Proseguendo i nostri approfondimenti relativi al sistema pensionistico e alle varie riforme approvate, non è possibile non fare un accenno alla pensione anticipata 2019. Abbiamo analizzato diversi casi di come fare per andare in pensione anticipatamente; essi sono disponibili di seguito:

Per definizione possiamo dire che con pensione anticipata indichiamo quelle opportunità che sono offerte a tutti i lavoratori (che detengono determinati requisiti) di andare in pensione con largo anticipo. Questo vuol dire poter smettere di lavorare ancora prima di avere raggiunto l’età pensionabile. Come detto, per far questo, il lavoratore deve possedere determinati requisiti. Di seguito li analizzeremo.

Pensione anticipata o pensione di anzianità?

Parlare di pensione anticipata è la stessa cosa che parlare di pensione di anzianità. La legge Fornero del 2011 ha abolito la seconda per sostituirla con la prima.

Purtroppo per i contribuenti e i lavoratori, non cambia molto, se non il nome. Infatti, si tratta sempre e solo di una pensione che permette di smettere di lavorare ancora prima di avere raggiunto l’età pensionabile. Nel caso in cui si sceglie di avere la pensione anticipata non saprà più possibile per voi chiedere la pensione di vecchiaia.

Questo concetto è molto importante anche perché, diversamente, non avrebbe senza parlare di pensione e non avrebbe senso aver versato i contributi. Essi, infatti, sono validi al fine di recepire una sola pensione, eccezione fatta per la pensione di invalidità.

>>Tutti i dettagli sul sistema pensionistico e le novità sono disponibili su: Pensioni News: Ultime sulle Pensioni, sulle Pensioni Precoci e sulle Pensioni Quota 100

Chi ha diritto alla Pensione anticipata? Requisiti

Possono ricevere la pensione anticipata tutti i lavoratori, uomini e donne, a prescindere che abbiano prestato lavoro presso il settore pubblico o privato, o anche che abbiamo prestato la propria attività lavorativa in forma autonoma, da dipendente o da parasubordinato.

Al fine di richiedere tale pensione, si deve essere iscritti a un’assicurazione generale obbligatoria (Ago), presso l’Inps (inclusa anche la gestione separata) o anche presso una delle casse previdenziali professionali previste per alcune libere professioni. Al fine di richiedere questa pensione i contributi validi sono:

  • contributi ordinari;
  • contribuiti figurativi;
  • contributi volontari.

Solo possedendo i contributi è possibile richiedere la pensione anticipata a prescindere dall’età anagrafica.

Al fine di ottenerla conta aver versato i contributi per un periodo minimo. Esso varia in base al fatto che si tratti di lavoratori uomini o lavoratrici donne. Nello specifico abbiamo:

  • 42 anni e 10 mesi, se uomini;
  • 41 anni e 10 mesi, se donne.

Pensione anticipata con 41 anni di contributi: quando è possibile?

Possono usufruire della pensione anticipata anche i lavoratori con 41 anni di contributi versati, ma solo se ricade in una delle seguenti categorie:

  • lavoratore o lavoratrice precoce che abbiamo ha lavorato per almeno 12 mesi (anche non consecutivi) prima di avere compiuto 19 anni di età;
  • persone che hanno svolto lavori gravosi o usuranti;
  • soggetti che assistono parenti e affini disabili;
  • persona afflitta da invalidità civile certificata pari almeno il 74%;
  • disoccupato/a che a seguito di licenziamento non gode degli ammortizzatori sociali, per un periodo minimo di 3 mesi precedente alla domanda.

Secondo quanto stabilito dall’articolo 15 del decreto legge n. 4 del 28 gennaio 2019, convertito nella legge n. 26 del 28 marzo 2019, si parla di blocco dell’aumento degli anni di contribuzione necessari per andare anticipatamente in pensione. Infatti, l’aumento previsto per il 2019 che prevedeva di andare in pensione con:

  • 43 anni e 6 mesi per gli uomini;
  • 42 anni e 3 mesi per le donne;
  • 41 anni e 3 mesi per lavoratori e lavoratrici precoci.

Questo vale fino a quando non sarà riformato nuovamente il sistema pensionistico e quindi non arriveranno nuove leggi a disporre in modo diverso degli anni di contribuzione richiesti per andare in pensione. Al momento la legge prevede il blocco dell’età pensionabile fino al 31 dicembre 2026.

Pensione anticipata: come effettuare il calcolo?

Il calcolo della pensione di anzianità viene effettuato allo stesso modo di quello utilizzato per la pensione di vecchiaia. Nello specifico parleremo di:

  • Sistema pensionistico retributivo sino al 31 dicembre 1995 e contributivo per chi ha versato contributi per meno di 18 anni al 31 dicembre 1995;
  • Sistema pensionistico retributivo sino al 31 dicembre 2011, poi contributivo, per chi ha versato contributi per almeno 18 anni al 31 dicembre 1995;
  • Sistema esclusivo contributivo, per chi non ha contributi versati al 31 dicembre 1995.

