Il principio sembra nobile, ma all’atto pratico si tratta, almeno secondo il Codacons, di “una vera truffa ai danni della collettività”. In linea teorica l’aumento dei prezzi delle bollette domestiche contenuto nell’emendamento presentato da esponenti del Pd e del M5s, dovrebbe avere lo scopo di aiutare i nuclei più colpiti dall’emergenza, all’atto pratico però finisce anche col vessare altri nuclei familiari, magari meno colpiti, ma pur sempre economicamente provati dalla crisi economica causata dalle misure restrittive imposte durante il lockdown.
Ad essere colpite sono infatti tutte le categorie, con rare eccezioni, ed è per questo che un aumento delle bollette non può che accentuare i più che giustificati malumori del particolare momento che il Paese sta attraversando.
Secondo quanto riportato da Quifinanza.it, tra i numerosi emendamenti al decreto Rilancio proposti nelle ultime ore, ce n’è uno a firma Raciti (Pd) e Manzo (M5s), con il quale si tenta di incrementare gli oneri di sistema sulle bollette di luce e gas. Sarebbe questo il modo in cui secondo i proponenti, il Governo dovrebbe racimolare il denaro da destinare alle misure a sostegno dei nuclei familiari più in difficoltà a causa delle conseguenze economiche prodotte dell’emergenza covid-19.
Per il Codacons si tratta di “una vera truffa alla collettività”
L’emendamento non riscuote certo successo tra i consumatori che dovranno ‘dare il proprio contributo’ con un incremento dei costi delle bollette di luce e gas, ed è il Codacons a piazzarsi in prima linea contro l’idea dei deputati di Pd e M5s, parlando di “una vera truffa alla collettività, che scarica sui consumatori il compito spettante allo Stato di sostenere i nuclei più bisognosi”.
Con l’approvazione di questa modifica al decreto Rilancio, gli Italiani si ritroverebbero a pagare “in modo del tutto inconsapevole” bollette più care, il che accadrebbe attraverso “un artifizio che vanifica i ribassi delle tariffe garantiti dal calo del petrolio, introducendo una vera e propria tassa occulta che peserebbe sulle fatture energetiche degli utenti portando ad un loro incremento di cui i consumatori non avrebbero contezza”.
Infatti nelle prossime bollette il consumatore dovrebbe riscontrare un sostanziale calo degli importi da pagare, proprio per via della riduzione del costo dell’energia. Con questo emendamento però verrebbero aumentati gli oneri di sistema, col risultato che il consumatore non riscontrerebbe alcuna diminuzione degli importi da pagare.
Ed è proprio per questo che l’associazione dei consumatori parla di truffa. Si realizzerebbe secondo il Codacons “un inganno e quindi una truffa a danno dei consumatori, messi nella impossibilità di percepire l’aumento a causa del truffaldino compenso tra diminuzione del prezzo dell’energia e aumento degli oneri”.
Il Codacons chiede di “tagliare per tutto il 2020 gli oneri di sistema”
La richiesta del Codacons è molto chiara: il Governo dovrebbe impegnarsi a “tagliare per tutto il 2020 gli oneri di sistema che pesano sulle bollette energetiche e con cui si finanziano i più disparati settori” in particolar modo per via del fatto che “milioni di famiglie a causa del coronavirus hanno subito una pesante riduzione del reddito e non riescono più a far fronte al pagamento delle utenze domestiche“.
Per l’Unione Nazionale Consumatori è un emendamento “vergognoso”
Ma il Codacons non è l’unica realtà che si erge a difesa del consumatore contro una proposta semplicemente dannosa e iniqua. Secondo quanto riportato da Agenpress infatti, per Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori, si tratta di un emendamento “vergognoso”.
Un quadro che viene così descritto dallo stesso Vignola: “per affrontare l’emergenza Covid è previsto un aumento degli oneri di sistema di luce e gas. Insomma, come fatto per i concerti, le palestre e i pacchetti turistici, ancora una volta i soldi vengono chiesti ai consumatori, facendogli svolgere il ruolo pubblico di sovvenzionare e finanziare chi è in difficoltà”.
Giusto il principio ma errata la sua applicazione
Quello di aiutare i nuclei che si trovano in maggiori difficoltà economiche in seguito all’emergenza sanitaria Covid-19 e quindi ai disastrosi effetti sull’economia prodotti dall’applicazione delle misure restrittive previste nella fase di lockdown, è in linea di principio un intento giusto e condivisibile, ad essere sbagliate sono però le modalità attraverso le quali lo si persegue.
È questo in linea di principio il nodo della questione: la finalità è “giusta e sacrosanta” ma la modalità di finanziamento della detrazione Irpef che ne deriverebbe è sbagliata, “con la previsione di una nuova componente degli oneri di sistema”.
Il provvedimento previsto dal decreto Rilancio, verrebbe infatti finanziato, stando all’emendamento presentato da Pd-M5s, mettendolo “a carico degli altri consumatori, che in questo periodo, tra cassa integrazione o serrande abbassate, non navigano certo nell’oro, rincarando le loro bollette”.
Eppure nelle prime fasi dell’emergenza sanitaria, con l’avvio delle più stringenti misure restrittive d’Europa, era stata avanzata proprio la proposta di sospendere “tutte le bollette di luce e gas. Una proposta a dir poco demagogica che avrebbe mandato in tilt il sistema. Certo che ora si esagera in senso opposto” fa notare ancora il responsabile del settore energia dell’UNC.
Inoltre, sempre secondo Vignola, il meccanismo proposto sarebbe “farraginoso e complicato” in quanto prevede “un’inspiegabile intervento di Arera ai fini di un fantomatico visto di conformità“. La richiesta dell’Unione Nazionale dei Consumatori chiede quindi il ritiro dell’emendamento e che “al suo posto, sia prevista, per tutti, la sospensione fino alla fine dell’anno degli oneri generali di sistema e delle componenti Terna sulle bollette di luce e gas”.
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