Il COVID-19 ha contribuito a cambiare numerosi aspetti della nostra vita, inclusi i comportamenti di consumo. E, tra i più interessanti ed emblematici, c’è anche quello che nelle ultime ore è stato “certificato” da EasyPol, una startup romana che ha analizzato i dati nazionali riferiti al segmento delle transazioni digitali, scoprendo che da maggio 2019 a maggio 2020 le transazioni digitali disposte dai cittadini verso il nodo PagoPA sono cresciute da 5.884.257 unità a 7.222.286 unità, con un balzo del 22,7%.
Nella stessa nota, peraltro, EasyPol ha osservato anche un aumento significativo delle transazioni effettuate attraverso la propria app da aprile a maggio 2020, con un incremento su base mensile del 37%. Anche le rateizzazioni verso l’Agenzia delle Entrate sono nel contempo cresciute di buona lena, con un incremento del 15%.
In tale scenario la Lombardia è in testa alla lista delle regioni che sta ricorrendo in maniera più sistematica ai pagamenti digitali, con un aumento del 162% a maggio su aprile. Il dato dei pagamenti dei bolli auto fa inoltre risaltare il fatto che è oramai entrato in uso comune il regolamento di tale scadenza su modalità quasi esclusivamente digitale (+ 168% a maggio).
Ma quali considerazioni possiamo trarre da quanto sopra?
In sintesi, dall’elaborazione dei dati sta emergendo come il ricorso ai pagamenti digitali non si sia concluso con la ripresa delle attività post lockdown, ma si sia oramai consolidato. “L’emergenza ha solo accelerato il bisogno di digitalizzazione già vivo nell’utenza italiana, ecco perché l’impegno quotidiano di tutto il team EasyPol ha come unico obiettivo quello di facilitare i rapporti del cittadino con la Pubblica Amministrazione in termini di pagamenti digitali”, commenta Matteo Preziotti, Founder e CEO di EasyPol, che aggiunge: “Attraverso il lavoro svolto dal nostro Osservatorio, stiamo registrando un costante incremento di questo tipo di transazioni, sintomo che la fiducia dei cittadini è in crescita. La mia speranza come imprenditore e come cittadino è che lo Stato recepisca queste informazioni e le sappia trasformare rapidamente in attività pratiche, agevolando quegli operatori del settore che stanno investendo molto. L’importante, adesso, è non perdere la scia”.
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