Lo spread BTP Bund (e non spred come erroneamente spesso si dice) è un termometro che quantifica il rischio Italia e che, nei momenti di crisi, torna periodicamente alla ribalta. Lo spread BTP Bund c’è quindi sempre solo che nei momenti (anche anni) di calma non fa notizia viceversa quando inizia a crescere allora torna ad essere un argomento hot e sulla cresta dell’onda. Questo avviene perchè lo spread BTP Bund quantifica la crisi italiana sia pure in modo indiretto.
Poichè attorno all’argomento c’è oggi molta confusione, è utile chiarire tutti i dubbi che attorno a questo tema ci sono. In questa guida, verrà data una risposta ai classici interrogativi di questi casi. Cosa è lo spread BTP Bund? Come funziona e come si calcola (o come avviene il calcolo)? Logicamente poichè la teoria va sempre accompagnata dai dati saranno anche forniti i grafici sull’andamento storico dello spread BTP Bund. In questo modo sarà possibile anche in perfetta automomia capire perchè e quando lo spread BTP Bund aumenta. Prima però di scendere nel dettagli tecnico, è bene chiarire perchè oggi si parla così tanto dell’andamento dello spread BTP Bund mentre 15 anni fa questo indicatore era noto solo a pochi esperti.
Andamento Spread BTP Bund oggi
Di andamento dello spread BTP Bund oggi parlano tutti i media (non solo finanziari ma anche quelli più propriamente generalisti. L’insistenza con cui si fa riferimento allo spread è così forte che si è portati a pensare che sia sempre stato così. La verità è ben diversa. Lo spread nasce con l’Euro ma è solo con la crisi del debito sovrano del 2011 che l’argomento è diventato caldo. Proprio a partire dal 2011, la stampa ha iniziato a usare lo spread come indicatore per misurare l’umore degli investitori internazionali. Insomma può sembrare strano ma, a cont fatti, lo spread BTP Bund non ha neppure 10 anni di vira (in precedenza, ossia dalla nascita dell’Euro alla crisi del 2011 era solo un argomento di nicchia).
Spread BTP Bund cosa è e come si calcola
Il termine spread, che in inglese vuol dire larghezza, divario, viene utilizzato in ambito finanziario per indicare la differenza tra la resa dei titoli di stato di due diverse nazioni. L’osservazione di questo valore è molto importante, specie in alcuni periodi storici, in quanto indica come si muove la speculazione finanziaria. Generalmente per calcolare uno spread viene preso come benchmark il Bund decennale tedesco, poiché la Germania viene considerata la nazione più solida d’Europa, ovvero quella con il minor rischio d’insolvenza. La differenza tra il rendimento del Bund tedesco (annullando la virgola) e tra il rendimento di qualsiasi altro titolo di stato di un’altra nazione europea viene chiamato spread. Facendo un esempio con l’Italia possiamo dire che se il tasso di rendimento del Bund decennale tedesco è del 3% e quello del BTP decennale italiano è del 7% allora lo spread BTP-Bund sarà pari a 400 punti base (vedi figura 1).
Figura 1: Come si calcola lo spread BTP-Bund
Spread BTP Bund perchè aumenta?
Quando lo spread si amplia vuol dire che il rendimento del titolo di Stato della nazione presa in considerazione è aumentato e che quindi stanno crescendo i rischi d’insolvenza di quel Paese nei confronti di quegli obbligazionisti che ne hanno comprato i titoli di stato, poiché maggiore sarà il rendimento delle obbligazioni, maggiore sarà il rischio che l’emittente non paghi le cedole e non rimborsi il capitale a scadenza. Il governo nazionale per incentivare gli obbligazionisti ad acquistare i propri titoli pubblici dovrà a questo punto offrire cedole sempre più elevate, accrescendo però il deficit statale.
Si affaccia così lo spettro del debito e del default, proprio come sta accadendo di recente per alcuni paesi europei come la Grecia. In poche parole un’impennata dello spread viene letta dal mercato come un possibile rischio bancarotta di una nazione, che diventa sempre meno affidabile agli occhi degli investitori. Se invece un Paese ha i conti pubblici a posto, allora i suoi titoli di stato saranno caratterizzati da un tasso d’interesse piuttosto basso. Uno spread troppo alto, inoltre, mette in allerta le agenzie di rating, come Standard & Poor’s, sempre pronte a modificare il proprio giudizio di affidabilità sul Paese emittente alla luce del peso degli interessi passivi.
Proprio in questi ultimi due anni lo spread ha avuto un ruolo chiave sui mercati finanziari alla luce della crisi del debito che ha investito l’Europa, arrivando addirittura a metterne in dubbio l’unità della zona euro. I Paesi che hanno avuto a che fare con l’incognita dei conti pubblici sono Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna, chiamati anche con l’acronimo PIIGS. Lo spread BTP Bund è un punto debole per l’Italia anche a causa dell’alto indebitamento del nostro paese. Per capire l’andamento dello spread BTP Bund, quindi è necessario tenere sempre presente cosa è il debito pubblico italiano (e a quanto ammonta).
Spread BTP Bund in tempo reale
Il grafico spread BTP Bund in tempo reale è essenziale per avere il termometro dei mercati. Leggere il grafico real time dello spread BTP Bund è molto semplice. Su un asse è indicato il differenziale mentre sull’altro l’intervallo temporale. Grazie ai grafici interattivi, è possibile avere lo spread BTP Bund oggi ma anche l’andamento dello spread a 5 giorni, 6 mesi, 1 anno, 3 anni e così via. Il grafico interattivo è quindi molto semplice da leggere.
