Con cadenza periodica in Italia si torna a parlare di prelievo forzoso dello Stato dai conti correnti e dai libretti di risparmio. Ovviamente, poichè questa operazione si configura come un esproprio di soldi personali, gli italiani hanno il terrore di quello che ai loro occhi appare come un furto. La paura è così forte che domande come ci sarà un prelievo forzoso o il prelievo forzoso è davvero possibile sono sempre di stringente attualità.
Tra l’altro il rischio di assistere ad un provvedimento simile è aumentato tantissimo a causa dell’emergenza coronavirus. L’incremento delle spese dello stato per salvare l’economia italiana ha spinto molto analisti a considerare la possibilità che ci possa essere un prelievo forzoso dai conti corrente essendo le risorse private le uniche disponibili per finanziare la ripresa in considerazione dell’altissimo debito pubblico.
Il livello di rischio è salito ancora di più a inizio febbraio 2021 con la caduta del governo Conte e la decisioni di Mattarella di assegnare all’ex governatore BCE Mario Draghi il mandato esplorativo per la formazione di un nuovo governo da lui guidato. Con un governo Draghi all’orizzonte ci sarebbe, secondo alcuni commentatori, non il rischio di un prelievo forzoso dai conti correnti ma di una tassa patrimoniale.
E’ davvero così? Visto che questo argomento è di stringente attualità, ce ne occuperemo immediatamente proprio per cercare di chiarire ogni dubbio.
In generale con questo approfondimento risponderemo alle domande piu’ importanti che puoi porti, come:
- Come evitare il prelievo forzoso?
- Come funziona il prelievo forzoso?
- Quanto fu il prelievo forzoso D’Amato?
- Come evitare la patrimoniale?
In questa guida oltre a definire teoricamente cosa è il prelievo forzoso (facendo anche riferimento agli esempi e ai precedenti storici) ti parlerò di un argomento molto più concreto poichè riguarda i tuoi soldi e i tuoi risparmi. Le domande a cui proverà a dare una risposta sono: come difendersi dal prelievo forzoso? Come salvarsi (e salvare i propri risparmi)? E ancora dove spostare i soldi in caso di prelievo forzoso agendo ovviamente per tempo?
Cosa invece non troverai in questa guida? Non ci saranno soluzioni alla populista del tipo “per difenderti dal prelievo forzoso metti i soldi sotto al materasso“. Questo è un sito finanziario e quindi l’approccio resta attivo e non certamente passivo.
Quindi non scandalizzarti se tra i modi per investire i soldi in sicurezza indico anche il CFD Trading. I Contratti per Differenza sono uno strumento derivato che può offrire occasioni di investimento su asset molto diversi tra loro. Fare trading attraverso i CFD non espone ad obblighi (come ad esempio quelli derivanti dall’essere azionisti se si dedice di comprare azioni) ma consente di speculare sull’andamento dei prezzi. Sotto questo punto di vista il trading di CFD, ovviamente fatto con broker autorizzati (qui trovi i migliori), è una alternativa per investire soldi in sicurezza.
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Nella guida è inoltre presente anche una breve appendice che punta a chiarire, una volta per tutte, il rapporto tra prelievo forzoso e tassa patrimoniale.
Tassa patrimoniale con governo Draghi?
La tassa patrimoniale sarà al centro dell’agenda di governo di Mario Draghi? Il sospetto che il nuovo esecutivo possa prendere in considerazione un simile provvedimento è molto alto. In realtà, allo stato attuale dei fatti, è inutile fasciarsi già la testa poichè il governo Draghi, ipotesi di partenza dello scenario tassa patrimoniale, ancora neppure è nato.
Nonostante questo dato di fatto oggetti la paura è molta alta e si sa, quando si apre la porta alla tassa patrimoniale, il rischio che dalla finestra entri pure il prelievo forzoso c’è.
E allora come stanno davvero le cose? L’Italia rischia una patrimoniale con il governo Draghi? Nonostante i continui elogi dei media sulla figura dell’ex governatore BCE (che, per la verità, non avrebbe affatto bisogno di elogi), Draghi da solo non potrebbe decidere un bel nulla e quindi l’eventuale indroduzione di una patrimoniale dipenderà dalle scelte dei partiti che sosterranno l’esecutivo.
