Un laptop mostra un grafico

L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) o Organisation for Economic Co-operation and Development – OECD e Organisation de coopération et de développement économiques – OCDE, è un’organizzazione internazionale di studi economici che mira a sostenere l’economia e l’occupazione dei paesi membri con apporto di capitali, assistenza tecnica e allargamento dei mercati di sbocco. L’OCSE si occupa anche di innalzare il tenore di vita, mantenere la stabilità finanziaria, assistere lo sviluppo delle economie dei Paesi non membri, contribuire alla crescita del commercio internazionale.

L’OCSE è stata istituita con la Convenzione firmata a Parigi il 14 dicembre del 1960, sostituendo l’Organizzazione per la cooperazione economica europea (Organization for Economic Cooperation in Europe – OECE), creata nel 1948 per gestire il “Piano Marshall” per la ricostruzione post-bellica dell’economia europea.

Inizialmente l’Organizzazione era composta dai 18 Stati europei già aderenti all’OECE (Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Messico, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Repubblica Federale di Germania, Regno Unito, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia), cui si unirono nel 1964, il Canada, gli Stati Uniti e il Giappone.

Attualmente l’OCSE, che ha sede a Parigi nello Chateau de la Muette, conta 34 paesi membri (Australia, Austria, Belgio, Canada, Cile, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Islanda, Israele, Italia, Lussemburgo, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica di Corea, Repubblica Slovacca, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria), che si riconoscono nella democrazia e nell’economia di mercato.

L’Organizzazione inoltre mantiene stretti contatti con oltre 70 Paesi non membri (che possono partecipare come osservatori ai lavori dei Comitati o a determinati programmi) e con altre Organizzazioni Internazionali, tra cui l’Organizzazione internazionale del lavoro, l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura, il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, e l’Agenzia internazionale dell’energia atomica.

Nel maggio 2007, i Paesi membri dell`OCSE hanno convenuto di invitare Cile, Estonia, Federazione Russa, Israele e Slovenia ad iniziare i negoziati per l`accessione all`Organizzazione e hanno deciso di lanciare l`iniziativa Enhanced Engagement nei confronti di cinque grandi economie: Brasile, Cina, India, Indonesia e Sud Africa, al fine di creare un partneriato più strutturato e coerente. Dopo l`adesione di Cile (gennaio 2010), Slovenia (luglio 2010), Israele (settembre 2010), Estonia (dicembre 2010), resta solo un Paese ancora formalmente in via di adesione: la Federazione russa.

La struttura istituzionale dell’OCSE comprende un Segretariato, strutturato in Direzioni Generali, che funge da sostegno alle attività di circa 250 tra Comitati e Gruppi di lavoro, nei quali sono rappresentati i Paesi membri. Dal 1° giugno 2006, il Segretario Generale dell’OCSE è il messicano Angel Gurria (riconfermato per un ulteriore quadriennio nel settembre 2010), coadiuvato da quattro Segretari Generali Aggiunti, tra cui l’italiano prof. Pier Carlo Padoan, che ricopre dal dicembre 2009 anche l`incarico di Capo Economista.

Il massimo organo di decisione politica e strategica dell’OCSE è il Consiglio, composto da un rappresentante di ciascun Paese membro. L’OCSE è finanziata dai suoi Paesi membri, i cui contributi sono calcolati sulla base del PIL. Gli Stati Uniti con circa il 25% sono il principale Paese contributore, seguiti dal Giappone.

L’Italia con circa il 5% figura al sesto posto. Il bilancio dell’OCSE per il 2009 è di circa 320 milioni di euro.

Tab1: data in cui la nazione è entrata a far parte dell’organizzazione

Nazione

Data membership

Canada

10 aprile 1961

Stati Uniti

12 aprile 1961

Gran Bretagna

2 maggio 1961

Danimarca

30 maggio 1961

Islanda

5 giugno 1961

Norvegia

4 luglio 1961

Turchia

2 agosto 1961

Spagna

3 agosto 1961

Portogallo

4 agosto 1961

Francia

7 agosto 1961

Irlanda

17 agosto 1961

Belgio

13 settembre 1961

Germania

27 settembre 1961

Grecia

27 settembre 1961

Svezia

28 settembre 1961

Svizzera

28 settembre 1961

Austria

29 settembre 1961

Olanda

13 novembre 1961

Lussemburgo

7 dicembre 1961

Italia

29 marzo 1962

Giappone

28 aprile 1964

Finlandia

28 gennaio 1969

Australia

7 giugno 1971

Nuova Zelanda

29 maggio 1973

Messico

18 maggio 1994

Repubblica Ceca

21 dicembre 1995

Ungheria

7 maggio 1996

Polonia

22 novembre 1996

Corea del Sud

12 dicembre 1996

Slovacchia

14 dicembre 2000

Cile

7 maggio 2010

Slovenia

21 luglio 2010

Israele

7 settembre 2010

Estonia

9 dicembre 2010

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