Si chiama Threat Intelligence Index 2020 il rapporto redatto dagli esperti di IBM X-Force e contenente tutta una serie di indicazioni su quelle che sono le principali tendenze per quello che riguarda le principali minacce alla sicurezza nel 2019. 

L’analisi è basata sul monitoraggio di 70 miliardi di eventi security giornalieri avvenuti in 130 Paesi e su tutti i dati che sono stati raccolti e analizzati da IBM X-Force IRIS, X-Force Red e IBM Managed Security Services.

Il report relativo al 2019 ha messo in evidenza  come il phishing sia oramai diventato un modo come tanti altri per realizzare furti di credenziali. Parallelamenmte la tendenza ad usare la vulnerabilità di sistema rappresenta sempre di più la porta di accesso principale per gli hacker. Alcuni numeri significativi per meglio comprendere le tendenze in atto: nel 2018 il phishing era usato nella metà dei casi, mentre oggi rappresenta il primo vettore di infezione in almeno il 31 per cento degli incidenti (quasi un terzo del totale). 

Mediante l’utilizzo dell’automazione, gli hacker lo scorso hanno hanno utilizzato repository di password e vulnerabilità senza patch come metodo per individuare le loro vittime. 

Ecco di seguito alcune delle tendenze emerse dal rapporto dell’IBM:

  • Le vulnerabilità divulgate ad oggi sono state 150.000 quindi la scansione ha riguardato il 30 per cento degli incidenti analizzati, percentuale nettamente superiore rispetto all’8 per cento del 2018.
  • Alcune delle vulnerabilità più conosciute come Microsoft Office e Windows Server Message Block hanno toccato livelli allarmanti lo scorso anno
  • A livello di singolo settore, il retail si è classificato secondo per attacchi subiti. IBM ha fatto rintrare in questa voce anche gli attacchi ransomware ai rivenditori. Gli hacker puntano ad estorcere informazioni personali sui consumatori a partire dai dati delle carte di pagamento. 
  • L’affidabilità del brand oramai viene usata come esca per spingere le ignare vittime a cliccare su link. A tal riguardo un dato su tutti desta impressione: il 60 per cento dei tentativi di spoofing ha interessato Google e Youtube ma nella top 10 dei brand più colpiti ci sono anche Netflix, Amazon, Facebook e Apple.
  • Nel 2019 c’è stato un forte incremento degli attacchi a infrastrutture OT
  • Fintech sempre più nel mirino: il rapporto ha evidenziato come i ransomware e i Trojan bancari siano aumentati in modo esponenzialmente. Il sodalizio tra ransomware e Trojan bancari cresce sempre più e questo è un dato preoccupante in un’epoca in cui il fintech cresce sempre di più.

Infine un riferimento al presente che aiuta a comprendere perchè la questione della sicurezza informatica sia centrale. L’ultima minaccia evidenziata dal rapporto riguarda il virus Emotet che ha colpito il Giappone con l’utilizzo di messaggi di spam contenenti informazioni relative al Coronavirus. Questo caso conferma una tendenza oramai consolidata: la paura e, più in generale le emozioni umane, sono la chiave di accesso di molti virus. 

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