Wall Street è sicuramente la strada più nota di Manhattan (forse dell’intera New York) ed è indubbiamente uno degli itinerari più famosi di tutti gli Stati Uniti d’America. La sua plurisecolare fama è legata a doppio filo con il mondo della borsa e dell’economia, tanto che oggi Wall Street è diventata sinonimo dell’intero apparato finanziario americano.
Il New York Stock Exchange (abbr. NYSE) – che ha avuto la prima casa proprio in Wall Street – non è solo la maggiore borsa al mondo, ma rappresenta uno dei poli principali dell’economia globale. In questo post analizzeremo la storia di Wall Street partendo proprio dall’orgine del nome. Cosa significa Wall Street? Rispondere a questa domanda significa fare un’ampia digressione toccando una serie di argomenti che con la finanza centrano poco ma che sono comunque molto interessanti per ricostruire la storia della piazza finanziaria che più di tutte ha condizionato lo sviluppo dell’economia mondiale.
Propria dal significato di Wall Street partiamo.
Wall Street significato
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Se quanto detto è noto alla maggioranza delle persone, forse non tutti sanno che la “strada del muro” secondo la principale tradizione deve il proprio nome a episodi non proprio pacifici. Durante il Seicento, infatti, Wall Street coincideva con il confine settentrionale di New Amsterdam: a quell’epoca il “muro” non era ancora un vero e proprio muro, e il limitare degli allora possedimenti olandesi era più che altro una sorta di staccionata.
La parete fu successivamente rinforzata per difendere lo stabilimento europeo dall’attacco di varie tribù indiane e poi, complice l’incremento della tensione con i concorrenti inglesi, attorno alla metà del Seicento la palizzata divenne un muro che oggi sarebbe arrivato più o meno al pavimento del primo piano dei moderni edifici della strada. Ovviamente, per la sua costruzione, furono utilizzati per lo più degli schiavi africani. Il “muro” resse fino alla fine del secolo (1699), quando furono proprio gli inglesi ad abbatterlo: ciò che non riuscirono ad abbattere, tuttavia, fu proprio la reputazione che circondava la zona, nomea che si è estesa nei secoli fino al nuovo millennio.
Wall Street storia
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In realtà, quando accaddero gli episodi appena ricordati, Wall Street era la strada del “muro” solo per i suoi abitanti, ma non era ancora la Wall Street simbolo dei mercati finanziari statunitensi per il resto del mondo. L’imponente avvento del denaro sul ciglio della strada è da riferirsi a qualche decennio più tardi, quando la strada di Manhattan divenne l’arteria principale dell’ambiente commerciale della città. Verso la fine del Settecento sul bordo della stessa via nacque l’associazione dei commercianti newyorkesi, che ben presto avrebbe portato alla nascita del New York Stock Exchange, la Borsa di New York.
Ma quando nasce Wall Street? Formalmente la Borsa newyorkese (New York Stock and Exchange Board) nasce l’8 Marzo 1817, in un edificio al numero 40 di Wall Street, con presidente Anthony Stockholm. In realtà quella prima forma organizzativa borsistica altro non era che una sorta di scatola chiusa, in cui la possibilità della negoziazione dei titoli era frutto di una procedura di accesso che coinvolgeva i membri già presenti.
Da questo episodio ha origine anche uno dei giornali finanziari più importanti del mondo, il Wall Street Journal, che nasce come bollettino informativo per gli associati dell’organizzazione del commercio. Wall Street divenne ben presto il centro di tutte le attrazioni finanziarie della città, e diverse istituzioni finanziarie presero sede nella vecchia strada del muro.
Diversi sono anche i tristi episodi che accrebbero la fama di Wall Street durante il Novecento. Si possono ricordare, su tutti, due avvenimenti della prima metà del secolo. È il 16 settembre del 1920 quando, dopo una lettera di avvertimento, un ordigno viene fatto esplodere dinanzi al numero 23 di Wall Street, sede di J.P. Morgan, provocando 38 morti e ferendo oltre 300 persone; la storia attribuì ad alcuni gruppi anarchici l’attentato, sebbene non si sia mai fatta chiarezza sui reali colpevoli del reato.
Differenti furono anche i significati collegati all’evento: la bomba fu infatti fatta esplodere proprio davanti alla sede della società del banchiere più famoso, quel John Pierpont Morgan, morto appena sette anni prima a Roma, mente di alcune delle più importanti società del settore già dalla seconda metà dell’Ottocento (si ricorda, ad esempio, l’operazione che portò alla nascita di U.S. Steel). A JP Morgan si deve inoltre la creazione della General Electric (dalle “ceneri” societarie di Edison General Electric e Thompson – Houson Electric Company), oltre al supporto alla nascita di alcune tra le più importanti aziende dell’epoca.
Wall Steet crollo 1929
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Nove anni più tardi, nel 1929, il nome di Wall Street si lega invece alla grande crisi che colpisce il mercato azionario del Paese, e alla grave depressione che seguì immediatamente. Da ricordare è anche il crack borsistico del 1987. Il 19 ottobre di quell’anno, ribattezzato “lunedì nero”, l’indice Dow Jones Industrial Average scese di oltre il 22%, una perdita mai registrata durante tutto il secolo e provocata da un’improvvisa ondata di vendite. Il crollo del 1987 ebbe evidenti ripercussioni anche sulle borse europee e asiatiche: tuttavia si evitò (complice soprattutto l’azione delle Banche Centrali) che tale piega potesse avere contraccolpi disastrosi per il sistema finanziario mondiale come durante la depressione nata dal crollo del’29.
Dalla fine dell’Ottocento ad oggi Wall Street è diventata talmente importante che il suo nome è simbolo di importanti affari, è sinonimo dei mercati finanziari della nazione ed è vocabolo ricollegabile anche alle istituzioni finanziarie americane.
La testimonianza della sua grande crescita sta anche nei numeri. Nel 1800 le compagnie presenti al NYSE erano solamente 295, e di queste solo 20 avevano i titoli pubblicamente negoziabili. Nel 1900 la più grossa azienda quotata era la U.S. Steel (dietro la quale c’erano le operazioni finanziate da J.P. Morgan), ma anche altre aziende crescevano rapidamente: AT&T, Kellogg, Gamble, Eastman Kodak, Westinghouse.
Oggi oltre all’evoluzione del New York Stock Exchange, a Wall Street è presente anche un’altra principale borsa valori, la National Association of Securities Dealers Automated Quotation, meglio conosciuta con il nome di NASDAQ, istituito a Wall Street nel 1971 e salito alla ribalta della cronaca soprattutto negli ultimi anni, tra l’altro in seguito allo scoppio della bolla della new economy.
Oltre al Nasdaq, gli altri più importanti indici di Wall Street sono il Dow Jones e l’S&p 500.
Ancora oggi è possibile osservare come le più grosse aziende del settore abbiano la propria sede non lontano da Wall Street, e comunque nei dintorni di Manhattan, sebbene recentemente si stia verificando una tendenza allo spostamento in altre zone della città. Al di là della sua architettura e della propria dislocazione geografica, ciò che maggiormente conta in Wall Street è ciò che la “strada del muro” rappresenta, ossia l’ambiente economico finanziario statunitense per eccellenza, segno del sistema economico capitalista e dell’amato-odiato “dio denaro”.
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