In considerazione dei devastanti effetti sull’economia causati dalle misure di contenimento adottate In Italia nell’ambito della pandemia di Covid-19, l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte ha, tra le altre cose, previsto una proroga di alcune scadenze fiscali.
Con il decreto legge 129/2020 viene infatti predisposta la proroga della sospensione dell’attività di riscossione fino al 31 dicembre 2020, ma si lasciano invariate le scadenze relative alla pace fiscale.
Il calendario della pace fiscale non subisce dunque alcuna modifica in seguito all’emanazione del suddetto decreto, il che vuol dire che la scadenza del 10 dicembre per quei contribuenti che sono tenuti al pagamento delle rate in scadenza per non perdere i benefici delle misure agevolative rimane invariata.
Resta valida la data del 10 dicembre, arrivano le nuove FAQ della Riscossione
L’ulteriore proroga fino al 31 dicembre stabilita con il decreto 129/2020 non era prevista, e con essa si va a modificare il calendario della Riscossione. Si provvederà pertanto a sospendere la notifica e il pagamento delle cartelle, che fino all’approvazione di questo decreto era fissato al 15 ottobre 2020, come stabilito dal decreto Agosto.
Il Consiglio dei Ministri però in data 18 ottobre ha confermato la scadenza del 10 dicembre che riguarda invece la pace fiscale. Non cambia quindi la data del doppio appuntamento dei contribuenti tenuti a versare quanto dovuto per rottamazione ter e saldo e stralcio delle cartelle.
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione è stata infatti aggiornata la sezione contenente le FAQ dove si sottolinea che i contribuenti che sono in regola con il pagamento delle rate scadute nel 2019 possono procedere con il pagamento delle rate dovute per il 2020 in modo da non perdere i benefici delle misure agevolate.
Con la proroga della sospensione fino al 31 dicembre 2020 delle attività della Riscossione decisa con il Consiglio dei Ministri del 18 ottobre, nel corso del quale è stato approvato il decreto legge n. 129, si tenta di allentare il peso delle scadenze fiscali sulle spalle dei contribuenti che si trovano in maggiore difficoltà a causa della crisi economica derivante dalla pandemia.
Il decreto approvato dal Cdm di fatto mette in stand-by l’attività della Riscossione, facendo però eccezione per gli appuntamenti che riguardano la pace fiscale.
Il calendario del fisco viene così modificato e fino alla fine del 2020 risultano pertanto sospese:
- Le attività di notifica di nuove cartelle di pagamento
- Il pagamento delle cartelle che erano già state inviate in precedenza
Si proroga inoltre fino al 31 dicembre anche il periodo si decade dalla rateizzazione con il mancato pagamento di 10 rate invece di 5.
Il decreto sospende, sempre fino alla data del 31 dicembre, anche le verifiche di inadempienza delle Pubbliche Amministrazioni e delle società a prevalente partecipazione pubblica per quei pagamenti che eccedono la soglia dei 5 mila euro.
Per quanto riguarda le verifiche che sono già state effettuate, comprese quelle avviate prima dell’inizio del periodo di sospensione, sono rese prive di qualunque effetto se l’Agenzia delle Entrate Riscossione non ha notificato ancora l’atto di pignoramento e le Amministrazioni pubbliche possono pertanto provvedere al pagamento in favore del beneficiario.
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