Spread BTP Bund grafico storico
Nel seguente grafico il rendimento dei titoli di stato decennali di Germania e Italia degli ultimi 3 anni (fonte Bloomberg). Dal successivo grafico storico sull’andamento dello spread BTP Bund si può dedurre come nei momenti in cui il differenziale è aumentato, la tenuta dei conti pubblici italiani è scesa. L’incertezza sulla capacità dell’Italia di sostenere questi questi costi così alti per il suo debito ha determinato un peggioramento di Borsa Italiana a partire dalle azioni del settore bancario come Unicredit e Intesa Sanpaolo.
Dal grafico sull’andamento storico dello spread BTP Bund possiamo notare che dai massimi toccati a novembre 2011 a 552 punti si è passati ai minimi di marzo 2012 a 278 punti per poi tornare ad ottobre 2012 attorno alla soglia dei 360 punti.
Andamento spread BTP Bund ultimi 5 anni
Se il grafico storico relativo all’andamento dello spread BTP Bund può sembrare troppo impegnativo e dispersivo, allora è preferibile andare a circoscrivere maggiormente il periodo di riferimento. Tanti lettori spesso cercano informazioni su “andamento spread Btp Bund ultimi 5 anni“. Proprio a questo intervallo di tempo è dedicato questo paragrafo tematico.
Contrariamente a quello che si può pensare l’incremento dello spread che è avvenuto negli ultimi anni non è stato causata dalla nascita del governo Lega 5 Stelle. Come si può vedere dal grafico relatiuvo all’andamento negli ultimi 5 anni del differenziale, la tendenza al rialzo è scattata ancora prima della nascita dell’esecutivo Conte 1. Probabilmente, quindi, il rally dello spread è stato supportato dalle bordato anti UE del governo Lega 5 Stelle ma la tendenza all’incremento era già in atto da prima.
Spread BTP Bund e rischio default Italia
L’aumento dello spread BTP Bund viene spesso messo in relazione con il rischio default. Si è portati a pensare che se lo spread BTP Bund dovesse salire troppo, il rischio fallimento aumenterebbe. Questa convinzione ha portato all’instaurazione di una diretta corrispondenza tra spread BTP Bund troppo alto – crisi economica Italia – crollo Borsa Italiana – fallimento e default Italia. Tale rapporto è innegabile ma attenzione a semplificare troppo.
Oggi lossibilità di default di un Paese vengono calcolate attraverso i CDS, ovvero i Credit Default Swap, ossia una sorta di assicurazione che copre i creditori dal fallimento di uno Stato. Più crescono i CDS più aumentano i rischi di default e più lo spread tende ad allargarsi, spesso per via di una crisi di fiducia dei mercati ma anche per via di una sorta di accanimento della speculazione finanziaria che va a concentrarsi su Paesi non ancora in difficoltà. Proprio per questo l’Eurogruppo ha varato lo scudo anti spread BTP BUND, meccanismo ideato per contenere le ondate speculative che fanno impennare i rendimenti dei titoli pubblici di un Paese virtuoso e che in sostanza prevede l’acquisto dei titoli sovrani di queste nazioni.
Pur considerando un debito pubblico italiano molto alto, il rischio default dell’Italia sarebbe un disastro per tutti.
Spread BTP Bund alto effetti
Nonostante il rischio default a causa di uno spread BTP Bund fuori controllo sia solo un esito potenziale, è innegabile che uno spread BTP Bund alto abbia effetti e conseguenze negative. Se il differenziale è alto a pagare le conseguenze sono non solo i mercati azionari ma anche famiglie e imprese. I costi dello Stato per finanziarsi, infatti, aumentano e quindi si viene a creare il più classico degli effetti a cascata. Lo spread BTP Bund alto fa andare a picco le quotazioni delle azioni delle banche e minaccia la loro tenuta patrimoniale rendendo necessari interventi di aiuto da parte dello Stato.
Questo avviene perchè la risalita dello spread BTP Bund ha come effetto il calo delle quotazioni dei nostri titoli di Stato e, in modo particolare, della carta a più lunga scadenza.
Il BTP a 10 anni oggi si muove senza una direzione precisa ma resta pur sempre nell’area dei massimi storici. Una situazione che vede rendiementi risicati all’osso a fronte di un impiego di 10 anni del denaro non può essere sostenuta.
Tra parentesi neppure il Bund con rendimento negativo è comunque sostenibile.
Oltre a questi ci sono anche effetti dello spread BTP Bund sui mutui e quindi sulle famiglie e sulle imprese. In ultimo uno spread BTP Bund eccessivo può indirettamente portare al preliovo forzoso dai conti correnti o alla patrimoniale. Questo sarebbe uno sbocco inevitabile dinanzi all’impossibilità di finanziarsi sul mercato primario ma qui si è già ad un caso estremo.
Spread BTP Bund previsioni
Elaborare previsioni sull’andamento dello spread BTP Bund non è affatto semplice poichè sono tanti i fattori di cui tenere conto. Certo è che se nel futuro dovesse esserci una eventuale risalita dei tassi, sarebbe inevitabile il ritorno delle paure sulla tenuta dei conti pubblici. Questa situazione andrebbe a penalizzare la carta a più lunga scadenza dei Paesi periferici dell’area Euro. Italia inclusa.
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