Siamo alla prima scadenza del reddito di cittadinanza, ed è per questo che circa il 30% dei beneficiari del sussidio non riceveranno automaticamente l’accredito della mensilità di ottobre. Sono passati infatti 18 mesi dall’introduzione di questa misura, ed è la ragione per cui per ricevere nuovamente il reddito di cittadinanza gli aventi diritto dovranno presentare di nuovo la domanda.

Sono molti i percettori del reddito di cittadinanza che dopo la mensilità di agosto non riceveranno quella per il mese di settembre, circa il 30% degli attuali percettori del sussidio. Potranno però percepire ancora il Rdc se presenteranno una nuova domanda, fermi restando i requisiti necessari perché questa venga poi approvata.

A questo punto resta da capire come e quando si deve presentare la domanda per ricevere ancora il reddito di cittadinanza. E quali sono i tempi di attesa per ricevere il nuovo accredito sulla PostePay.

Quando si può presentare domanda per il rinnovo del reddito di cittadinanza?

Il reddito di cittadinanza è scaduto per tutti quei beneficiari che lo hanno percepito per 18 mesi, vale a dire dal primo mese in cui fu introdotto. Gli aventi diritto possono comunque presentare nuova domanda che, una volta accolta, prevede l’erogazione del sussidio per ulteriori 18 mesi.

A questo punto abbiamo bisogno di sapere quando è possibile presentare la domanda. La normativa fornisce delle tempistiche ben precise in merito. Per cominciare ricordiamo che nel comma 6 dell’articolo 3 del decreto 4/2019 si stabilisce che non si può beneficiare del sussidio per un periodo superiore ai 18 mesi.

Il beneficio può essere però rinnovato per altri 18 mesi, previa sospensione del reddito di cittadinanza per la durata di un mese. Si salta in ogni caso un mese quindi, durante il quale chi si trova con il Rdc in scadenza non percepirà alcun sussidio.

Se l’ultima mensilità viene erogata ad esempio il 27 settembre 2020, per presentare la domanda per rinnovare il reddito di cittadinanza si dovrà attendere la data del 28 ottobre, cioè un mese.

Per rinnovare il reddito di cittadinanza è necessario in ogni caso presentare regolare domanda, vale a dire seguendo le stesse direttive della prima richiesta fatta. Dopo che la domanda è stata presentata resta solo da attendere che l’INPS provveda a completare la valutazione ed eventualmente accetti la richiesta qualora risultino soddisfatti tutti i requisiti.

Quanto ci vuole per ricevere di nuovo il reddito di cittadinanza?

Quanto tempo occorre perché l’Inps comunichi la sua risposta e quindi l’eventuale accettazione dell’istanza presentata dal cittadino? I tempi possono variare a seconda dei casi, ma la legge prevede che il sussidio venga riconosciuto all’avente diritto entro la fine del mese successivo rispetto a quello in cui è stata trasmessa la domanda agli uffici dell’Inps.

Si stima quindi che una domanda presentata il 28 ottobre possa avere un esito entro la fine del mese di novembre 2020. Se il richiedente ha diritto al sussidio e la domanda viene quindi accolta, l’Inps provvederà a dare disposizioni a Poste Italiane affinché si proceda con il pagamento in tempi brevi.

In genere la domanda viene soddisfatta entro il quindicesimo giorno del mese successivo a quello in cui è stata presentata la domanda, e quindi il pagamento dovrebbe arrivare entro la metà del mese di novembre.

Quante persone percepiscono il reddito di cittadinanza?

Quanti sono ad oggi i percettori del reddito di cittadinanza? Secondo gli ultimi dati che sono stati pubblicati dall’Inps il totale sarebbe di oltre 3 milioni di persone. Il dato indica un aumento del 17% circa rispetto al mese di gennaio 2020.

Il numero totale dei nuclei familiari che ricevono il reddito di cittadinanza, sempre secondo i dati dell’Inps, si aggira intorno a 1,3 milioni per un importo medio pari a 523,29 euro.

La stragrande maggioranza dei sussidi viene erogata al Sud e nelle isole, dove le famiglie che percepiscono il reddito di cittadinanza sono 728.654. Altre 253.483 famiglie che beneficiano del sussidio si trovano invece nel Nord del Paese e i restanti 169.000 nuclei sono al Centro.

Chi non ha diritto al reddito di cittadinanza, e non è coperto da altre misure a sostegno del reddito previste dai vari decreti in particolare nel quadro dell’emergenza coronavirus e della crisi economica causata dal lockdown, può invece fare richiesta per il Reddito di Emergenza o Rem, che secondo quanto reso noto dal presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha già raggiunto oltre 300 mila cittadini italiani.

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