L’acciaio è il nome dato ad una lega di ferro e carbonio, con quest’ultimo in quantità non superiore al 2,11%, contenente anche piccole quantità di altri elementi come il silicio, il manganese, lo zolfo ed il fosforo. Le leghe con una quantità superiore di carbonio, invece, prendono il nome di ghisa. Nell’industria siderurgica esistono una grande varietà di tipi d’acciaio, che si caratterizzano per la composizione chimica, la struttura, il processo di produzione e l’impiego prevalente.
Comunemente si distinguono cinque grandi categorie: l’acciaio al carbonio, gli acciai legati, gli acciai debolmente legati ad alta resistenza, gli acciai inossidabili e gli acciai da utensili. Il primo tipo d’acciaio costituisce oltre il 90% di tutti gli acciai ed a sua volta si divide in acciai extradolci, dolci, semiduri e duri, in base alla percentuale di carbonio presente. Generalmente gli acciai extradolci e dolci sono indicati come ferro. Tra le varie cose che si realizzano con questo tipo di metallo, ci sono le scocche d’autoveicoli, parti di macchine, strutture per edifici, scafi di navi, chiodi, viti e bulloni. Gli acciai legati, invece, sono usati nella produzione di molti componenti meccanici come bielle, alberi, perni, sterzi, assali dei veicoli.
Per quanto riguarda gli acciai debolmente legati ad alta resistenza, possiamo dire che si tratta in generale di metalli più economici dei normali acciai legati, con una buona resistenza meccanica ed alla corrosione. Gli acciai inossidabili hanno come principale caratteristica quella della brillantezza e della resistenza agli agenti atmosferici, gas ed acidi corrosivi. Vengono impiegati sia a livello decorativo che per la realizzazione di pentolame ed utensili da cucina, ma anche per tubature e serbatoi di raffinerie petrolifere ed impianti chimici, d’apparecchiature e strumenti chirurgici, di protesi dentarie e chirurgiche. Dopo questa panoramica si riesce a comprendere a pieno quanto è importante questo metallo, visti i suoi innumerevoli usi.
Attualmente nel mondo si producono ogni anno oltre 1 miliardo di tonnellate d’acciaio. Secondo l’ISSB, Iron and Steel Statistics Bureau, nel 2007 sono stati prodotti 1.343 milioni di tonnellate d’acciaio (vedi tabella 1), con un incremento del 7,3% rispetto all’anno precedente mentre nel periodo gennaio-luglio 2008 si è registrato un record di 814 milioni di tonnellate, che rappresenta un incremento del 6% rispetto allo scorso anno, grazie soprattutto alla Cina che ha contribuito al risultato con un 9,3%. Tra le principali società che si occupano della produzione d’acciaio figurano ArcelorMittal con 116 mln di tonnellate, Nippon Steel con 36 mt e JFE con 33 mt (vedi tabella 2). Cliccate sul prossimo link per consultare una tabella con i principali titoli dell’industria dell’acciaio quotati a New York.
L’acciaio viene scambiato dagli operatori sul mercato spot, ossia un mercato fisico di contratti a breve termine, caratterizzati da pagamenti e consegna a pronti. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un forte rialzo del prezzo di questo metallo, per via di una domanda in eccesso rispetto all’offerta, proveniente soprattutto dall’India e dalla Cina, e da una serie di accordi sul prezzo di vendita tra i colossi mondiali della siderurgia, che sono arrivati così a monopolizzare l’intero settore. A partire dal 28 aprile del 2008 è stata introdotta una grossa novità per l’acciaio, ossia la quotazione sul London Metal Exchange (LME) del contratto forward sull’acciaio, con scadenze medie a 3 mesi. La prima borsa ad aver avviato gli scambi di futures sull’acciaio è stata però quella di Dubai, il 29 ottobre 2007. Esistono delle differenze molto importanti riguardo alle contrattazioni a Dubai ed a Londra: sulla prima piazza sono trattate le barre di rinforzo mentre sulla seconda le cosiddette billette, ossia il semilavorato necessario alla produzione delle stesse barre. Guardando al prossimo futuro, anche il New York Mercantile Exchange (NYMEX) e la piazza di Shanghai stanno progettando il lancio di un contratto sull’acciaio.
Tabella 1: Principali Paesi produttori di Acciaio nel 2007
Paesi |
2007 (mln di tonnellate) |
% di crescita rispetto 2006 |
contributo % sul totale |
Cina |
489,0 |
16 |
36 |
EU27 |
210,3 |
2 |
16 |
Giappone |
120,2 |
3 |
9 |
USA |
97,2 |
-1 |
7 |
Russia |
72,2 |
2 |
5 |
India |
53,1 |
7 |
4 |
Corea del Sud |
51,4 |
6 |
4 |
Ucraina |
42,8 |
5 |
3 |
Brasile |
33,8 |
9 |
3 |
Turchia |
25,8 |
10 |
2 |
Taiwan |
20,5 |
2 |
2 |
Messico |
17,2 |
5 |
1 |
Canada |
16,4 |
6 |
1 |
Iran |
10,1 |
3 |
1 |
Sud Africa |
9,1 |
-6 |
1 |
Altro |
74,5 |
5 |
6 |
Totale |
1.343,50 |
7 |
100 |
Fonte:ISSB
Tabella 2: Prime 15 società al mondo nella produzione di acciaio
Società |
2007 (mln di tonnellate) |
|
1 |
ArcelorMittal |
116 |
2 |
Nippon Steel |
36 |
3 |
JFE |
34 |
4 |
Posco |
33 |
5 |
Baosteel |
29 |
6 |
Tata / Corus |
27 |
7 |
US Steel / Stelco |
24 |
8 |
Jiangsu Shagang |
23 |
9 |
Tangshan |
23 |
10 |
Wuhan |
20 |
11 |
Nucor |
20 |
12 |
Riva |
18 |
13 |
Gerdau |
18 |
14 |
ThyssenKrupp |
17 |
15 |
Severstal |
17 |
Altro |
891 |
|
Totale |
1.344 |
Fonte:ISSB
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