Molte novità nell’ambito delle detrazioni fiscali, con la manovra economica 2020 al vaglio della maggioranza giallo-rossa, con un bel giro di vite che colpisce sopratutto i redditi alti. I bonus fiscali verranno infatti drasticamente ridotti per le famiglie con reddito superiore ai 120 mila euro annui, mentre saranno completamente azzerati per quelle che superano i 240 mila euro.

Niente sconti fiscali nemmeno per mandare i figli in palestra, o per pagare le tasse di iscrizione all’Università. Stesso destino per le detrazioni per spese riguardanti la cura degli animali domestici, o quelle sostenute per funerali. Ma la lista è lunga, e tocca le detrazioni previste per le assicurazioni vita nonché per le donazioni liberali.

E così il secondo governo di Giuseppe Conte dà il via alla cosiddetta tax expenditures, che prevede il riordino degli sconti fiscali previsti dal nostro ordinamento giuridico, inserito nella Legge di Bilancio 2020. Un bel gruzzolo del valore complessivo di oltre 75 miliardi di euro, quello che lo Stato spende ogni anno per garantire detrazioni fiscali su oltre 600 capitoli di spesa.

I primi ad accusare il colpo saranno i redditi alti. Le famiglie che dichiarano oltre 120 mila euro l’anno si vedranno ridurre drasticamente gli sconti fiscali, in “misura decrescente al crescere del reddito complessivo”. Al raggiungimento della soglia di reddito pari a 240 mila euro annui poi le detrazioni si azzerano del tutto, ma con alcune eccezioni.

Si tratta di due sole eccezioni per l’esattezza: la prima riguarda le spese per gli interessi dei mutui sulla prima casa, l’altra le spese sanitarie. Si tenga conto che da sole queste due voci di spesa valgono circa il 25% dell’intera quota delle dertazioni fiscali sul groppone dello Stato, pari a circa 20 miliardi di euro. In questi due casi quindi il reddito non viene preso in considerazione nell’applicazione della detrazione.

Il calcolo del reddito complessivo utile volto a stabilire la misura delle detrazioni fiscali previste dalla legge viene effettuato sul modello di quello per le detrazioni per carichi di famiglia e per quelle per redditi di lavoro, risulta quindi pari al reddito assunto al netto di quello derivante dall’unità immobiliare classificata come prima casa.

Non vengono toccati poi i bonus che riguardano la riqualificazione energetica degli edifici, né quelli per le ristrutturazioni edilizie, che conservano le aliquote tra il 50% ed il 60%. Stesso discorso anche per il sismabonus e per alcune tipologie di erogazioni liberali che rimangono al 24%.

Le detrazioni che risultano ridotte in base al reddito, fino ad azzerarsi oltre i 240 mila euro annui, sono quelle relative a spese veterinarie, quelle relative a spese per attività sportive dei figli, quelle per le spese sostenute per servizi di interpretariato per soggetti riconosciuti sordomuti, così anche per le spese sostenute per i funerali, per corsi di istruzione universitaria, per la frequentazione di scuole d’infanzia del primo ciclo d’istruzione e per la scuola secondaria di secondo grado.

Stretta contro le truffe online

C’è anche una proposta di modifica, con prima firma di Fratelli d’Italia, già approvata al Senato con la quale si rafforzano i poteri della Consob contro le truffe su internet. Si permette quindi all’Authority di oscurare siti web che vendano o promuovano la vendita di “prodotti finanziari diversi da quelli comuitari” o che agiscano in violazione delle norme della Consob stessa.

Fondo per le Olimpiadi 2026

In vista delle Olimpiadi Invernali 2026, le Regioni Veneto, Lombardia, Trento e Bolzano avranno la possibilità di attingere ad un Fondo per gli investimenti di un miliardo di euro finanziato con la manovra economica. Le risorse sono spalmate in sette tranche, con un finanziamento di 50 milioni di euro nel 2020 per iniziare, più 50 milioni divisi in 3 anni per la Ryder Cup di Roma del 2022.

Rimborsi per le bollette sbagliate

La misura prevede anche che i gestori di telefonia, ma anche quelli che offrono servizi come energia elettrica, gas, acqua o rete internet, siano tenuti a rimborsare le vittime delle cosiddette “bollette pazze” con un aggravio di una penale del 10% sull’importo del pagamento non dovuto.

Quote rosa

Per aiutare le donne ad entrare nei cda delle società quotate si provvede con l’aumento delle quote rosa dal 30% al 40%. A ritenere che il gentil sesso abbia bisogno di simili agevolazioni il partito di Matteo Renzi, Italia Viva, che con un emendamento mira a potenziare la legge del 2011 Golfo-Mosca sulle quote rosa.

Bonus eccellenze scolastiche

Arriva anche un bonus destinato alle eccellenze scolastiche. Il suo esordio è previsto per il 2020, e consisterà in sconti fiscali per le imprese che assumono studenti modello. Inoltre, sempre in ambito scolastico, crescono i contributi delle borse di studio universitarie, che vanno da 16 a 31 milioni nel 2020.

Più soldi per il Fondo per la non autosufficienza

Tra le novità contenute nella manovra anche un aumento del Fondo per la non autosufficienza, che cresce nel 2020 di altri 20 milioni di euro, passando quindi dai 50 ai 70 milioni. Nel 2021 però si farà un enorme passo avanti, passando a 200 milioni per arrivare poi a 300 milioni nel 2022.

Nasce il fondo “Cresci al Sud”

Per arginare il fenomeno dell’esodo dal sud verso il nord Italia in cerca di migliori opportunità, nasce il fondo “Cresci al Sud”, che consiste in un finanziamento del valore di 250 milioni di euro tra il 2020 e il 2021 per sostenere la crescita di piccole e medie imprese situate nel sud Italia. La gestione del fondo sarà affidata all’Agenzia nazinale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di imprese-Invitalia.

Monopattini elettrici e Biciclette

Italia Viva ha proposto un emendamento che è già stato approvato in commissione al Senato, attraverso il quale si equiparano i monopattini elettrici alle biciclette. A partire dal 2020 quindi i monopattini elettrici potranno circolare liberamente a patto di rispettare il codice della strada, esattamente come avviene per le biciclette.

Fondo per il funzionamento dei piccoli musei

Il Movimento 5 Stelle ha proposto un emendamento per istituire il Fondo per il funzionamento dei piccoli musei, attraverso il quale, con una dotazione di 2 milioni di euro annui a partire dal 2020, si contribuisce all’abbattimento delle barriere architettoniche, alla manutenzione e all’accoglienza dei visitatori.

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