Dalla Commissione Ue è arrivato l’Ok alle misure previste dal decreto Liquidità, e lo Stato potrà quindi fornire garanzie per agevolare le imprese nell’accesso al credito. Il Governo ha infatti provveduto a pubblicare sul sito fondidigaranzia.it il modulo per fare richiesta di prestiti con garanzia del 100% fino a 25 mila euro.

Effettuando l’accesso al portale ed eseguendo il download del modulo da compilare, i lavoratori autonomi e le imprese con fino a 499 dipendenti, possono chiedere prestiti per i quali lo Stato farà da garante.

Purtroppo, come già accaduto con le domande per il bonus da 600 euro, che per l’enorme mole di accessi al sito hanno mandato KO il sistema dell’INPS, anche in questo caso i troppi accessi al portale hanno provocato un disservizio. La sezione Normativa e modulistica è infatti risultata inaccessibile per diverse ore.

Intanto l’Abi fa sapere che gli istituti di credito, dopo aver ricevuto il modulo, che può essere inviato anche via email, procederanno subito con l’erogazione dei finanziamenti senza attendere il via libera di Mediocredito centrale, che svolge la funzione di gestore del Fondo di garanzia.

La Commissione Ue, cui il Governo Conte ha inviato la notifica prima della pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto Liquidità, ha già fatto sapere che il provvedimento messo in campo dall’esecutivo italiano è “nell’ambito del quadro normativo temporaneo adottato dalla Commissione il 19 marzo 2020 e modificato il 3 aprile 2020”.

In altre parole le misure contenute nel decreto non sono risultate in contrasto con la normativa europea sugli aiuti di Stato. L’Ue aveva apportato una modifica al regolamento comunitario per far sì che gli Stati possano concedere prestiti alle aziende a interessi zero, e con garanzie che coprano fino al 100% del rischio.

Prima invece il regolamento fissava per gli aiuti di Stato un tetto al 90% del capitale, e c’era un limite massimo del 25% del fatturato dell’anno precedente. In Italia per il momento si è deciso di garantire la copertura totale solo per i prestiti fino a 25 mila euro.

Nella giornata di ieri, la Commissione Ue ha specificato che in seguito all’accordo raggiunto nel corso dell’ultimo Consiglio dei Ministri “il sistema di garanzia italiano con un budget fino a 200 miliardi di euro consentirà garanzie pubbliche su nuovi prestiti e sul rifinanziamento di prestiti esistenti per tutte le imprese, comprese le grandi società”.

Grazie a questa misura e agli interventi volti a “sostenere i lavoratori autonomi, le Pmi e le società a media capitalizzazione colpite nel contesto dell’epidemia di coronavirus” sarà possibile aiutare le imprese “a coprire il capitale circolante immediato e le esigenze di investimento in questi tempi difficili”.

Dall’Ue arriva anzitutto l’Ok che riguarda la garanzia pubblica che attraverso la Sace verrà applicata ai finanziamenti necessari alle imprese per fronteggiare le conseguenze economiche dell’emergenza coronavirus. Arriva poi il via libera riferito allo schema adottato per sostenere finanziariamente le imprese con fino a 499 dipendenti.

Nel frattempo è arrivata la comunicazione dell’Abi, in cui leggiamo: “con lettera circolare già diffusa questa mattina a tutti gli associati, ha comunicato alle banche che la Commissione europea ha approvato questa notte l’indispensabile autorizzazione prevista dal Decreto legge n. 23 dell’8 aprile 2020 per rendere operative le importanti misure a sostegno della liquidità delle imprese danneggiate dall’emergenza del Covid-19”.

Per il ministro per gli Affari Europei, Enzo Amendola, si tratta naturalmente di “una buona notizia”. “La commissione europea ha autorizzato in tempi record gli aiuti di Stato di 200 miliardi previsti dal Decreto imprese. Misure del Governo che permettono una forte iniezione di liquidità a favore del tessuto produttivo delle Pmi e dei lavoratori autonomi” ha dichiarato il ministro.

Sempre il ministro Amendola ha anche definito “positiva la reazione immediata di Abi, che ha subito diramato le conseguenti disposizioni per il sistema bancario italiano al fine di sostenere le aziende e i lavoratori in questa fase delicata per il Paese”.

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