La legge 104 è la normativa di riferimento in materia di disabilità. Il fine della legge 104/92 è quello di prestare assistenza ai familiari con il fine di tutelare l’integrazione sociale e i diritti delle persone con diversi problemi. Questi sono definiti portatori di handicap.
Legge 104: a chi spettano le agevolazioni?
La legge 104 92 prevede dei permessi retribuiti spettanti a tutti i lavoratori dipendenti che si trovano in una delle seguenti condizioni:
- disabili in situazione di gravità;
- genitori, anche adottivi o affidatari, di figli disabili che versano in gravi condizioni;
- coniuge, parenti o affini entro il 2° grado di familiari disabili con situazione grave.
Il diritto ad usufruire della legge 104 è esteso ai parenti e agli affini entro il 3° grado, solo e soltanto se i genitori o il coniuge della persona con disabilità grave:
- abbiano compiuto 65 anni di età;
- siano affetti da patologie invalidanti;
- siano deceduti o sono mancanti secondo quanto previsto dalla modifica della legge (L. 183/2010).
Legge 104: agevolazioni e novità per i conviventi e coppie di fatto
Anche i conviventi delle persone affette da disabilità grave potranno usufruire dei permessi previsti dalla legge 104/92. La platea dei destinatari si allarga, includendo coniugi e parenti fino al secondo grado, partner non sposati.
Secondo una sentenza della Corte Costituzionale, numero 213 del 23 settembre 2016, possono usufruire dei 3 giorni di permesso mensile retribuito anche i conviventi di tutti i cittadini disabili.
Legge 104/92 : soggetti esclusi dalle agevolazioni
Non sono invece titolari di diritto e come tale usufruire delle agevolazioni previste dalla Legge 104, i seguenti soggetti:
- lavoratori a domicilio e addetti ai lavoro domestici/familiari secondo quanto previsto dalla circolare INPS 80/95, punto 4;
- lavoratori agricoli che sono assunti con contratto di lavoro:
- a tempo determinato;
- occupati a giornata;
- lavoratori autonomi;
- lavoratori parasubordinati.
Tutti questi soggetti non possono usufruire delle agevolazioni previste dalla Legge 104 92, né per se stessi, né in qualità di genitori o familiari. In questo caso si deve fare riferimento alla circolare 133/2000 punto 3.3 per tutti i dettagli.
Legge 104 INPS: casi particolari
La legge 104 del 92 prevede anche alcuni casi particolari; in particolare la legge prevede:
tutti i genitori biologici che abbiano un figlio disabile e che come tale sia in una situazione di gravità, con età compresa tra i 3 e i 12 anni, o che sia riconosciuto genitore adottivo o affidatario, hanno diritto in a:
- 3 giorni di permesso mensili;
- possibilità di usufruire anche ad ore dei permessi;
- possibilità di prolungare il congedo parentale.
Nel caso di genitori biologici o affidatari, che si trovano nelle predette condizioni e che abbiano un’età superiore ai 12 anni, hanno invece diritto a:
- 3 giorni di permesso mensili, con possibilità di richiederle frazionate in ore.
Nel caso di genitori, coniuge, parenti e affini della persona disabile in situazione di gravità spettano:
- 3 giorni di permesso mensile con la possibilità di frazionarlo ad ore.
Come presentare domanda per la legge 104?
La presentazione delle domande inerente ai permessi retribuiti (L.104/92), deve essere effettuata in modalità telematica attraverso uno dei seguenti sistemi:
- sistema telematico accessibile direttamente tramite PIN online, collegandosi al sito INPS, seguendo la procedura Invio OnLine di Domande di Prestazioni a Sostegno del Reddito;
- attraverso patronati;
- Contact Center Multicanale chiamando il numero gratuito 803.164 da telefono fisso e il numero 06.16.41.64 tramite mobile.
Qualsiasi tipo di variazione, deve essere comunicata tempestivamente sia all’INPS sia al datore di lavoro inerente alla situazioni di fatto e di diritto che ne varia quanto dichiarato nella domanda originaria.
