Un tema molto caro al Movimento 5 Stelle, che alla Legge Fornero ha promesso battaglia sin dall’inizio. Ma ancora oggi, la tanto osteggiata riforma delle pensioni varata nel 2011 dall’allora Governo Monti è al suo posto.

Così, proprio sul tema pensioni non di rado i rappresentanti del Movimento 5 Stelle rilasciano dichiarazioni incoraggianti, che lasciano intravedere la possibilità che questa legge ben poco amata dagli Italiani, venga finalmente e definitivamente messa da parte. Tutt’altro che incoraggiante però un recente post scritto sulla pagina facebook ufficiale del Movimento, col quale sembra si voglia lasciar intendere che la missione è già stata compiuta.

Il traguardo raggiunto con Quota 100, che ha permesso il pensionamento anticipato di moltissimi lavoratori non è messo in discussione, cionondimeno la Legge Fornero è ancora valida e vige tutt’ora. Per capirsi: per superare la Fornero serve una riforma del sistema pensionistico, che al momento rispetta ancora le regole fissate dal Governo Monti.

Con la Legge Fornero infatti si porta a termine un percorso che aveva avuto inizio con la riforma delle pensioni del Governo Dini del 1996, completando il passaggio da un sistema retributivo ad un sistema contributivo. Quota 100 non ha apportato alcuna variazione in tal senso, ma ha sicuramente il merito di aver abbassato l’età pensionabile.

Di questo il Governo Conte bis è pienamente consapevole, ed è per questo che alcune settimane fa è stato la stessa Ministra del Lavoro, la 5 Stelle Nunzia Catalfo, ad annunciare l’avvio di un tavolo di confronto con i sindacati, con lo scopo di muoversi verso una nuova riforma delle pensioni, che possa di fatto permettere un accantonamento definitivo della Legge Fornero.

Grazie alla nuova riforma delle pensioni si potranno raggiungere gli obiettivi per i quali Quota 100 non può essere sufficiente. Ed è la stessa ministra Catalfo a chiarire il punto.

Quota 100 e Legge Fornero, il post dei 5 Stelle

In questi giorni è apparso sulla pagina Facebook ufficiale del Movimento 5 Stelle un post col quale si annuncia che Quota 100 resterà in vigore, contrariamente a quanto si mormorava nelle ultime settimane, ma si cita anche la riforma della Fornero.

Qualcuno forse si è dimenticato cosa fu la Legge Fornero, il simbolo di una crisi scaricata interamente sui cittadini” recita il post del Movimento 5 Stelle “una legge illogica e irresponsabile che in questi anni ha costretto alla disoccupazione decine di migliaia di giovani e ha ricompensato persone che hanno lavorato per oltre quarant’anni con l’incertezza più totale”.

Fu il Governo Monti a varare quella riforma, con il chiaro obiettivo di sanare i conti pubblici seguendo a bacchetta le regole di austerity imposte dall’Europa. Nulla da eccepire quindi sul modo in cui la riforma viene descritta, ma sul fatto che se ne parli al passato, come se la legge Fornero fosse stata scalzata da Quota 100, quando così non è.

Grazie a Quota 100 molti lavoratori italiani hanno potuto pensionarsi anticipatamente, rispetto a quanto previsto dalla Fornero, e su questo non ci piove, ma la riforma Fornero ha anche completato il passaggio al sistema contributivo.

Ad ogni modo nel 2019 sono stati circa 260 mila i lavoratori che hanno potuto beneficiare dei nuovi limiti introdotti con Quota 100, e per il 2020 saranno, secondo le stime, altri 246 mila. Inoltre nella Legge di Bilancio è stato previsto anche l’aumento della pensione minima anche grazie alla pensione di cittadinanza.

Come si supera la Legge Fornero

Un abbassamento dell’età pensionabile è sicuramente auspicabile per una lunga serie di ragioni, a cominciare proprio dalla creazione di nuovi posti di lavoro, ma come si supera la Legge Fornero?

L’attuale esecutivo ha confermato Quota 100 fino al 31 dicembre 2021. Le modifiche che si apportano al sistema pensioni con Quota 100 sono infatti considerate dal Movimento 5 Stelle uno dei “pilastri dell’Italia di oggi e di domani” ma nel Governo non tutti la pensano allo stesso modo, a cominciare proprio dal sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta.

Quota 100 riduce l’età pensionabile permettendo a decine di migliaia di lavoratori di andare in pensione anticipatamente rispetto a quanto previsto dalla Legge Fornero, e in questo modo permette la creazione di altrettanti posti di lavoro, favorendo anche quel processo di innovazione tecnologica per il quale un ricambio generazionale è di fondamentale importanza.

Ma la domanda è: lo Stato riesce a sostenere i costi di Quota 100? Inoltre la Legge Fornero è ancora al suo posto, e per poterla davvero superare serve una vera riforma delle pensioni, come ad esempio Quota 41, che abbasserebbe ulteriormente il requisito contributivo che permette di accedere alla pensione anticipata, un obiettivo che purtroppo non sarà facile raggiungere nell’immediato futuro.

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