Dpcm e in vigore dal 6 novembre. Aiuti destinati in particolare a quelle attività che saranno costrette a chiudere per via delle nuove misure restrittive previste per le zone rosse e le zone arancioni.

Non si tratta esattamente di nuovi bonus per partita Iva, quanto invece di aiuti economici che dovrebbero garantire la continuità della vita di ogni partita Iva interessata dalle nuove restrizioni in modo più o meno diretto.

Con il nuovo provvedimento gli aiuti in arrivo per le partite Iva dovrebbero essere i seguenti:

  • Contributi a fondo perduto
  • Cancellazione della seconda rata dell’Imu
  • Sospensione dei versamenti contributivi
  • Credito d’imposta per gli affitti dei locali ad uso commerciale

In forse invece troviamo la sospensione degli adempimenti fiscali, sempre per le partite Iva. A marzo invece, lo ricordiamo, si decise per la proroga delle scadenze fiscali per tutte quelle attività che avevano registrato un drastico calo degli incassi per via delle restrizioni imposte nelle zone rosse tra cui rientravano 11 Comuni tra il Veneto e la Lombardia.

A garantire l’arrivo di nuovi aiuti economici per i titolari di partita Iva è la stessa Laura Castelli, vice ministro dell’Economia, la quale ha confermato che il governo è al lavoro per un pacchetto di ristori destinati ad aziende e partite Iva interessati dalle nuove restrizioni.

“Dobbiamo sconfiggere questo virus senza lasciare nessuno indietro. Per questo continueremo a mettere in campo tutte le risorse necessarie per sostenere l’economia, per accompagnare la ripresa e per assicurare alle famiglie ciò di cui hanno bisogno. Con un grande lavoro di squadra possiamo farcela” ha dichiarato la vice ministro del Tesoro, Laura Castelli.

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