È a partire dalla giornata di oggi, 16 ottobre 2020, che il Fisco ricomincerà ad inviare ai suoi creditori le cartelle esattoriali che erano state bloccate su iniziativa della stessa Agenzia delle Entrate.

Il Fisco torna quindi a riscuotere i debiti dei contribuenti italiani, vista la scadenza della moratoria sulle cartelle fiscali, che decreta il via libera all’invio delle richieste di pagamento a quasi 9 milioni di persone.

Se tra poco più di due mesi giungerà a scadenza il blocco dei licenziamenti, già da oggi il Fisco potrà ricominciare a battere cassa. La situazione però non è delle più allegre visto il costante ma inesorabile progressivo restringimento delle misure di contenimento, che penalizzano inevitabilmente un numero sempre più ampio di attività commerciali.

La bomba sociale che rischia di esplodere diventa sempre più grossa col passare delle settimane, e con il decadere di tutte quelle misure a sostegno di famiglie e imprese, sostituite peraltro da ulteriori restrizioni appunto, che limitano gli incassi e frenano i consumi delle famiglie e la propensione all’investimento delle imprese.

È in questo quadro che si va a collocare la scadenza della moratoria sulle cartelle fiscali per quasi 9 milioni di contribuenti. 6,6 milioni di queste cartelle sono state sospese tra marzo e agosto per via dell’epidemia, mentre per le restanti 2,3 milioni la sospensione è arrivata tra settembre e ottobre 2020.

Secondo quanto riportato da Il Messaggero inoltre, andrebbero anche conteggiate le 1,2 milioni di cartelle esattoriali che derivano da multe stradali, e con quelle si supererebbero i 10 milioni.

L’esecutivo aveva anche valutato la possibilità di una ulteriore proroga di qualche mese, ma l’operazione avrebbe avuto un costo ritenuto eccessivo per le casse dello Stato. Il costo di un ulteriore slittamento della scadenza del blocco delle cartelle esattoriali sarebbe stato di circa 75 milioni di euro, risorse che a quanto pare non sono state trovate.

L’invio delle cartelle esattoriali verrà scaglionato

È stato chiarito subito che le cartelle esattoriali non verranno inviate tutte insieme. Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri (Pd), ha dato una indicazione chiara all’agente di riscossione, spiegando che le cartelle dovranno essere inviate con “gradualità”.

L’invio sarà diluito nell’arco di 6 mesi e avverrà in ordine cronologico a partire dalla giornata di oggi, 16 ottobre. Le prime ad essere inviate saranno quelle congelate nel mese di marzo 2020, seguiranno quindi quelle del mese di aprile, poi maggio e così via.

Si dovrebbe mantenere una media di invii di circa 1,5 milioni di cartelle esattoriali al mese, per arrivare entro i 6 mesi ad averle inviate tutte quante. Per quel che riguarda le cartelle scongelate, dopo il blocco dei mesi scorsi, verranno inviate insieme a quelle ordinarie che si formano di volta in volta.

Con lo sblocco delle cartelle esattoriale ripartono anche i pignoramenti

A partire da oggi, 16 ottobre 2020, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione farà ripartire anche l’attività dei pignoramenti che riguardano stipendi e pensioni.

Alla stessa data abbiamo anche la scadenza delle proroga delle rateizzazioni riguardanti i pagamenti tra l’8 marzo e il 15 ottobre che erano stati congelati. Secondo quanto stabilito con il decreto Rilancio le rate arretrate dovranno essere pagate in unica soluzione entro il mese di novembre.

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