La base di appoggio del nuovo governo è quindi l’elemento determinante per capire se ci sarà o no una patrimoniale. Difficilmente si può pensare ad una Lega a favore della patrimoniale mentre il PD e il M5S sono sempre stati favorevoli ad una tassazione sui patrimoni dei super-ricchi. Ma, almeno secondo quelle che sono le ultime notizie che trapelano dalle consultazioni avviate da Draghi, il nuovo esecutivo potrebbe avere anche la fiducia di Forza Italia che da sempre è contraria ad ogni ipotesi di patrimoniale.
Tirando quindi le somme: dipenderà dagli equilibri politici se ci sarà una patrimoniale con il governo Draghi. Non certo dall’ex governatore BCE.
Il possibile futuro presidente del Consiglio, dal conto suo, non è mai stato un estimatore di modelli di tassazione come quelli rappresentati dalla patrimoniale. Per intenderci Draghi non è tecnico come Monti. E’ ovvio che poi mai dire mai ma, se tutte le ipotesi devono essere prese in considerazione, allora bisognerebbe guardare anche oltre il dibattito patrimoniale si, patrimoniale no.
Prelievo forzoso cosa è
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Non servono tanti giri di parole per spiegarti cosa è il prelievo forzoso. Esso è semplicemente una tassa, una tantum (per fortuna) che colpisce le giacenze sui conti correnti e sui libretti di risparmio. L’ammontare della tassa (ovviamente basso anche perchè se fosse altro ci potrebbero essere disordini) viene stabilito dal legislatore come pure il momento in cui avviene il pagamento che è ovviamente automatico. Non sei quindi tu a decidere se pagare o no, ma è tutto già stabilito.
In pratica dinanzi ad un prelievo forzoso non puoi fare assolutamente nulla anche perchè quando sarà annunciata l’operazione, essa sarà di fatto già avvenuta.
Prelievo forzoso Amato 1992
Nella storia il prelievo forzoso più noto è quello avvenuto nel 1992 sotto il governo Amato. A voler essere precisi è stato questo precedente storico a creare lo spauracchio di questa particolare tassa patrimoniale.
Il prelievo forzoso Amato 1992 riguardò i conti correnti e i libretti di risparmio degli italiani. A posteriori, ossia quando il prelevamento percentuale coatto era già avvenuto, il governo dichiarò che non vi era altra strada per evitare lo sfascio dei conti pubblici.
Francamente da allora poco o nulla è cambiato perchè i conti dello Stato sono sempre negativi, il debito pubblico è a livelli record ma in compenso la ricchezza depositata dagli italiani su conti correnti e libretti è molto alta. Lascia a te trarre le logiche considerazioni da questa equazione….
Prelievo forzoso è tassa patrimoniale?
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Sottotitolo a questo post potrebbe essere prelievo forzoso e tassa patrimoniale. Al di là delle battute, il rapporto tra le due tasse non è mai stati limpido e chiaro. Secondo te il prelievo forzoso è una tassa patrimoniale o si tratta di due cose diverse? Tecnicamente parlando il prelievo forzoso può essere definito come una forma particolarissima di patrimoniale. A differenza della patrimoniale, però, il prelievo forzoso non può essere evitato.
Se lo Stato dovesse decidere di imporre una tassa patrimoniale, lo Stato imporrà la sua tassa senza alcun problema e soprattutto tu non potrai sfuggire. La tassa patrimoniale, infatti, si applicherebbe anche agli investimenti detenuti all’estero. Grazie al quadro RW della dichiarazione dei redditi, lo Stato conoscerà l’ammontare complessivo del patrimonio che possiedi e procederà con la relativa tassazione.
A proposito di differenze e similitudini, lo sapevi che anche l’imposta di bollo sui conti correnti per giacenze superiori ai 5000 euro si configura come prelievo forzoso? Certo si tratta di un prelievo piccolo piccolo ma sempre forzoso è!
