I titoli a reddito fisso sono degli strumenti di investimento che permettono di ricevere un flusso “predeterminato” di versamenti futuri. Tale flusso comprenderà sia gli interessi periodici (cedole, qualora ve ne siano) sia il rimborso del capitale, al suo valore nominale (eventualemnte maggiorato di un importo prefissato). Nell’ipotesi in cui il titolo a reddito fisso sia uno zero coupon, il diritto del possessore dello strumento finanziario sarà quello di vedersi rimborsato il capitale alla scadenza, in un’unica soluzione, maggiorato di un interesse concordato.
Da quanto sopra dovrebbe essere piuttosto chiaro che il motivo per cui tali titoli si chiamano così, è legato al fatto che la remunerazione che l’emittente propone al possessore dello strumento finanziario è definita nell’entità e nella tempistica, e non è dunque soggetta ad altri elementi, come tipicamente avviene con le zioni.
Ad ogni modo, attenzione a non crearsi confusioni. Di fatti, la remunerazione che viene promessa al possessore dello strumento finanziario può essere stabilita in termini assoluti (cioè, quando l’investitore conosce a priori l’entità esatta dei flussi di cassa che riceverà) o relativi (cioè, quando l’investitore conosce il parametro su cui verranno definiti i flussi di cassa a suo valore, ma non l’entità esatta).
A sua volta, numerosi sono i fattori che possono determinare il rendimento (e anche il rischio) di un’attività finanziaria. Tra i principali rammentiamo il rischio di insolvenza, ovvero la probabilità di inadempimento da parte del soggetto emittente: come facilmente comprensibile, maggiore è la probabilità di default, e maggiore sarà anche il rendimento del titolo. Di norma, per poter valutare il rischio di insolvenza, gli investitori faranno riferimento al rating, che riassume la qualità dell’emittente: più alto è il rating e più basso è il rendimento del titolo, e così via.
Tra gli altri elementi di influenza del rendimento con i quali vi consigliamo di fare subito “i conti” c’è sicuramente la liquidità dello stesso titolo, ovvero la possibilità di poter acquistare o vendere il titolo senza significativi “sconti” di prezzo. A parità di altre condizioni, maggiore è il grado di liquidità di un titolo e minore è il suo rendimento.
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