Il congedo straordinario è disciplinato dall’articolo 42 del decreto legislativo numero 151 del 26 marzo 2001, che contiene disposizioni, limiti, potenziali beneficiari e requisiti necessari per accedere alla misura, il cui scopo è quello di agevolare l’assistenza di familiari con gravi disabilità.
La misura è stata confermata dall’Inps anche per il 2020, permettendo così a chi si trova nella necessità di assentarsi dal lavoro per assistere un familiare disabile, di ottenere come agevolazione una indennità il cui valore può arrivare fino a 100 euro al giorno.
Il congedo straordinario 2020 spetta a tutte quelle persone che si prendono cura di un familiare affetto da una grave disabilità accertata. È rivolto però solo ai dipendenti privati che sono in possesso di alcuni requisiti ed in ogni caso non può essere utilizzato per un periodo superiore ai due anni consecutivi.
Con il congedo straordinario 2020 il beneficiario potrà ottenere un assegno del valore massimo di 100 euro aggiuntivi al giorno. Questo importo viene calcolato sulla base della retribuzione percepita nel mese precedente alla richiesta del congedo, per un ammontare complessivo di 36.645 euro.
Cos’è il congedo straordinario Inps 2020 e come funziona
Il congedo straordinario Inps 2020 viene riconosciuto a quei lavoratori che hanno la necessità di assistere un familiare portatore di gravi disabilità e che pertanto si trovano a registrare un periodo di assenza dal lavoro.
In questo caso infatti il lavoratore può richiedere il congedo straordinario che consiste in un assegno giornaliero da 100 euro che viene calcolato sulla base della retribuzione percepita nel mese precedente a quello in cui viene inoltrata la richiesta all’Inps.
Tutti gli aventi diritto possono beneficiare di questa misura per un massimo di due anni consecutivi. Si ricorda che i periodi di congedo straordinario, anche detto congedo parentale straordinario, non vengono considerati o computati alla maturazione di ferie, al trattamento di fine rapporto o all’ottenimento della tredicesima. È l’Inps stessa a coprire una contribuzione figurativa.
Il contributo tuttavia segue un certo ordine di priorità nella sua erogazione, e questo tiene conto di determinati legami familiari, ed è necessario che risultino soddisfatti specifici requisiti. Ci sono poi casi eccezionali in cui non si può beneficiare del congedo straordinario Inps, e comunque l’importo dell’assegno non è sempre uguale, ma varia a seconda della retribuzione precedentemente percepita prima della domanda.
Quando all’interno dello stesso nucleo familiare entrambi i genitori lavorano ed hanno un figlio con disabilità grave, ciascuno di essi può richiedere il congedo alternato. Il periodo massimo di fruizione rimane comunque quello di due anni. Con l’emergenza coronavirus e la riapertura delle scuole poi, il congedo è stato esteso anche ai genitori con figli di età inferiore a 14 anni sottoposto all’obbligo di quarantena.
Quali sono i requisiti per avere il congedo straordinario Inps 2020?
Come accennato, per poter accedere al beneficio è necessario soddisfare alcuni requisiti, che troviamo elencati in linea generale all’interno del decreto legislativo n. 151 del 26 marzo 2020, dove vengono anche specificate le limitazioni previste per l’erogazione del contributo.
Per poter richiedere il congedo straordinario Inps 2020 per assistere un familiare con disabilità gravi bisogna anzitutto essere lavoratori dipendenti privati, non necessariamente impiegati a tempo pieno ma anche part-time.
Uno dei requisiti è che il familiare disabile assistito deve presentare una patologia considerata grave ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 104 del 1992. Inoltre questa patologia deve essere certificata e riconosciuta dalla Commissione Medica Integrata ASL/INPS.
Un’altra condizione necessaria per poter fruire del congedo straordinario è che il familiare per il quale si presta assistenza non deve essere ricoverato per l’intera giornata in strutture ospedaliere che si occupano dell’assistenza sanitaria in maniera continuativa. Il familiare disabile deve infatti trovarsi sotto lo stesso tetto della persona che se ne prende cura.
Se tali requisiti risultano tutti soddisfatti è possibile fare richiesta per ottenere il congedo parentale straordinario 2020, ma per l’accettazione della domanda e quindi per l’erogazione dell’indennità l’Inps seguirà un ordine di priorità.
Sarò il datore di lavoro ad anticipare il pagamento dell’Inps, ma saranno possibili anche eventuali conguagli con i contributi dovuti all’Inps. Nel caso di lavoratori agricoli, lavoratori del mondo dello spettacolo o con un contratto a termine invece il congedo straordinario viene pagato solo previa presentazione di domanda all’Inps.
Quali sono i criteri applicati dall’Inps nell’assegnare il congedo straordinario?
