Così come un sub accorto tiene sempre d’occhio il manometro del serbatoio dell’aria per assicurarsi di avere abbastanza ossigeno per tornare in superficie con un margine di sicurezza, così il trader dovrebbe gestire il proprio denaro, la sua “vera” riserva d’aria! Ma come fare?

La regola del 2%

La regola più importante nel controllo del rischio, che vi impedirà di perdere troppi soldi rispetto a quelli che potete realmente perdere, è la regola del 2%. Ovvero, non rischiate mai più del 2% del capitale netto del vostro account, in ogni posizione.

Farlo è abbastanza semplice. Iniziate annotando tre numeri per ogni trade: il livello di entrata, il vostro obiettivo e il vostro stop loss. Senza di loro una qualsiasi posizione in strumenti finanziari, derivati o meno, diventa un gioco d’azzardo, e noi siamo convinti che voi non vogliate entrare nei mercati finanziari per giocare, quanto per poter realizzare delle strategie serie e professionali, che potrebbero condurvi al successo.

Fermo restando che parleremo in altre sedi su come impostare questi tre numeri, cercate semplicemente di fissare a mente che ogni posizione richiede uno stop, e che la distanza dal punto di ingresso a quello stop determina quanti euro rischierete nell’investimento.

Supponiamo che abbiate intenzione di acquistare uno strumento finanziario a 30 euro e che vi aspettiate che giunga a 35 euro: questo è il vostro obiettivo. Come una persona prudente e non un giocatore d’azzardo, decidete poi di piazzare uno stop protettivo a 28 euro, che rappresenta il livello di perdita massima che intendete sostenere.

Nell’esempio, acquistare a 30 euro e chiudere in stop loss a 28 euro significa rischiare 2 euro.

La domanda successiva che dovete porvi è: quanti soldi avete nel vostro conto di trading? Ipotizziamo che abbiate 20.000 euro. Allora, il 2% di 20.000 euro sarà 400 euro, ed è questo l’importo massimo che dovreste rischiare su una qualsiasi posizione.

La regola del 6%

Ora, cerchiamo di compiere un piccolo passo in avanti. Al fine di dare la giusta flessibilità alla vostra strategia, rammentate che non dovete necessariamente rischiare il 2% del vostro account per ogni operazione: potete per esempio rischiare di meno, come l’1%, ma vi consigliamo di non rischiare di più. In linea di massima, inoltre, più grande è il vostro account, e più bassa sarà la percentuale che vorrete rischiare.

Ad ogni modo, in aggiunta alla regola del 2% che sopra abbiamo brevemente introdotto, c’è anche un’altra regola che abbiamo il piacere di apportare: quella del 6%.

La regola del 6% afferma che è necessario interrompere il trading per il resto del mese ogni qual volta le perdite raggiungono il 6% del capitale stanziato all’inizio di quel mese. In altre parole, se le perdite iniziano ad accumularsi superando il 6%, prendete questo come un segno che il vostro metodo probabilmente non funziona nell’attuale contesto di mercato, e che è dunque meglio fermarsi e farsi da parte per un po’.

Tornando agli esempi acquatici di prima, ricordate che la maggior parte dei trader viene uccisa da due tipi di pesci: il morso di squalo (ovvero, una singola perdita disastrosa) o tanti morsi di piranha (una serie di perdite, nessuna delle quali letale, ma che insieme ridurranno all’osso il vostro conto).

Ebbene, la regola del 2% – come probabilmente avete già immaginato – vi proteggerà dagli squali. La regola del 6% vi salverà dai piranha. Cercate di resistere alla tentazione di aumentare questi limiti, ma sentitevi invece liberi di abbassarli, soprattutto il massimo della perdita del 2% per posizione.

Abbassando infatti il limite impostato con la regola del 2%, riuscirete a moltiplicare le opportunità di trading. Se usate come sopra, infatti, le regole del 2% e del 6% vi porteranno a interrompere i trade nel mese dopo soli tre trade perdenti (cioè, dopo aver perso il 6%). Tuttavia, se riducete il rischio massimo per trade all’1%, potete raddoppiare il numero di operazioni che potreste intraprendere prima di essere costretti a ritirarvi. Abbassare il rischio per ogni posizione vi darà inoltre più libertà di praticare le vostre specifiche tattiche.

Prima di lasciarvi, un breve commento sulla dimensione dell’account, un tema molto discusso tra i neofiti del trading online. Anche se oggi, grazie a molti broker, è possibile aprire un account anche con pochissimo capitale (poche decine di euro), in realtà un account piccolo lo rende molto difficile da diversificare…

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