Solo nel caso in cui, a farne richiesta sia un lavoratore agricolo assunto a tempo indeterminato, oltre a presentare all’INPS apposita domanda, deve anche inoltrare, MOD. HAND AGR per ciascuno dei mesi interessati.
Nel caso in cui si tratta di affidamento, in allegato alla domanda devono essere presentati i seguenti documenti inerenti le informative su:
- data d’ingresso in famiglia del bambino;
- data di adozione/affidamento;
- data di ingresso in Italia;
- data del provvedimento;
- tribunale competente;
- numero provvedimento.
Legge 104: come e a chi presentare ricorso?
Nel caso in cui si evince un rifiuto del riconoscimento della legge 104, il lavoratore può presentare ricorso presso il Comitato Provinciale della Struttura territoriale Inps competente rispetto alla residenza del lavoratore. Il tutto è dettagliatamente enunciato nella circolare 182/1997, punto 11.
Il ricorso presso il Comitato Provinciale non preclude la possibilità però di adire per altre vie, anche giudiziarie.
Legge 104 92: cosa spetta?
Secondo quanto previsto dalla Legge 104 92 l’INPS riconosce ai lavoratori dipendenti che ne facciano richiesta e che versano in una condizione di disabilità o si trovano in situazione di gravità:
- riposi orari giornalieri di 1 ora o 2 ore in base all’orario di lavoro prestabilito sul contratto;
- 3 giorni di permesso mensile con la possibilità di frazionamento orario.
Per i genitori, anche adottivi o affidatari di figli disabili con grave situazione di disabilità e che abbiano meno di 3 anni possono usufruire di:
- 3 giorni di permesso mensili, anche frazionabili in ore;
- possibilità di prolungare il congedo parentale, avendo diritto ad un’indennità pari al 30% della retribuzione, per tutto il periodo.
Le agevolazioni della legge 104 per handicap e invalidità non sono uguali per tutti. I benefici sono differenti in base al grado di handicap e di invalidità del soggetto. Nello specifico abbiamo:
- handicap grave, in situazione di gravità superiore ai 2/3;
- invalidità riconosciuta in misura percentuale (in questo caso si deve avere una percentuale superiore al 33,33%, ovvero di riduzione di un terzo della capacità lavorativa).
Legge 104: quanto spetta?
I permessi che sono fruiti a giorni, potranno essere indennizzati sulla base della retribuzione effettivamente corrisposta, mentre per i permessi fruiti a ore, saranno indennizzati in base alla retribuzione effettivamente corrisposta.
Tutti coloro che usufruiscono del congedo parentale fino al 12° anno di vita del bambino, potranno avere un indennizzo pari al 30% della retribuzione effettivamente corrisposta.
Legge 104: Permessi retribuiti e ANF
Durante tutto il periodo per il quale si usufruisce dei permessi retribuiti si ha diritto anche all’assegno per il nucleo familiare (ANF) secondo quanto stabilito dalla circolare 199/1997.
Legge 104: 13° mensilità e mensilità aggiuntive
La legge 104 prevede anche l’erogazione della 13° mensilità e delle mensilità aggiuntive, calcolate e già inserite nella retribuzione giornaliera, che deve essere presa in riferimento per il calcolo dell’indennità.
Questa deve essere corrisposta a carico dell’Istituto.
Il datore di lavoro per tanto non deve corrispondere la quota relativa alla gratifica natalizia poiché sono già comprese nell’indennità erogata e pagata dall’INPS.
Legge 104: modalità di pagamento
Le modalità di pagamento sono riportate all’interno della circolare 80/1995, punto 4, circ. 119/1980, messaggio n. 28997/2010.
In modo particolare, la circolare afferma che tutti i lavoratori che ne hanno diritto, possono usufruire dell’indennità; questa viene anticipata dal datore di lavoro per conto dell’INPS, il quale previo conguaglio, compensa il credito inerente ai contributi dovuti.
Viene invece erogata direttamente dall’INPS per le seguenti categorie di lavoratori:
- operai agricoli;
- lavoratori dello spettacolo;
a prescindere che si tratti di contratto a tempo determinato o di contratto a tempo indeterminato.