Questo calcolo è stato introdotto dalla legge Fornero, la quale, aveva introdotto delle importanti decurtazioni sulla pensione anticipata al fine di scoraggiare tutti i lavoratori che volevano andare in pensione prima di avere compiuto 62 anni di età. Tutte le Leggi successive a questa riforma, hanno provveduto a tagliare tutte le decurtazione.

Pensione anticipata: come fare domanda?

Per presentare domanda di pensione, come visto si deve possedere determinati requisiti. In questo caso, la pensione anticipata può essere richiesta sulla base delle modalità utili per usufruire della pensione di vecchiaia.

Nello specifico parliamo di tre differenti soluzioni:

  1. Accesso diretto sul sito online dell’Inps tramite PIN dispositivo Inps;
  2. Per mezzo del contact center con numero verde Inps attivo 24 ore su 24, anche nei giorni festivi. In questo caso è possibile contattare il n° 803164 da rete fissa (senza costi di chiamata) oppure il numero 06 164164 da rete mobile (con costi variabili a seconda dell’operatore di telefonia);
  3. rivolgendosi a commercialisti, Caf, patronati.

E’ possibile richiedere la pensione anticipata nel caso in cui il soggetto ha terminato di svolgere la propria attività lavorativa da dipendente. Fanno eccezione i lavoratori autonomi, i quali, possono richiedere la pensione e allo stesso tempo, continuare a lavorare.

Pensione anticipata: quando arriva?

Secondo quanto disposto dalla normativa attuale, fino al 2026 la pensione anticipata sarà corrisposta a partire dal terzo mese successivo a quello di presentazione della domanda.

Ad esempio, le domande presentate entrano gennaio, verranno corrisposte a partire dal mese dall’1 aprile. Per domande presentate a febbraio dall’1 maggio, e così via.

Ci sono delle valide alternative alla pensione anticipata?

Certamente sì, in quanto la pensione anticipata non è l’unica via per andare in pensione prima di aver raggiunto l’età pensionabile. Ad esempio potreste scegliere di andare in pensione seguendo die differenti strade alternative:

  • APE (volontaria o social);
  • Quota 100.

Pensione anticipata: APE social e Ape volontaria

Il sistema APE è un anticipo della pensione di vecchiaia. Esso consente di ricevere una parte della futura pensione di vecchiaia prima di aver raggiunto l’età pensionabile.

Nel caso di APE volontaria essa potrà essere richiesta da tutti i soggetti con 63 anni di età e 20 di contributi. Al momento della presentazione della domanda, si deve avere un’età pari a 3 anni e 7 mesi in meno rispetto ai requisiti necessari per usufruire della pensione di Vecchiaia.

Si tratta di un sistema ancora valido fino alla fine di quest’anno.

Esso prevede una detrazione dall’importo mensile della pensione di vecchiaia una volta raggiunta che si è raggiunta l’età pensionabile. Si tratta a bene vedere di un prestito vero e proprio. In pratica, lo stato vi anticipa la pensione e una volta raggiunta la pensione di vecchiaia, lo stato trattiene una somma (rata) a titolo di rimborso di quanto concetto in precedenza. Si tratta di una vera e propria trattenuta che decurta la pensione mensile di vecchiaia.

Se invece si opta per l’APE social, anch’esso in vigore fino alla fine di quest’anno (2019), non sono previste decurtazioni sulla futura pensione, a prescindere che si tratti di una pensione di vecchiaia o anticipata.

Possono richiedere tale pensione, i soggetti che rientrano in una delle seguenti categorie:

  • disoccupati che non godono di ammortizzatori sociali da almeno 3 mesi;
  • persone che assistono parenti e/o affini disabili;
  • persone con invalidità certificata pari almeno al 74%;
  • soggetti che svolgono lavori gravosi.

Solo coloro che rientrano in una o più di queste quattro categorie possono richiedere l’APE social ma solo nel caso in cui abbiano:

  • 63 anni di età e 30 di contributi (36 anni di contributi nel caso di chi ha svolto lavori gravosi) per gli uomini;
  • 63 anni di età e 28 di contributi se donne con figli.

L’APE social non comporta trattenute sulla futura pensione mensile, perché i costi dell’anticipo sono sostenuti dallo Stato e non vengono addebitati alla persona in pensione.

Pensione anticipata con Quota 100

Infine, l’ultima riforma pensionistica che analizziamo è quella di Quota 100, la quale permette di andare in pensione con almeno 38 anni di contributi e almeno 62 anni di età.

Essa, rispetto alla pensione anticipata, richiede meno anni di contribuzione. Soprattutto nel caso in cui si tratti di lavoratori precoci, essi possono richiedere un’età più alta di quella della pensione anticipata con la formula della Quota 41.

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