Il bonus Tv rientra tra le novità introdotte con la legge di Bilancio 2019, vale a dire con la manovra economica dell’anno scorso. Riguarda però un bonus del quale si può iniziare ad usufruire a partire dal mese di dicembre 2019, in pratica a partire da ora, o quasi.
Ma cos’è esattamente il bonus TV, a cosa serve e come funziona? Si tratta di un bonus sconto sull’acquisto di televisori Dvb-T2, smart Tv e decoder al quale si può accedere se si hanno i requisiti ISEE richiesti. A cosa serve quindi all’atto pratico? A favorire il passaggio e l’adeguamento dei televisori in uso nelle nostre case alla nuova tecnologia tv Dvb T2, oppure ai nuovi decoder per il digitale terrestre.
Il governo giallo-verde, insomma il primo governo Conte per intendersi, ha stanziato fondi per un totale di 25 milioni di euro per il triennio 2019-2022, somme delle quale gli aventi diritto potranno usufruire attraverso i bonus televisori e decoder.
Il bonus è valido a partire dal 18 dicembre 2019 e fino al 31 dicembre 2019, ma sarà fruibile anche nello stesso periodo del 2020, del 2021 e del 2022. Come si presenta il bonus Tv? Si tratta di uno sconto di 50 euro sul prezzo di acquisto ottenuto attraverso il bonus switch-off, che serve per coprire parte dei costi che le famiglie italiane dovranno sostenere entro il mese di luglio 2022.
Per chi non ne fosse al corrente, le famiglie italiane si troveranno a dover acquistare nuovi televisori Dvb T2 o nuovi decoder entro la data del 1° luglio 2022 in quanto le attuali apparecchiature di ricezione televisiva, vale a dire televisori o decoder che sono dotati della vecchia tecnologia Dvb T1, diventeranno obsoleti e dovranno essere sostituiti.
Il motivo è presto detto. Entro il luglio 2022 i vecchi apparecchi, anche se acquistati solo qualche anno fa in fin dei conti, non saranno più in grado di ricevere il segnale tv. I vecchi televisori, con il passaggio obbligatorio al nuovo digitale terrestre 2.0, e per l’esattezza alle frequenze mobili comprese tra i 694 e i 790 MHz, non saranno più in grado di trasmettere trasmissioni tv e di ricevere i canali che ora ricevono senza problemi.
Le nuove frequenze permetteranno anche una migliore copertura per tutti i dispositivi mobili, quali smartphone, iPhone, o tablet, ma non solo, perché anche la qualità visiva e sonora dei contenuti che vedremo in Tv farà un grande passo avanti, con risoluzione audio e video notevolmente migliorate.
Ed ecco come si arriva al bonus Tv, anche chiamato bonus switch-off o bonus Tv 2020, sebbene il bonus di cui si andrà ad usufruire nell’immediato futuro riguarderà il 2019, e per la precisione, come anticipato, la seconda metà del mese di dicembre, dal 18 in poi.
Cos’è il bonus Tv 2019 e come funziona
Abbiamo capito che il bonus tv 2019 serve a finanziare il passaggio obbligato a nuovi dispositvi, tv o decoder, per la ricezione del segnale Tv, in vista del passaggio, a partire dal mese di luglio 2022, al nuovo digitale terrestre 2.0 che si sposta sulle frequenze tra i 694 e i 790 MHz.
In pratica tutte le famiglie che oggi hanno una Tv che non è dotata della tecnologia Dvb T2 non saranno più in grado di ricevere i canali che ricevono oggi. Ecco il perché del bonus tv insomma, ma come funziona di preciso?
Si tratta di un contributo economico inserito nella legge di Bilancio 2019, che troviamo nell’articolo 89. A partire dal 18 dicembre 2019 alle famiglie con reddito ISEE non superiore a 20 mila euro spetta un bonus del valore di 50 euro, da sfruttare per provvedere all’acquisto di una nuova Tv, o di un decoder di ultima generazione.
