Inizia il nuovo anno, e passate le feste il pensiero va subito agli appuntamenti con il fisco. Vediamo quindi quali sono le tasse che i contribuenti saranno tenuti a versare a gennaio 2020, all’indomani dell’approvazione della nuova Legge di Bilancio varata dal secondo Governo Conte.
Pagamento di Iva, Irpef e Inps
È questo il primo appuntamento per i contribuenti, con la scadenza fissata al 16 gennaio per il pagamento dell’Irpef dovuto da imprese, datori di lavoro e liberi professionisti che sono tenuti a pagare Iva, Irpef e Inps.
Ai lavoratori indipendenti spetta il pagamento delle competenze Iva relative al mese di dicembre 2019 attraverso la compilazione del modello f24 con il codice tributo 6012, nonché il versamento delle ritenute alla fonte operate dai sostituti d’imposta a titolo di acconto sui redditi da lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese di dicembre 2019, comprendenti Irpef più addizionali comunali e regionali.
Anche il pagamento di queste imposte dovrà avvenire presentando il modello f24 compilato con il codice tributo 1040. I datori di lavoro invece dovranno versare i contributi Inps relativi ai dipendenti per le retribuzioni corrisposte a novembre 2019.
Imposta di bollo e fatture elettroniche
Il 20 gennaio scade invece il pagamento relativo all’imposta di bollo dovuta per le fatture elettroniche che sono state emesse nell’ultimo trimestre del 2019, ma solo se di importi superiori a 77,47 euro.
Si tratta dell’ultimo pagamento relativo ad un periodo di tre mesi, per quel che riguarda le fatture elettroniche di importi che non superano i 1.000 euro. Infatti, secondo quanto stabilito con il decreto n. 124 del 2019, i pagamenti avverranno da ora in avanti semestralmente, con due scadenze l’anno fissate al 16 giugno e al 16 dicembre.
Per quel che concerne importi che superano i 1.000 euro invece resta tutto invariato, con i pagamenti trimestrali che avvengono il 20 dei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre.
Ravvedimento operoso
Il ravvedimento operoso breve, riservato a chi non ha provveduto al pagamento dell’acconto Iva relativo al mese di dicembre 2019, ha scadenza fissata per il 27 gennaio 2020.
È questa l’ultima data entro la quale è possibile regolarizzare la propria posizione per quel che riguarda il versamento dell’acconto Iva per l’anno 2019. All’importo dovuto non corrisposto, o corrisposto in misura non sufficiente, si vanno ad aggiungere gli interessi legali e la sanzione ridotta a un decimo del minimo.
Inoltre sempre al 27 gennaio è fissata la scadenza per la presentazione del modello 770/2019 tardivo, che se rispettata permette al contribuente di sanare la sanzione minima prevista da 250 euro con ravvedimento operoso. In questo caso l’importo dovuto con ravvedimento entro 90 giorni sarà pari alla sanzione ridotta ad 1/10 di quella ordinaria, per un totale di 25 euro.
Il canone Rai
Un altro appuntamento che arriva già nel mese di gennaio 2020 è quello che riguarda il pagamento del canone Rai, che quest’anno comporta un esborso di 90 euro a nucleo familiare, a meno che, naturalmente, non si possieda una Tv, oppure si rientri nei limiti di età e di reddito previsti dalla legge.
Come da alcuni anni ormai, il pagamento del canone Rai avviene contestualmente a quello dell’energia elettrica. Il contribuente non dovrà quindi pagare il canone separatamente, e se per la bolletta dell’elettricità ha impostato la domiciliazione bancaria, insieme a quanto dovuto per la corrente, nel mese di gennaio verrà addebitato anche il canone.
In alcuni casi invece, se ad esempio l’intestatario della bolletta elettrica non fa parte del nucleo familiare, il canone Rai deve essere pagato a mezzo F24, ma la scadenza non cambia. Eventuali dichiarazioni per ottenere l’esenzione dal pagamento del canone RAI dovranno essere fatte pervenire entro il 31 gennaio 2020.
Una delle categorie che hanno diritto all’esenzione dal canone Rai è quella degli anziani di età superiore ai 75 anni, purché non superino la soglia di reddito degli 8 mila euro annui, come stabilito dal recente decreto emanato dal Ministero di Economia e Finanza.
Il Sistema Tessera Sanitaria
L’ultima scadenza è quella del 31 gennaio 2020 e riguarda l’invio dei dati relativi al Sistema Tessera Sanitaria che verranno poi inseriti nel modello 730 precompilato.
Gli operatori sanitari saranno tenuti ad inviare le informazioni relative agli importi percepiti per le spese santarie sostenute dal sistema TS nel 2019. Tra i dati rientrano quelli che riguardano le ricevute di pagamento, gli scontrini fiscali e gli eventuali rimborsi relativi alle spese sanitare che ciascun assistito ha sostenuto nel corso dell’anno 2019.
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