Il Reddito di Cittadinanza è una misura fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle, che ne ha fatto il proprio cavallo di battaglia, approvata dal primo Governo Conte, a trazione M5s-Lega. L’obiettivo è quello di contrastare la povertà, e al contempo favorire l’ingresso nel mondo del lavoro dei disoccupati, anche attraverso la riorganizzazione dei Centri per l’Impiego.

Il Reddito di Cittadinanza permette ai disoccupati che possiedono i requisiti previsti dalla legge, di ricevere un accredito di 780 euro mensili, che possono però subire dei ritocchi a seconda del reddito ISEE dell’avente diritto.

Per poter ricevere l’accredito è necessario richiedere e quindi essere in possesso della Carta Reddito di Cittadinanza, come stabilito dal decreto 4/2019, che definisce quali sono le regole alla base dell’erogazione del sussidio da parte dello Stato, con tutti i dettagli che riguardano come e per l’acquisto di quali beni si possono usare i soldi del Rdc.

La Card Reddito di Cittadinanza è quindi uno strumento indispensabile per poter fruire di questa misura di contrasto alla povertà. All’aspetto la carta si presenta come una comunissima carta plastificata, è dotata di microchip, non presenta il nominativo del suo possessore, ed appartiene al circuito di Poste Italiane bancomat da cui il colore giallo che la caratterizza.

In sintesi si può usare la carta del reddito di cittadinanza per acquistare tutti i beni di prima necessità, dagli alimenti alle medicine, e per pagare naturalmente tutte le utenze, quindi luce, gas, acqua, così come l’affitto. Il reddito di cittadinanza non può essere speso invece in giochi a premi, nè per fare shopping online.

Carta Reddito di Cittadinanza, quando viene fatto l’accredito

Vediamo prima di tutto quando viene fatto l’accredito della somma spettante al disoccupato che ha presentato regolare domanda per il Reddito di Cittadinanza, in seguito all’approvazione della stessa da parte dell’INPS.

Come lo stesso numero uno dell’INPS, Pasquale Tridico, ha confermato, l’accredito avviene entro la fine del mese successivo a quello in cui la domanda è stata presentata. Quindi chi ha presentato la domanda nel mese di gennaio riceverà la prima mensilità intorno alla metà del mese di febbraio e così via.

Nel caso della prima mensilità, il disoccupato riceve l’accredito contestualmente alla consegna della Carta del Reddito di Cittadinanza, che viene recapitata attraverso il servizio di Poste Italiane. 

Come funziona la Carta Reddito di Cittadinanza

In un primo momento si era pensato di utilizzare per il Reddito di Cittadinanza la Tessera Sanitaria, successivamente però si è deciso di optare per una carta realizzata ad hoc, e così è stato infatti stabilito dal decreto 4/2019 poi convertito in legge.

Di seguito elenchiamo le principali caratteristiche della Carta Reddito di Cittadinanza

  • Si tratta a tutti gli effetti di un bancomat e come tale è possibile utilizzarla per effettuare pagamenti in tutte le attività commerciali che dispongono del Pos
  • Essendo dotata di microchip, come tutte le carte dei circuiti postali e bancari, permette l’accredito del denaro, e quindi di quanto spetta mensilmente al beneficiario del reddito di cittadinanza
  • È uno strumento che permette la tracciabilità delle operazioni, e quindi la massima trasparenza in merito alle modalità in cui il denaro ivi accreditato viene speso
  • Limita le operazioni di pagamento all’ambito delle attività commerciali situate sul territorio italiano.

Cosa si può comprare con la Carta Reddito di Cittadinanza?

Vediamo quindi come possono essere spesi i soldi che il disoccupato riceve mensilmente con l’accredito del reddito di cittadinanza. Il denaro può essere utilizzato per:

  • Comprare beni di consumo di prima necessità, quali generi alimentari, carburanti, abbigliamento
  • Pagare le utenze domestiche
  • Pagare il canone di affitto o la rata del mutuo relativo alla abitazione principale dove si ha la propria residenza

È anche possibile effettuare dei prelievi di denaro ma entro i limiti imposti dalla legge sul reddito di cittadinanza. Per il disoccupato che vive da solo, il massimo che è possibile prelevare con la carte del reddito di cittadinanza è di 100 euro al mese. La soglia però cresce a seconda del numero di persone che compongono il nucleo familiare.

Il calcolo attraverso il quale si determina qual è l’esatto importo che è possibile prelevare mensilmente con la carta del reddito di cittadinanza prende in considerazione non solo il numero dei componenti del nucleo familiare, ma anche altri aspetti che riguardano la tipologia dei componenti stessi, inseriti nella cosiddetta scala di equivalenza.

Il reddito di cittadinanza, è bene ribadirlo, non può essere utilizzato per tentare la sorte al gioco. I giochi che prevedono vincite in denaro sono assolutamente esclusi dalle spese che si possono sostenere con il sussidio.

La lista degli articoli che si possono comprare con la carta del reddito di cittadinanza è in costante aggiornamento. Così come viene aggiornata quella che riporta le spese non autorizzate.

Con la carta del reddito di cittadinanza si possono comprare:

  • Telefoni cellulari, smartphone e tablet
  • Mobilio
  • Libri
  • Giocattoli
  • Abbigliamento
  • Vino

Non si può spendere il reddito di cittadinanza invece per acquistare

  • Superalcolici
  • Abbonamenti siti streaming (Spotify, Netflix)
  • Accessori quali borse, collane, bracciali
  • Gioielli e preziosi

Come pagare con la Carta Reddito di Cittadinanza

Utilizzare la carta del reddito di cittadinanza in realtà è molto semplice perché funziona più o meno come un qualsiasi bancomat. Quando ci si reca ad esempio in un supermercato per fare la spesa, non si deve far altro che esibire la carta e il cassiere provvederà all’addebito dell’importo.

L’Inps ha anche introdotto sul sito il simulatore reddito di cittadinanza Inps, grazie al quale si può verificare in anteprima se si ha diritto o meno al sussidio. Il simulatore, attraverso l’inserimento dei dati richiesti, permette all’utente di sapere se ha diritto al reddito oppure alla pensione di cittadinanza, e quale sarebbe l’importo eventualmente corrisposto in caso di approvazione della domanda.

Si può fare la verifica online sul sito dell’INPS relativamente a requsiti e importi sia usando i dati della DSU già presentata e convalidata dall’INPS (in questo caso è necessario essere in possesso del Pin INPS, SPID o CNS) oppure tramite l’ISEE attraverso l’inserimento di dati derivanti da autodichiarazione, ed in questo secondo caso non occorre avere il Pin INPS.

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