Bonus Tv 2019, a chi spetta?
Come abbiamo accennato, il bonus Tv 2019 non spetta a tutti, ma solo ai cittadini che rientrano in determinate soglie di reddito, e per l’esattezza devono avere i seguenti requisiti:
- Devono essere residenti in Italia
- Devono avere un reddito ISEE che non superi i 20 mila euro
Ci sono poi delle limitazioni al bonus Tv. Prima di tutto sarà riconosciuto un solo contributo per nucleo familiare. Un solo utente per nucleo familiare avrà la possibilità di accedere al buono sconto di 50 euro, e il bonus potrà essere sfruttato una sola volta, cioè per l’acquisto di un solo apparecchio, e solo nell’arco di tempo che va dal dicembre 2019 al dicembre 2022, e in ogni caso non oltre l’esaurimento delle risorse stanziate, che come anticipato ammontano a 25 milioni di euro.
Come richiedere il bonus TV 2019
Tutti i cittadini che rientrano nelle soglie di reddito ISEE e che sono interessati al nuovo digitale terrestre possono richiedere il bonus tv 2019 dal 18 dicembre, ed utilizzarlo per l’acquisto di nuovi televisori, smart TV o decoder digitali di ultima generazione.
Tutto quello che si deve fare per usufruire del bonus tv è presentare al rivenditore la dichiarazione sostitutiva, vale a dire un’autocertificazione con la quale si dichiara, sotto la propria responsabilità, che il proprio nucleo familiare non supera la soglia ISEE stabilita dal decreto, e che nessun componente dello stesso nucleo familiare abbia già usufruito del bonus.
Per presentare tale richiesta al rivenditore sarà possibile scaricare direttamente dal sito web del Ministero dello Sviluppo Economico, l’apposito modulo da compilare, che verrà messo online nei prossimi giorni, e comunque entro il 18 dicembre.
Bonus Tv 2019: 50 euro di sconto per comprare smart Tv e decoder
Alcuni dettagli che riguardano l’esatto funzionamento del bonus Tv 2019 non sono stati ancora resi noti. Si attende infatti la pubblicazione del decreto Mise contenente le indicazioni dettagliate sulle modalità di applicazione degli sconti previsti dalla nuova normativa approvata con la manovra economica 2019.
Nel frattempo vediamo in che modo su può sfruttare il bonus, e quali sono i dispositivi che possiamo acquistare con lo sconto di 50 euro.
Iniziamo però col dire quale tipologia di dispositivi è presente oggi nelle case degli italiani. Si tratta fondamentalmente di due tipi di televisori:
- TV dotate della tecnologia Dvb T1
- TV dotate della tecnologia Dvb T2
Invece, a partire dal mese di luglio 2022 saranno in grado di ricevere il segnale televisivo solo due tipologie di TV:
- TV dotate della tecnologia Dvb T2
- TV con decoder con nuovo digitale terrestre 2.0
Il motivo, come accennato prima, è il passaggio dalle vecchie frequenze a quelle nuove. Tutti i canali tv quindi traslocheranno dalle vecchie frequenze sulla banda 470-690 MHz alle nuove frequenze sulla banda da 694 a 790 MHz.
Ed ecco quindi in che modo si può utilizzare il bonus. Serve e deve necessariamente essere utilizzato per provvedere all’acquisto di dispositivi in grado di trasmettere il segnale Tv sulla nuova banda di frequenze.
Bonus TV 2019, ecco quando si parte
Sono stati stanziati 25 milioni di euro per il triennio che va dal dicembre 2019 al dicembre 2022 per il bonus switch-off, una somma che il governo prevede di recuperare almeno in parte grazie alla vendita delle frequenze, e saranno poi assegnati in conformità alle normative Ue che disciplinano gli aiuti statali.