Come accennato, l’Inps adotta dei criteri per definire un ordine di priorità per quel che riguarda l’assegnazione del congedo parentale straordinario, ed ecco quali sono a cominciare da quello cui viene assegnato il livello più alto di priorità:
- Il familiare affetto da grave disabilità che viene assistito è il coniuge o convivente
- Il lavoratore che chiede il congedo straordinario è il padre o la madre della persona disabile, anche nel caso in cui si tratti di figlio adottivo o in affidamento, ed il coniuge o convivente è già deceduto o impossibilitato a prendersi cura dell’invalido in quanto affetto da altre particolari patologie
- A richiedere il congedo straordinario è il figlio o i figli della persona disabile, nel caso in cui i familiari dei due casi precedenti siano deceduti o impossibilitati a prendersi cura del soggetto in quanto affetti da particolari patologie
- La persona che necessita assistenza in quanto disabile è fratello o sorella della persona che se ne prende cura, ma sempre nel caso in cui le precedenti categoria di familiari siano impossibilitate ad assistere l’invalido.
- La persona che assiste il disabile è un familiare entro il terzo grado di parentela ma convive con l’invalido
- Infine troviamo tra i potenziali beneficiari del congedo straordinario il figlio ancora convivente con la persona disabile, a patto che la convivenza sia in fase di definizione nel prossimo futuro. Anche in questo caso si deve essere nella situazione che tutte le altre categorie di familiari devono essere deceduti o nell’impossibilità di prestare assistenza al familiare disabile per via di gravi patologie.
Non possono invece richiedere il congedo straordinario Inps 2020 in nessun caso i lavoratori autonomi e para-subordinati, i lavoratori agricoli giornalieri o lavoratori a domicilio, gli addetti alle pulizie o a servizi domestici e familiari, e i lavoratori con contratto part-time verticale durante il periodo di sospensione contrattuale.
Qual è l’importo riconosciuto con il congedo straordinario 2020?
I lavoratori che hanno diritto al congedo parentale straordinario Inps 2020 per assistere un familiare con gravi disabilità possono assentarsi dal lavoro per prendersi cura del familiare beneficiando dell’agevolazione per un periodo massimo di due anni. Nel caso in cui si tratti di genitori con un figlio a carico disabile entrambi possono chiedere il congedo in modo alternato.
Quanto all’importo che viene riconosciuto con il congedo straordinario 2020, questo varia in base alla retribuzione percepita nei mesi precedenti alla richiesta dell’indennità. Vi è in ogni caso un limite massimo fissato dalla legge, che stando agli ultimi aggiornamenti della tabella riportante gli indici ISTAT corrisponde a un importo massimo di 36.645 euro annui, pari a 100,12 euro al giorno.
La normativa stabilisce poi che in ogni caso l’assegno Inps non può superare lo stipendio percepito dal lavoratore.
Come fare per presentare domanda per il congedo straordinario
Per presentare la domanda per il congedo straordinario Inps 2020, oltre ad accertarsi di rientrare tra gli aventi diritto al sussidio, è necessario fornire tutti i dati richiesti seguendo le procedure indicate dall’Istituto.
È possibile presentare istanza direttamente dal sito web ufficiale dell’Inps effettuando l’accesso all’area personale tramite le proprie credenziali e con il PIN. In alternativa si può fare richiesta per il congedo straordinario rivolgendosi ai Centri di Assistenza Fiscale (CAF) oppure ai patronati locali, o ancora contattando il numero del Contact Center Inps.
Le novità di settembre 2020 per i congedi parentali straordinari
In concomitanza con la riapertura delle scuole in tutta Italia, l’esecutivo ha deciso di estendere il congedo straordinario a tutti i genitori con figli di età inferiore ai 14 anni cui è stato imposto l’obbligo di quarantena in quanto positivi al test per il coronavirus, o entrati in contatto con un positivo a scopo precauzionale.
I genitori lavoratori anche in questi casi hanno la possibilità di fruire del congedo parentale straordinario che permette, laddove non sia possibile lavorare in modalità agile, di assentarsi da lavoro percependo un indennizzo pari al 50% della normale retribuzione lavorativa.
A definire i termini del congedo parentale per genitori con figli minori di 14 anni in quarantena è la legge numero 11 dell’8 settembre 2020. La legge stabilisce tra l’altro che per poter accedere al beneficio è necessario che il periodo di isolamento sia stato disposto dal Dipartimento di prevenzione dell’ASL.
Anche in questo caso i periodi di congedo possono essere usufruiti da entrambi i genitori, ma per periodi di tempo alternati e fino ad una durata massima di due anni consecutivi. Ci sono poi alcune eccezioni che elenchiamo di seguito.
Non hanno diritto al congedo parentale straordinario:
- i genitori che lavorano da casa in modalità agile o smart working a qualsiasi titolo
- i genitori che prestano la propria attività lavorativa in smart working ai sensi del decreto n. 111
- i genitori che sono titolari di un’attività lavorativa
L’indennità prevista dall’attuale normativa, che estende il beneficio del congedo parentale straordinario anche ai genitori con figli minori di 14 anni sottoposti all’obbligo di quarantena, è valida per il periodo che va dal 14 settembre 2020 al 31 dicembre 2020, dopodiché decade e non viene più corrisposta.
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