I cambiamenti indotti dal coronavirus non sembrano risparmiare alcun comparto. E, si intende, il fintech non è da meno, tanto che molti Paesi europei hanno già stanziato misure eccezionali a sostegno delle startup: la Francia ha messo a disposizione 4 miliardi di euro, la Germania ha promesso un pacchetto di aiuti di 2 miliardi di euro, l’Olanda sta in queste ore chiudendo una nuova iniziativa di sostegno, il Regno Unito ci sta ancora pensando.
Ma, al di là dell’emergenza iniziale, quali saranno gli strascichi che il coronavirus lascerà sul comparto fintech?
I round di finanziamento diventeranno più frequenti
Nell’immediato è possibile che ci possa essere un blocco dei nuovi finanziamenti alle startup. D’altronde, il momento è di grande incertezza e aleatorietà. E se già c’è timore nel finanziare imprese consolidate, figuriamoci piccole imprese che non possono garantire storicità e garanzie.
Tuttavia, le startup fintech che riusciranno a sopravvivere in questa delicata fase, si potranno riaffacciare nel mercato del funding con ancora maggiore credibilità. Insomma, arginata la fase peggiore della crisi, è possibile che i finanziamenti per le startup fintech diverranno la norma.
Gli eventi online saranno la regola
L’industria delle startup fintech, proprio come quella più ampia – tecnologica, dipende molto dagli eventi. Più volte all’anno la comunità fintech si riunisce in città europee come Amsterdam, Berlino, Milano o Parigi, o internazionali, dagli USA all’Asia.
Gli eventi per le fintech sono essenziali: permettono infatti di siglare partnership o accordi di finanziamento. Purtroppo, la maggior parte di questi eventi sono ora rinviati o cancellati. Un problema… ma solo nell’immediato: alcune di queste iniziative sono già stati inserite in eventi virtuali gratuiti con domande e risposte live e webinar. Poiché gli eventi online sono diventati la norma, le startup dovrebbero riorientare i budget verso tali appuntamenti.
Nuove opportunità per i servizi finanziari online
Per le banche digitali e le app fintech, si sta presentando una nuova opportunità. L’aumento dei pagamenti digitali e il forte incremento dell’adozione delle app per dispositivi mobili fanno sì che alcune fintech stiano registrando dei tassi di incremento di utilizzo e di fruizione davvero straordinari.
Ci saranno più rischi, ma solo per alcuni
Alcune startup stanno lanciando nuovi prodotti. Si pensi alle tante startup che si stanno impegnando, ancora una volta, nel comparto criptovalutario: lanciare un nuovo servizio in questo momento potrebbe essere un rischio ma… non per tutti. Alcuni segmenti si stanno infatti consolidando proprio in questo contesto di crescente difficoltà, e dunque gli investimenti in questo momento e in questo ambito potrebbero essere una scommessa vincente.
Sono sempre di più le iniziative incentrate sul senso di comunità
Anche le startup fintech stanno sostenendo la comunità di proprio riferimento territoriale in questo periodo così difficile. Dalla consulenza gratuita alla rinuncia alle spese di transazione, dalle donazioni a organizzazioni no-profit e ospedali alla fornitura gratuita di prodotti incentrati sul cliente, sono numerosissime le esperienze positive, con le fintech che hanno compreso che soddisfare le esigenze della propria comunità è diventata una priorità aziendale.
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