Il contributo economico previsto per lo switch-off obbligatorio, serve per alleggerire almeno in minima parte, la spesa che le famiglie dovranno sostenere per dotarsi di dispositivi in grado di trasmettere sulle nuove frequenze del digitale 2.0.
Il bonus switch off consiste di un contributo destinato all’utente finale nel momento in cui provvede all’acquisto di “apparecchiature di ricezione televisiva” in base a quanto stabilito dal decreto legge numero 16 del 2012, e dovrebbe entrare in vigore a partire dal 18 dicembre 2019, per una validità di tre anni in tutto.
L’utente finale viene traghettato verso le nuove tecnologie attraverso diversi passaggi obbligati.
- a partire dal 1° gennaio 2017 in Italia non è consentita la vendita di televisori che non siano dotati di tecnologia Dvb-T2-Hevc
- tra il 2020 e il 2021, per un periodo di circa 2 anni, funzioneranno sia i televisori dotati della vecchia tecnologia che quelli in grado di sfruttare la nuova
- nel 2022 verranno definitivamente spente le vecchie frequenze, come riportato nella nota emanata dal Mise, e si passerà alle frequenze sulla banda a 700 Mhz, e alla costruzione del Mux1 della Rai per aree geografiche
- a partire dal mese di luglio 2022 si passerà a tutti gli effetti alle nuove frequenze, e tutti i vecchi dispositivi, decoder e tv, non saranno più in grado di trasmettere il segnale.
Quando arriva il nuovo digitale terrestre? Le tappe regione per regione
In Italia il digitale terrestre 2.0 non arriverà in tutte le città contemporaneamente. In alcune regioni il passaggio avverrà prima che in altre, ed è per questo che abbiamo stilato un breve calendario del nuovo digitale.
- 2020: dal 1° gennaio al 31 maggio passano al nuovo digitale Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania e Sardegna
- 2020: dal 1° giugno al 31 dicembre passano al nuovo digitale Lombardia (eccetto Mantova e provincia), Piemonte, Valle d’Aosta più le province di Piacenza, Trento e Bolzano
- 2021: dal 1° gennaio al 30 giugno passano al nuovo digitale la Sicilia e le province di Reggio Calabria, Vibo Valentia e Catanzaro
- 2021: dal 1° settembre al 31 dicembre passano al nuovo digitale Veneto, Friuli-Venezia-Giulia, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e le province di Mantova, Cosenza e Crotone.
Arriva il nuovo digitale terrestre, come sapere se si deve cambiare TV
Abbiamo detto che arriva il nuovo digitale terrestre, che chiamiamo digitale 2.0, e che i vecchi televisori non saranno in grado di captarlo e quindi di trasmettere i programmi che siamo abituati a vedere in Tv. Ma cosa si intende con “vecchi televisori”? Si tratta di quelli dotati di tecnologia DVb-T1 che in Italia non possono essere venduti già dal 1° gennaio 2017.
Quindi se non sia quale sia la tecnologia del tuo televisore, e non sai se devi cambiare Tv oppure no, basta seguire queste semplici indicazioni.
I televisori acquistati prima del 1° luglio 2016 potrebbero essere dotati della tecnologia Dvb T2, ma non è detto, quindi se dovesse essere non compatibile con il digitale 2.0 potrai rimediare acquistando un nuovo decoder.
I televisori acquistati dopo il 1° gennaio 2017 invece dovrebbero essere dotati della tecnologia Dvb T2 in quanto a partire da quella data ai negozianti è fatto divieto per legge di vendere televisori dotati della vecchia tecnologia Dvb T1, a meno che non siano venduti abbinati ad un decoder comunque compatibile con la nuova tecnologia Dvb T2.
In ogni caso consigliamo di controllare sempre, prima di comprare un nuovo televisore, quali sono le specifiche dell’apparecchio che si possiede, e se risulta dotato dello standard DVB-T2, oppure dell’ancor più recente codec H265/HEVC vuol dire che va bene anche per il nuovo digitale 2.0.
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