Quando si parla di dividendo è facile imbattersi in molti concetti spesso tra loro sovrapposti. Essendo l’argomento “dividendo” molto interessante e centrale per chiunque abbia scelto di investire in borsa, Borsainside ha cercato di fare chiarezza su questo argomento.

In questa breve guida sul dividendo analizzero gli aspetti più importanti dell’argomento partendo dalle fondamenta. Le due domande base del report sono: cosa è il dividendo? Come si calcola il dividendo?

Dividendo cosa è?

Il dividendo è quella parte di utile generato da un’impresa che viene distribuito agli azionisti alla fine di ogni esercizio contabile come remunerazione del capitale investito. E’ bene specificare che si tratta solo di una porzione di utile, in quanto una parte dei profitti deve essere accantonata per legge come riserva legale.

L’assemblea ordinaria della società, dopo aver approvato il bilancio, decide per la distribuzione o meno del dividendo ed eventualmente la sua entità e l’erogazione nel tempo. A formulare la proposta all’assemblea degli azionisti è il consiglio di amministrazione della società. 

L’eventuale rimanenza derivante dall’utile meno la riserva legale, meno il dividendo, può essere destinata a reinvestimenti o finalità aziendali. Alcune società, pur facendo utili, scelgono di non distribuire alcun dividendo ordinario per finanziare la crescita dell’impresa. In tal caso gli investimenti effettuati aumenteranno il valore della società stessa e di conseguenza il titolo potrebbe incrementare il proprio corso.

Il dividendo solitamente viene distribuito in un’unica soluzione annuale, anche se è possibile optare per due soluzioni semestrali. Per le società americane, la distribuzione è invece trimestrale.

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Dividendo come si calcola

Il secondo paragrafo del post è dedicato all’argomento calcolo del dividendo. La domanda cui si proverà a rispondere è quindi come si calcola la cedola. Il calcolo del dividendo non è affatto semplice da fare (anzi la questione è anche dibattuta) ma è ovvio che senza saprere come si calcola il dividendo non si può pensare di investire in modo corrette sulle cedole. Per procedere con le operazioni di calcolo è necessario seguire i seguenti passaggi: determinazione del numero delle azioni possedute (per farlo basta contattare la propria banca); conoscenza del dividendo per azione che l’assemblea degli azionisti della società ha deliberato; calcolo effettivo della cedola. 

Dal punto di vista matematico, se S sono le azioni possedute e D il dividendo per azione, sarà necessario applicare la seguente formula: D >>> dividendo per azione X S. Questa è la formula per il calcolo preciso del dividendo. 

Esempio calcolo dividendo 

Per comprendere come si calcola il dividendo,è utile fare ricorso ad un esempio pratico. Ammettiano che tu sia detentore di 1000 azioni di una società e che l’assemblea degli azionisti di quella società abbia deliberato un dividendo per azione pari a 0,5 euro.

Il tuo dividendo D sarà dato dalla moltiplicazione tra 1000 numero azioni da te possedute e dividendo per azione ossia 0,5 euro. Il dividendo che incasserai sarà pari a 500 euro. Questa sarà la somma che incasserai dopo il pagamento del dividendo. Calcolare il dividendo è quindi semplice

Il bello è che per sfruttare lo stacco del dividendo per fare trading non devi per forza comprare azioni. Scegliendo i migliori broker Forex e CFD, infatti , puoi investire in azioni che staccano il dividendo mediante uno strumento derivato come i contratti per differenza. Provare puoi usare la demo gratuita che il broker Plus500 (leggi qui la recensione) ti offre. 

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Dividendo a chi spetta?

A chi spetta il dividendo? Il dividendo è riconosciuto a quell’azionista che possiede almeno un’azione della società in questione, il giorno prima della data di stacco del dividendo (chiamato anche stacco cedola). Il giorno dello stacco si potranno mettere in vendita i titoli posseduti mantenendo il diritto ad incassare il dividendo, in quanto l’azione quoterà già ex dividendo, ossia il suo valore viene decurtato di una quantità pari all’ammontare del dividendo stesso. Il giorno dello stacco del dividendo, quindi, i prezzi di riferimento di partenza delle azioni sono corretti con la sottrazione del dividendo staccato; anche gli indici di borsa sono corretti per lo stacco del dividendo.

La data di stacco della cedola differisce da quella di pagamento, ossia di consegna effettiva del denaro agli azionisti, che solitamente avviene tre giorni lavorativi dopo la data dello stacco. Il dividendo viene distribuito in maniera proporzionale al numero di azioni possedute: ad ogni azione posseduta corrisponde un valore fisso di dividendo. Il dividendo unitario è dato dal rapporto tra gli utili distribuiti e il numero di azioni in cui è diviso il capitale sociale. I dividendi possono essere erogati in molte forme, ma la più diffusa è quella in contanti. Esiste poi l’erogazione in azioni, chiamata aumento gratuito di capitale, che consiste nella distribuzione agli azionisti di nuove azioni a titolo gratuito.

In questo modo il numero di azioni in possesso dell’azionista aumenta, ma il loro valore diminuisce in quanto ripartito. Molto più raramente il dividendo viene attribuito tramite la distribuzione di prodotti aziendali.

Tipi di dividendo 

Ci sono due tipi di dividendo: quello normale e quello straordinario. Quando il dividendo è normale l’azionista si aspetta che negli anni a venire tale remunerazione avvenga regolarmente mentre quando il dividendo è straordinario non ci si aspetta alcuna regolarità, in quanto la remunerazione non deriva dagli utili realizzati durante l’esercizio, ma bensì da una parte delle riserve di liquidità della società.

La decisione di premiare gli azionisti con un dividendo straordinario può derivare da un eccesso di liquidità, dalla vendita di rami d’azienda o anche da altre motivazioni, come strategie interne alle holding. I dividendi straordinari non sono soggetti ad imposizione mentre quelli ordinari percepiti dalle persone fisiche sono tassati al 12,5%, così come quelli di provenienza estera. Agli azionisti possessori di azioni privilegiate e di risparmio, in genere, spettano dividendi maggiorati rispetto a quelli distribuiti per le azioni ordinarie, come controparte di una serie di rinunce dell’investitore alla vita attiva dell’azienda, come il voto limitato alle sole assemblee straordinarie per coloro che detengono azioni privilegiate e l’assenza totale del diritto di voto per gli azionisti di risparmio.

A prescindere dalla tipologia di dividendo, l’effetto del riconoscimento di una cedola è sempre positivo sul titolo interessato e può essere sfruttato per fare trading attraverso i CFD (qui la demo eToro)

Dividend yield: cosa è il rendimento del dividendo?

Cos’è il dividend yield? Con dividend yield si intende il rapporto tra il dividendo pagato da una società quotata per ogni singola azione e l’ultimo prezzo di mercato dell’azione stessa. Viene utilizzato come indicatore del rendimento immediato indipendentemente dal corso del titolo azionario e fornisce indicazioni sulla scelta delle azioni su cui fare trading anche attraverso i CFD (sito ufficiale eToro)

Alcuni investitori, soprattutto quelli che utilizzano lo stile d’investimento “value” per aumentare il loro capitale, guardano con particolare attenzione al dividend yield di un titolo. Famosa è la strategia d’investimento“The Dogs of the Dow” che si basa sul presupposto che i dieci titoli con il più elevato dividend yield del Dow Jones registrano nel lungo termine una performance migliore di quella dell’intero indice.

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