Legge 104: agevolazioni fiscali e requisiti
Per poter richiedere le agevolazioni previste dalla legge 104, si deve tenere conto di alcuni importanti requisiti:
- essere lavoratori dipendenti (non importa che si tratti di contratto part time o tempo pieno);
- assicurati per le prestazioni economiche presso l’Inps;
- la persona richiedente, anche per conto di una terza persona per la quale si richiede di usufruire dei permessi, versi in condizioni di disabilità grave secondo quanto stabilito dall’articolo 3 comma 3 della legge 104/92 riconosciuta dalla Commissione Medica Integrata ASL/INPS (art. 4, comma 1 L. 104/92);
- mancanza di ricovero a tempo pieno della persona che sia riconosciuta in condizioni di gravi disabilità (al fine di una giusta interpretazione, è considerato ricovero a tempo pieno, 24 ore, della persona disabile presso strutture ospedaliere o simili, pubbliche o private, che assicurano assistenza sanitaria continuativa. Questo è stabilito dalla circolare 155/2010.
Agevolazione legge 104: acquisto pc e sussidi informatici
La legge 104 92 prevede che le spese per l’acquisto di mezzi tecnici ed informatici quali ad esempio:
- Pc;
- Fax;
- Modem;
- Tablet;
- Telefoni, ecc.
Deve però trattarsi di apparecchiature utili a facilitare non solo la comunicazione, ma anche l’accesso all’informazione, alla cultura, all’elaborazione scritta e grafica.
>>Leggi anche: Acquisto elettrodomestici con legge 104: cosa bisogna indicare? Agevolazioni Iva al 4% e detrazioni fiscali
Legge 104: agevolazioni ulteriori
Possono inoltre essere sfruttate le seguenti agevolazioni:
- Acquisto e mantenimento delle spese per cane guida;
- Esenzione dalla tassa sulle imbarcazioni;
- Franchigia di € 1.500.000 sull’imposta sulle successioni e donazioni;
- Possibilità di sfruttare l’aliquota Iva al 4% per acquistare prodotti editoriali specifici.
Legge 104: detrazione Irpef per figli a carico
Tutti coloro che hanno un figli con handicap grave a carico, possono secondo quanto previsto dalla legge 104, usufruire del diritto ad un aumento delle detrazioni pari a € 400 per figli a carico.
Possono essere per tanto portate in deduzione tutte le spese mediche generiche e quelle inerenti all’assistenza specifica.
In questo caso i genitori possono portare in deduzione integralmente, dal reddito, le spese mediche generiche e di assistenza specifica.
Possono essere considerate come spese di assistenza specifica, quelle inerenti a:
- assistenza infermieristica e riabilitativa;
- prestazioni fornite dagli OSS;
- prestazioni fornite dagli educatori professionali;
- prestazioni rese dagli addetti all’assistenza di base;
- prestazioni fornite dai coordinatori delle attività assistenziali di nucleo e/o dagli addetti all’attività di animazione e di terapia occupazionale.
Legge 104: detrazioni spese sanitarie disabili
Secondo quanto previsto dalla legge 104/92 in merito alla detrazione per spese sanitarie per disabili, è possibile portare in detrazione (19% dall’IRPEF) le seguenti spese inerenti all’acquisto di:
- mezzi d’ausilio alla deambulazione;
- spese specialistiche a favore del disabile;
- acquisto di apparecchi correttivi, poltrone per inabili e minorati;
- ulteriori ausili specifici.
Possono inoltre essere portati in detrazione, i costi per:
- abbattimento delle barriere architettoniche;
- spese sostenute per adattamento di ascensore o costruzione di rampe, (detrazione IRPEF 36%, fruita soltanto sull’eccedenza della quota di spesa su cui è stata già goduta la detrazione per ristrutturazione edilizia).
Legge 104/92: detrazioni per spese inerenti ad assistenza di non autosufficienti
Possono essere portate in detrazione dall’IRPEF, anche le spese sostenute per l’assistenza fino ad un massimo di € 2.100 all’anno, solo però se il reddito non è superiore a € 40.000.
