Si apre un nuovo capitolo della lotta all’uso del contante del governo Conte bis, che per contrastare l’evasione fiscale continua a scommettere sulla riduzione dei pagamenti cash, ritenuti all’origine del fenomeno.
La nuova mossa prevede incentivi ancora più convenienti, o almeno tali dovrebbero essere nelle intenzioni dell’esecutivo giallo-rosso, per chi paga usando carte di credito invece del denaro contante.
Il meccanismo che dovrebbe essere messo in moto con la normativa che è attualmente al vaglio dell’esecutivo si chiamerà Supercashback. Si tratta a tutti gli effetti di un bonus per chi usa metodi di pagamento tracciabili, il cui importo può arrivare fino a un massimo di 1.500 euro a semestre, per un totale di 3.000 euro l’anno.
Come funziona il Supercashback?
Il bonus non verrà assegnato a tutti coloro che usano metodi di pagemento come carte di credito e bancomat evitando i contanti, ma solo ai primi 100 mila utilizzatori di pagamenti digitali. Si tratta quindi di una sorta di ‘premio in palio’ e come tale può essere aggiudicato dal consumatore provetto.
Come accennato parliamo di una ricompensa dell’importo di 1.500 euro a semestre per un massimo di 3.000 euro l’anno. Non ci sono limiti di spesa per poter accedere al Supercashback, né settori di prodotti da acquistare per concorrere al raggiungimento dei requisiti. Per poter ‘partecipare’ si deve però raggiungere una soglia di ingresso di almeno 100 transazioni ogni 365 giorni.
Il meccanismo di fondo quindi è piuttosto semplice, ma da quando si parte? La linea di Start è stata fissata per il mese di dicembre 2020, quindi non manca molto. La misura inoltre si andrà ad affiancare agli altri incentivi già previsti per spingere il consumatore ad abbandonare l’uso dei contanti, come i rimborsi che spettano a tutti coloro che pagano con carte di credito per l’acquisto di beni e servizi.
Supercashback, di quali cifre stiamo parlando?
Il governo giallo-rosso mette a disposizione del progetto 3 miliardi di euro in tutto, prevedendo di liquidare gli importi in due tranche, una a giugno ed una a dicembre 2021. Il progetto non è ancora interamente scritto nero su bianco, ma per il momento sembra che l’esecutivo abbia intenzione di assegnare il bonus solo a chi effettua un certo numero minimo di operazioni cashless.
In questa prima fase dall’attivazione del Supercashback, secondo le stime di Palazzo Chigi, circa 10 milioni di Italiani potrebbero spostare le proprie transazioni dai contanti ai pagamenti digitali.
Nel caso di un restringimento della platea però si potrebbero redistribuire le risorse fissando un tetto di rimborsi fino a 500 euro su base semestrale.
Per provare ad accedere al bonus si dovrà effettuare una registrazione, che può avvenire sia tramite il sito della propria banca che attraverso l’app IO. Per registrare il proprio account il consumatore deve inserire il proprio codice fiscale, il proprio Iban, e collegherà le carte che intende utilizzare per i pagamenti al proprio account.
Il rimborso infatti non si ottiene grazie ai pagamenti effettuati con una sola carta, ma si accumula ai pagamenti effettuati anche con altre eventuali carte collegate appunto allo stesso account. Non concorrono al raggiungimento delle soglie invece gli acquisti effettuati online su qualsiasi sito web.
La questione della privacy
Il meccanismo del cashback richiede inevitabilmente che si presti attenzione all’aspetto della privacy. Come vengono gestiti i dati e gli importi delle spese dei consumatori? Inevitabilmente dovranno viaggare attraverso diverse piattaforme fino a raggiungere l’Agenzia delle Entrate.
Secondo quanto riportato da ilGiornale, “il ministero dell’Economia si appoggerà a PagoPa a cui saranno ovviamente affiancate le varie piattaforme bancarie”. Bisogna tenere conto anche del fatto che per fare la registrazione e collegare quindi le carte di credito al proprio account, l’utente dovrà essere in possesso dell’identità digitale Spid, ma per semplificare si sta valutando la possibilità di utilizzare i vari canali di pagamento, ma decisivo sarà il parere espresso dal garante della privacy.
Con il Supercashback si aggiunge quindi un nuovo tassello per perfezionare il piano di lotta all’uso del contante che dovrebbe, secondo l’attuale esecutivo, ridurre l’evasione fiascale. Tra le altre misure già in vigore ricordiamo l’abbassamento del tetto per pagare in contanti, che è passato da 3 mila euro a 2 mila, per poi scendere a mille dal gennaio 2022.
Intanto, a partire da gennaio 2021, si alza a 50 euro il limite massimo per singolo pagamento con carta nella modalità contactless, attualmente fissato ancora a 25 euro.
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