Oltre un anno fa come ora il mondo del trading online subiva una forte regolamentazione da parte dell’autorità ESMA. Nuove regole e nuovi divieti vennero introdotti sia per il trading binario che per il trading online attraverso i Contratti per Differenza o CFD. All’epoca noi di Borsainside abbiamo dato la giusta copertura alla trasformazione in atto mettendo in evidenza il fatto che nuovo regolamento ESMA sarebbe andato ad offrire maggiori tutele ai tutti i traders. A distanza di un anno quale è stata la reazione dei vari soggetti interessati alle importanti novità (quindi non solo traders ma anche i broker)?.

Iniziamo con il dire che nel settore tutti i maggiori operatori hanno avuto sentimenti contrastanti dinanzi alle novità introdotte dall’ESMA. Vi erano sentimenti contrastanti un anno fa e oltre, ci sono sentimenti contrastanti oggi. Di questa tendenza non c’è nulla di cui stupirsi poichè è logico che sia i traders che i broker reagiscano, ciascuno a modo suo ai cambiamenti. Rispetto ad un anno fa, però, non c’è nessuno che parla di effetti devastanti sul mercato causati dal nuovo regolamento ESMA.

Conseguenze terribili non ci sono state ma certamente c’è stata una maggiore regolamentazione e quindi una conseguente scrematura. I broker autorizzati e affidabili hanno colto le novità dell’ESMA per rendere più trasparente il loro rapporto con i clienti retail. Questo è un dato di fatto che non può essere sindacato. Per i broker non autorizzati o poco limpidi, il regolamento dell’ESMA è stata la mazzata finale per essere buttati fuori dal mercato (per fortuna di tutti).

Regolamento ESMA trading online: quali sono state le novità?

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Per valutare l’impatto a distanza di un anno dall’introduzione, del regolamento ESMA è necessario tenere ben chiaro quali furono, all’epoca, le modifiche introdotte. In questo arco di tempo, infatti, i broker non hanno fatto altro che perfezionare la loro offerta al pubblico retail, sulla base del nuovo regolamento ESMA.

In pratica il nuovo regolamento vietò il trading binario. Opzioni binarie vietate dal 2 luglio 2018, quindi, ad eccezione per i clienti professionali. Contemporaneamente l’ESMA aggiornò anche la normativa in materia di trading online stabilendo tutta una serie di limiti e requisit inderogabili.

Più nel dettaglio per quello che riguarda il CFD Trading, il nuovo regolamento ha stabilito l’abbassamento della leva disponibile per ogni classe di asset e ha quindi obbligato i broker di CFD da introdurre la protezione contro i saldi negativi dei conti. In base al nuovo regolamento ESMA l’ammontare della leva finanziaria che i trader possono usare per investire al dettagli sui mercati è stato così limitato:

  1. 30:1 per l coppie valutarie maggiori (Forex Trading)
  2. 20:1 per i cross valutari secondari (Forex Trading)
  3. 20:1 per l’oro e gli indici maggiori
  4. 10:1 per le materie prime diverse dall’oro e gli indici azionari secondari
  5. 5:1 per i capitali individuali
  6. 2:1 per il Bitcoin e per tutte le altre riptovalute

Come è possibile vedere da questo elenco, a subire limitazioni maggiori è stato il trading sulle criptovalyte attraverso i CFD. Nonostante l’introduzione di tali limiti, però, i broker seri ed affidabili hanno comunque allargato l’offerta di crypto disponibili per fare trading attraverso i CFD. Quindi l’introduzione di limiti stretti alla leva finanziaria applicabile sulle criptovalute ha dato più garanzie al cliente retail senza soffocare lo sviluppo dell’offerta.

Ad esempio se prendiamo in considerazione il broker eToro, è impossibile non notare un incremento delle criptovalure disponibili per il CFD Trading.

Tra l’altro ricordiamo che eToro fornisce gratuitamente la demo per imparare a fare trading sulle migliori criptovalute attraverso i CFD. La stessa modalità demo è anche applicabile per usare la funzione Copy Trading che permette di fare trading copiando le strategie sulle criptovalute dei traders più bravi.

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Trading online protezione saldo negativo

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La protezione del saldo negativo nel CFD Trading è stata una delle più importanti novità introdotte dal nuovo regolamento ESMA. Oggi tutti i broker autorizzati si sono adeguati a queste prescrizioni sul saldo negativo ma va tenuto presente che alcuni intermediari. La nuova normativa stabilisce che nessun trader può perdere denaro che non ha investito. Anche in questo caso, quindi, siamo dinanzi ad un provvedimento che ha avuto come effetto quello di tutela l’investitore al dettaglio.

Nuovo regolamento ESMA: bilancio dopo un anno

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Se i broker hanno colto al balzo il nuovo regolamento ESMA, dando un’immagine molto più trasparente rispetto al passato, per i traders le conseguenze sono state più complesse. Una recente indagine ha messo in evidenza che i traders al dettaglio (quindi stiamo parlando di investitori semplici non dei professionisti) hanno dovuto fare i conti con una certa confusione. Anche in questo caso, però, possiamo affermare che, tranne alcuni casi comunque non maggioritari, si è trattato della solita confusione che spesso emerge nelle fasi di cambiamento.

A partire dalla scorsa estate, infatti, molti traders, a causa del regolamento ESMA, hanno dovuto rivedere se non addirittura cambiare le loro strategie trading. Almeno all’inizio il fatto di non poter negoziare prodotti con le opzioni binarie e il fatto di non poter usare la leva finanziaria allo stesso modo di prima, ha oggettivamente spiazzato. Superata però la fase di assestamento, la stragrande maggioranza degli investitori al dettaglio è tornata ad operare normalmente, anzi con maggiori tutele e più trasparenza.

Certamente alcune strategie trading che potevano funzionare in passato si sono rivelate inefficaci ma gli investitori capaci di riadattare le loro abitudini di trading, sono riusciti a superare il problema anche grazie all’utilizzo di nuovi strumenti di analisi prima non necessari. Anche dal punto di vista del trader al dettaglio, quindi, il nuovo regolamento ESMA, oramai arrivato ad oltre un anno di età, ha operato una sorta di scrematura.

I traders capaci di adattarsi ai cambiamenti hanno usato il nuovo regolamento ESMA per perfezionarsi ulteriormente. Investitori poco esperti, incapaci di recepire le novità, sono stati costretti a fare un passo indietro salvando in questo modo il loro capitale. Alla fine anche questa scrematura è stata in grande regalo per i traders che avevano scambiato i CFD per un gioco mettendo al rischio le rispettive finanze.

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