In questo caso il beneficio può essere cumulato anche portando in deduzione la spesa per i contributi versati ai collaboratori domestici fino però ad un massimo di € 1.549,37.
Legge 104:agevolazioni acquisto auto
È prevista la possibilità per coloro che acquistano una macchina con la legge 104, di usufruire di una detrazione dell’IRPEF del 19% inerente alla spesa sostenuta, fino ad un massimo di spesa pari a € 18.075,99.
L’acquisto di tali veicoli da diritto all’applicazione dell’IVA con aliquota del 4% e si ha diritto anche all’esenzione del bollo e all’esonero dell’imposta sulla trascrizione del passaggio di proprietà.
Possono godere delle agevolazioni i seguenti soggetti:
- non vedenti;
- sordi;
- disabili con handicap psichico o mentale, secondo quanto previsto dalla legge 104 articolo 3 comma 3 titolari dell’indennità di accompagnamento;
- disabili con grave limitazione della capacità di deambulazione, secondo quanto previsto dalla legge 104 articolo 3 comma 3 o che siano affetti da pluri-amputazioni;
- disabili con ridotte o impedite capacità motorie (con veicolo adattato).
Legge 104 INPS: chiarimenti
Il genitore o il titolare di disabilità, può usufruire di un prolungamento di assenza dal lavoro (entro un tempo massimo consentito) oltre il normale congedo parentale, indipendentemente dal fatto che sia stato in precedenza utilizzata o esaurita. Non può usufruire del congedo parentale ordinario e di prolungamento del congedo parentale per un periodo superiore a 3 anni e deve essere goduto entro il compimento del 12esimo anno di vita del bambino.
Il genitore adottivo e affidatario, può usufruire:
- di un prolungamento del congedo parentale per un periodo massimo di 3 anni (comprensivo del periodo di congedo parentale ordinario);
- nei primi 12 anni di ingresso del bambino minore riconosciuto disabile, che versa in una situazione di gravità indipendentemente da quella che è l’età del bambino nel momento in cui è adottato o affidato (comunque non oltre il compimento della maggiore età del bambino stesso).
I permessi orari retribuiti sono rapportati in base all’orario giornaliero di lavoro:
- 2 ore al giorno in caso di orario lavorativo pari o superiore a 6 ore;
- 1 ora al giorno in caso di orario lavorativo inferiore a 6 ore.
Congedo straordinario legge 104: contributi figurativi e pensione anticipata
Nel caso in cui il soggetto usufruisce del congedo straordinario retribuito questo è coperto da contribuzione figurativa e non incide in maniera negativa sulla data di pensionamento.
La Legge 104 scuola non esiste come molti invece ricercano, ma esiste solo una legge 104, ovvero la legge 104/92 che prevede anche per gli insegnante di usufruire del periodi di congedo retribuito per assistere un familiare.
In caso di pensionamento contributivo, ovvero con 42 anni e 3 mesi di anzianità contributiva si potrà accedere alla pensione in quanto i periodi di congedo straordinario (legge 151), legato alla legge 104, sono coperti da contribuzione figurativa valida sia al diritto che alla misura della prestazione pensionistica.
Nel caso della scuola, facente parte dei dipendenti pubblici, l’accredito della contribuzione figurativa spettante è automatico essendo il periodo coperto da retribuzione e contribuzione.
Si precisa anche che i permessi derivanti dalla Legge 104 e dal congedo straordinario retribuito biennale per assistere familiare portatore di handicap, non fanno perdere il diritto alla retribuzione e non determinano un impoverimento della futura prestazione pensionistica poiché il periodo è coperto da contributi figurativi gratuiti utile sia al diritto che alla misura della pensione.
Legge 104: come funziona? E possibile cumulare i permessi?
Il prolungamento del congedo parentale, dei riposi orari giornalieri e dei permessi mensili, possono essere fruiti alternativamente e sono compatibili a seguito di normale congedo parentale e congedo per malattia del medesimo figlio (fruito dall’altro genitore secondo quanto disposto dall’art. 42, comma 4, D.lgs. 151/2001).