Di tassa patrimoniale come strumento per il prelievo forzoso si è tornati a parlare ad inizio 2020. A causa dell’emergenza coronavirus, dalla stampa tedesca è arrivata un’ipotesi che ha fatto venire i brividi agli italiani: l’introduzione di una tassa patrimoniale al 14% per tutti e per tutto.
Prelievo forzoso come difendersi
Ed eccomi arrivato alla parte più operativa di questa guida. E’ possibile difendersi dal prelievo forzoso e, in caso affermativo, come si può fare? C’è un solo modo per difendersi dal prelievo forzoso continuando ad avere attivo il proprio conto corrente o libretto di risparmio: non eccedere nell’ammontare dei soldi depositati. In altre parole puoi difenderti dal prelievo forzoso sono limitando la liquidità depositata.
I numeri sui depositi sui conti correnti sono impressionanti. Secondo la Banca d’Italia, infatti, ci sono ben 1400 miliardi di euro fermi sui conti correnti degli italiani. E’ una cifra impressionante che è a disposizione, in ogni istante, per subire un prelievo forzoso.
Ad onor di cronaca va anche detto che, rischio prelievo forzoso a prescindere, per molti analisti il semplice fatto di tenere migliaia e migliaia di euro sui conti correnti e sui libretti è un errore gravissimo. Parte di quei soldi, infatti, potrebbe essere investita usando strumenti affidabili e sicuri ma molti italiani preferiscono non fare nulla lasciando i soldi bloccati.
Nella guida sugli investimenti sicuri 2020 puoi trovare tante indicazioni su come investire senza timore di incappare in truffe. Uno dei modi più alla portata di tutti è il CFD Trading. I Contratti per Differenza ti permettono di investire in modo derivato su tantissimi asset: dalle azioni agli indici, dalle criptovalute alle materie prime fino agli ETF.
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Attenzione perchè il CFD Trading espone il tuo capitale a rischio. Buona regola è quella di non investire mai somme di cui potresti avere bisogno. Te lo dico chiaro: se hai solo poche miglaia di euro ferme sul conto, lasciale lì perchè non si sa mai cosa potrebbe succedere. Viceversa se hai molti soldi fermi sul conto puoi prendere in considerazione la possibilità di fare trading CFD con Plus500. Tentar non nuoce e poi c’è la demo gratuita che può aiutarti a capire se il trading online fa per te o no.
Prelievo forzoso come salvarsi
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Dove puoi spostare i tuoi soldi per salvarti dal prelievo forzoso? Ho già detto nel precedente paragrafo che il modo migliore per difendersi dal prelievo forzoso è quello di limitare le somme di denaro depositate. Questo non significa che, in vista di una tassa patrimoniale, dovrai prendere i tuoi soldi da conto corrente/libretti di risparmio e portarli sotto al materasso.
Quello che dovrai fare è semplicemente trovare delle alternative. Sono certo che starai già pensando di spostare una buona parte dei tuoi soldi dal conto corrente al conto deposito. Ebbene, ti consiglio di lasciar perdere anche perchè il conto deposito ha una tassazione dello 0,2 per cento. Lo stesso discorso vale anche per gli ETF e i fondi monetari. Non c’è quindi scampo ed è impossibile spostare i propri soldi per salvarsi dal prelievo forzoso? Se guardi alla tabella relativa alla tassazione degli strumenti finanziari in Italia ti renderai conto come nulla sfugga al fisco e tutto sia tassato in quanto rendita finanziaria.
Per spostare i propri soldi in caso di prelievo forzoso non ti basta un solo click ma al contrario ti occorre un piano organico di intervento. Dovrai in altre parole sviluppare un piano di invstimento che ti consenta di ammortizzare la tassazione dello 0,2 per cento. Tale piano non potrà che passare da una diversificazione dei vari strumenti finanziari.
Ovviamente io non ti sto dicendo che dovrai elaborare un piano di emergenza i giorno prima del prelievo forzoso. E’ infatti consigliabile avere già a disposizione un piano di investimento per salvarsi dal prelievo forzoso.
In fin dei conti se il prelievo forzoso non può essere evitato, ci sono comunque due modi per subirlo: essendo preparati o non essendo pronti.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
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