Oramai da alcuni mesi si sente parlare con molta insistenza di tassi di interesse a zero e politiche ultra-accomodanti da parte delle banche centrali (Federal Reserve e Banca Centrale Europea in testa). Tutti gli investitori danni oramai per scontata che i tassi di interesse a 0 siano oramai un punto fermo delle strategie di politica monetaria delle banche centrali. Questa convinzione può portare a perdere di vista informazioni che possono esser deteminanti per capire come investire con i tassi di interesse a zero.

In questo articolo analizzeremo quelle che sono le conseguenze dei tassi di interesse a zero ponendo l’attenzione anche sui beneficiari. Come in tutte le cose, infatti, ci sono soggetti più fortunati e soggetti meno fortunati. Chi beneficia dei tassi di interesse zero? E’ noto che i tassi zero sono guardati molto favorevolmente dai chi sceglie di investire in bond, tuttavia è bene fare un discorso più ampio e tenere in considerazione anche i possibili effetti negativi. 

Tassi di interesse zero per chi sono positivi? 

Stabilire chi beneficia dei tassi di interesse zero è molto utile per poter avere un metro di riferimeto e capire così quale strategia adottare. A causa dei tassi zero (o quasi 0) i rendimenti di molti titoli di stato oggi sono negativi e quindi non attirano praticamente nessuno. Per guadagnare con i titoli di stato è necessario puntare sulle scandeza più lunghe dove con parte lunga non intendiamo i 5 anni ma minimo i 15 anni! In poche parole pensare di trovare rendimenti interessanti per scadenze sotto i 15 anni, in un contesto caratterizzato da tassi di interesse a zero è pazzia. 

Abbiamo messo in evidenza questo aspetto per evidenziare che a beneficiare dei tassi di interesse bassi sono propri gli Stati e gli emittenti dei bond. Ovviamente, però, a causa dei tassi bassi, gli investitori hanno provato a cercare soluzioni di investimento alternative e più remunerative. Questo non significa che a causa dei tassi di interesse bassi, gli investitori sono stati svantaggiati. Anche per loro, infatti, ci sono stati dei vantaggi visto e considerato che sono stati possibili guadagni di breve termine grazie proprio alla discesa dei tassi e alla conseguenti crescite notevoli dei prezzi che i bond hanno messo in evidenza. 

Quindi a beneficiare dei tassi di interesse allo zero sono Stati, emittenti e investitori. Ciascuno dal suo punto di vista.

Tassi di interesse zero: conseguenze

Quali sono gli effetti dei tassi di interesse 0? La prima conseguenza riguarda l’economia reale e c’è ben poco da stare sereni poichè l’effetto dei tassi zero sull’economia reale è negativo. Poichè non sono possibili performance brillanti visto i rendimenti risicati, allora ecco che parte la caccia ai guadagni maggiori. Fondi pensione e fondi di investimento puntano su titoli con un più alto profilo di rischio per poter in questo modo pagare quelli che sono i costi di gestione che vengono sostenuti.

Ma poichè le obbligazioni che sono state acquistate presentano dei rischi, allora ecco che la situazione potrebbe sfuggire di mano. In poche parole il rischio di insolvenza degli enti emittenti potrebbe essere scaricato sui pensionati di domani. Ovviamente questa sarebbe una tragedia sia per i fondi pensione che per i fondi obbligazionari. 

Ma andiamo avanti. Tra le conseguenze dei tassi di interesse bassi c’è anche l’inevitabile confusioni che essi generano tra gli investitori. E’ un dato di fatto che con i tassi zero le banche abbiano spinto sull’acceleratore i fondi cedola. Questi prodotti, per loro natura, staccano un importo fisso ma se i tassi sono zero allora non verrà staccato un importo ma pezzi di capitale. Gli investitori a questo punto, investiranno le cedole ottenute nella convinzione che essi siano guadagni e non pezzi di capitale. In poche parole con i tassi di interesse zero, gli investitori tendono a perdere di vista la realtà, salvo poi ritrovarsela nel momento in cui avverrà il disinvestimento. Sarà in quella fase che il capitale, essendo stato in parte consegnato a pezzi, si rivelerà più contenuto. 

Per finire, quando si parla di tassi di interesse a zero è necessario anche guardare al comportamento delle banche. Tutti sanno che gli istituti bancari investono in titoli di stato ma non tutti sanno che le banche operano sul mercato applicando una leva che può essere più o meno ampia. Molte banche operano con una leva pari a 8 e una eventuale perdita del 3 per cento su un titolo di stato in scadenza, genererà un effetto sul bilancio dell’intermediario che sarà pari al 3 per cento per 8 di leva ossia al 24 per cento!

Non c’è verso di uscire da questa situazione perchè le banche sono tenute ad investire anche in titoli di stato. I tassi di interesse a zero non fanno altro che alimentare questa situazione che, in questo contesto, non può cambiare essendo praticamente irreverisibile. 

Tassi di interesse zero conclusioni

Ed eccoci a tirare le somme. I tassi di interesse zero sono un bene o sono un male? Ovviamente a questa domanda non si può rispondere poichè tutto dipende dal punto di vista. Quello che però è certo è che all’inizio i tassi di interesse a zero possono sembrare molto convenienti e possono apparire vantaggiosi nel lungo termine se…non si esce dall’illusione. Se i tassi di interesse restano zero per un lungo periodo di tempo ci possono essere problemi sui mercati e, ovviamente, distorsioni nella capacità di percezione e di giudizio dei singoli investitori.

Se vuoi conoscere le conseguenze del taglio dei tassi BCE, leggi l’articolo sugli effetti del ribasso dei tassi BCE su bond, cambio Euro Dollaro, azioni e oro

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