Sono compatibili i permessi orari (legge 104/92) per un figlio con disabilità grave inferiore a 3 anni in aggiunta ai permessi orari (c.d. per allattamento) per un altro figlio.
Le due cose sono complementari e l’una non estingue l’altra.
Durante questo periodo, entrambi i genitori non possono usufruire del congedo straordinario secondo quanto previsto dall’ex art. 42, c.5 T.U.
I permessi giornalieri possono essere cumulati con il congedo parentale e con il congedo per malattia del figlio ai sensi dell’art. 42, quarto comma, legge 104/92.
Non possono invece entrambi i genitori fruire dei benefici previsti dall’articolo 33 della legge 104 92 durante il periodo di congedo straordinario. Sono invece compatibili, sempre richiedendoli all’interno dello stesso mese, i premessi per congedo straordinario legge 104 92 senza però che essi si sovrappongono.
La circolare 155/2010 chiarisce che essendo delle misure straordinarie di sostegno, la fruizione dei benefici dei 3 giorni di permesso mensili, del prolungamento del congedo parentale e delle ore di riposo, le si deve intendere alternative e non cumulative per un periodo di 30 giorni.
Legge 104: cosa succede in caso di più soggetti disabili?
Nel caso in cui il titolare di contratto di lavoro subordinato, assista più soggetti disabili, la legge prevede:
il soggetto interessato può cumulare più permessi tenendo presente che il cumulo di questi in capo allo stesso lavoratore è ammissibile solo a condizione che il familiare da assistere sia il coniuge o un parente o un affine entro il primo grado o entro il secondo grado, qualora uno dei genitori o il coniuge della persona disabile in situazione di gravità abbiano compiuto i 65 anni o siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti (circ. n. 32/2012).
Legge 104: congedo straordinario
Oltre ai permessi di 3 giorni al mese di astensione dal lavoro per assistenza familiare a disabile dal lavoro, chi assiste un familiare convivente con handicap grave può richiedere un congedo retribuito, per un periodo massimo di 2 anni, riferibile all’intero arco della vita lavorativa.
Il periodo di congedo, può essere richiesto anche in modo frazionato.
L’agevolazione inerente al congedo straordinario legge 104, deve seguire un preciso iter. Questo vuol dire che potrà essere richiesto in base al grado di parentela dai seguenti soggetti:
- coniuge convivente con il soggetto;
- genitori;
- figli conviventi;
- fratelli e le sorelle conviventi;
- altri parenti o affini sino al 3° grado, ma solo se conviventi.
È necessario produrre in questo caso, il certificato di handicap che attesti la gravità secondo quanto previsto dalla Legge 104.
Legge 104 e scelta della sede di lavoro
I lavoratori portatori di handicap grave secondo quanto previsto dalla legge 104 come anche coloro che assistono un parente in possesso della medesima condizione, hanno diritto di scegliere la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio, salvo caso contrario previsto da motivi aziendali.
I dipendenti pubblici, che hanno un’invalidità superiore a 2/3, hanno diritto di scegliere in modo prioritario la sede più vicina disponibile.
Il lavoratore che beneficia della legge 104, non può essere adibito al lavoro notturno, festivo o domenicale. Può inoltre richiedere la trasformazione del contratto da lavoro a tempo pieno a par time.
Permessi legge 104: controlli e rischi in caso di abusi
I lavoratore che abusano dei permessi legge 104 rischiano il licenziamento in tronco, che diventa legittimo se lo stesso utilizza le ore di permesso settimanale al fine di svolgere i propri affari personali, anziché per assistere il parente disabile.
Tutti i lavoratori che usufruiscono delle agevolazioni, le possono utilizzare solo per prestare assistenza ai familiari durante le ore di permesso che gli sono state accordate. Il licenziamento per abuso della Legge 104 diventa legittimo per 2 motivazioni:
- il lavoratore che ha commesso tale illecito priva il datore di lavoro, della prestazione lavorativa dovuta;
- il lavoratore commette un illecito anche nei confronti dell’Ente di previdenza che ha predisposto il beneficio erogando le risorse per la relativa attuazione.
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